Oggi parlavamo del megaservizio fatto da Schifo Aperto, nel quale due inviati raccontavano la nevicata a Milano in due punti della città: uno qui e l’altro a dieci metri di distanza, a far credere che i “giornalisti” (notare le virgolette ((Perché metto questa interiezione? Perché temo di insultare i giornalisti veri, casomai passassero di qui.)) ) fossero stati sguinzagliati in tutta la città.
Ida Barone si era difesa (malamente) parlando di costi eccessivi.
Ma al peggio non c’è mai fine. Oggi, in chiusura del telegiornale, l’anchorman afferma:
Anche Striscia la notizia se n’è accorta (del loro boom di ascolti, nota mia) e ha voluto festeggiarlo a modo suo con servizi che sono fatti per ridere e nulla hanno a che vedere con la realtà.
Cioè Striscia la notizia smaschera una vera e propria truffa ai danni dell’utente e si tratterebbe di un servizio fatto per ridere? Wanna Marchi è finita in galera per un servizio fatto per ridere allora.
L’ultima parte è agghiacciante: dicono di non credere a quello che avete potuto vedere con i vostri occhi.
Questo è sconvolgente: siamo a livelli del ministero della Verità (o da Ministero della cultura popolare, per chi ricorda come funzionava l’informazione al tempo del fascismo).
Chi vi truffa con un servizio sulla neve, può truffarvi anche su temi ben più importanti. Diffidate da simili fenomeni da circo.
Via | Odio Studio Aperto