Questo articolo è stato modificato dopo la pubblicazione.
In cinque giorni Marco Travaglio è stato attaccato ad Annozero da due esponenti del centrodestra (Maurizio Lupi giovedì 26 maggio e Letizia Moratti il lunedì successivo): in sostanza, i due accusavano Travaglio di non poter fare la morale ai politici condannati perché anche lui aveva condanne sulle spalle. A queste accuse Travaglio ha risposto affermando di avere ancora la fedina penale pulita, di essere incensurato.
A parte la questione “Travaglio è un privato cittadino condannato per un reato d’opinione, mentre i politici sono personaggi pubblici condannati per aver rubato ai cittadini”, rimane in sospeso la verità: chi ha ragione? Travaglio è un pregiudicato o no?
Travaglio si è difeso affermando di essere incensurato, ma cosa vuol dire questa parola? Semplicemente che non ha sulla fedina penale delle condanne definitive per reati riconosciuti dal codice penale.
L’affermazione corrisponde a verità? La risposta è sì: il giornalista non ha sulle spalle alcuna condanna definitiva. Ne ha quattro, ma tutte in primo grado e tutte appellate, di cui due in sede civile (una delle quali è quella contro Cesare Previti, per aver scritto una cosa vera) e due in sede penale.
Un giornalista d’inchiesta come Travaglio subisce normalmente diverse cause per diffamazione, ed è normale, perché chi critica si fa molti nemici. Ma le sue quattro condanne non definitive non sono sufficienti a rendere Travaglio un pregiudicato (e non essendo presidente del Consiglio non deve dimettersi da alcuna carica). Tra l’altro ci sono buone possibilità che queste condanne vengano indultate (grazie, appunto, all’indulto che Travaglio ha sempre attaccato). Lupi e la Moratti, dunque, hanno riportato solo una parte della verità: per questo Travaglio dovrebbe fare chiarezza alla prima occasione.
AGGIORNAMENTO: Come segnala Black Cat nei commenti all’articolo originale, il 29 maggio 2009 Travaglio è stato definitivamente assolto nel processo contro Fabrizio Del Noce, dunque i processi pendenti a carico di Travaglio sono tre, due in sede civile (contro Cesare Previti e contro Fedele Confalonieri) e uno in sede penale (ancora contro Cesare Previti).
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