Claudio Magris su Il Corriere della Sera:
Un liberale dovrebbe sapere che una società civile si fonda sul presupposto che solo lo Stato abbia il monopolio della forza e il compito di esercitarla
Permettere che quelli della bocciofila, della società filatelica, di quella ginnastica o, peggio, gli affiliati a qualche partito possano andare in giro a fare la caccia al rumeno, al marocchino o all’albanese significa abdicare al proprio ruolo. Un liberale non può permettere che ci sia gente normale in giro per strada a fare quello che solo lo Stato può e deve fare.
Le ronde vanno represse, non regolarizzate. Le forze dell’ordine e la magistratura vanno rifornite delle armi (e della benzina e della carta e della penna) che gli ultimi quindici anni di politica le hanno tolto per impedire che potessero fare male anche ai criminali e ai mafiosi che stanno in Parlamento (poco importa se poi non sono più in grado neppure di condannare un parcheggiatore abusivo).
No, l’Italia è sempre meno un Paese liberale, e ancor meno un Paese civile. Benito Mussolini ci sta guardando soddisfatto.