Site icon Tooby

Tutte balle

In effetti c’era qualcosa che non andava nel racconto di Silvio Berlusconi circa la festa di Noemi Letizia, che ho visto riproposto ad Annozero.

Passi la stranezza del premier che si presenta con un regalino da chissà quante migliaia di euro (che uno, vista l’intimità, potrebbe pure pensare che voleva mandarglielo con un maggiordomo – tipo Sandro Bondi-, salvo poi presentarsi lui in persona).

Ma voi pensate un attimo alle visite a sorpresa del presidente Barack Obama in Iraq o in Afghanistan (o altre situazioni simili). Non è che certe uscite vengano decise sul momento, anzi, lo si saprà negli ambienti più intimi già almeno qualche ora o giorno prima. Lo sapranno, in particolare, i servizi segreti, che dovranno bonificare le aree, il percorso dove passerà Obama, fare, insomma, dei controlli di routine per garantire la sicurezza del più potente leader mondiale.

Pensare quindi che Berlusconi abbia deciso di finire a Casoria senza pensare un minimo alla sua sicurezza è abbastanza assurdo. Le sue guardie del corpo, se sono professionali come credo, avrebbero dovuto fare una ricognizione del territorio, perché, non si può mai sapere, qualche esaltato che conosce la zona, saputo che Silvio era lì, poteva raggiungerlo e scagliargli un altro treppiede.

Conchita Sannino de La Repubblica ha raccolto qualche testimonianza a riguardo, scoprendo che la visita di Berlusconi era una sorpresa solo per la ragazza, Noemi, ma non per gli altri. Anzi, il servizio di sicurezza aveva provveduto, già la domenica mattina, a effettuare il sopralluogo, come da protocollo.

Inoltre Marco Travaglio oggi su L’Unità racconta brevissimamente la storia: da notare che, eliminando tutti i bizantinismi di Berlusconi e Ghedini, la faccenda è tutt’altro che lineare…

Exit mobile version