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Due parole sulla questione Grillo e la censura di Google Italia

Questo articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione.

Non ne volevo parlare, ma visto che ho ricevuto un certo numero di visite da Google per parole chiave come “google italia censura” o “beppe grillo censura”, ho deciso di spendere due parole sul caso, anche perché ho appena finito di commentare una risposta abbastanza pertinente.

Antefatto: oggi Beppe Grillo ha denunciato sul suo blog che nei suggerimenti di Google (quelli che appaiono mentre scriviamo nel motore di ricerca) il suo nome non appare. Questo accade solo su Google Italia, ma non su Google.com (quello originale, insomma). Aggiungo io che l'”anomalia” non si manifesta su Google France e Google Deutschland (Germania).

Premessa: Non mi ritengo un grillino, né tanto meno lobotomizzato, non uso la biowashball, la mia home page è quella predefinita di Ubuntu e sul blog di Grillo ci vado se mi avvisa il mio lettore di feed ((Che, per la cronaca, contiene anche diversi blog filoberlusconiani e/o antidipietristi)) o se faccio una ricerca su google.

Una prima risposta abbastanza pertinente contro Grillo la trovate presso Paul the wine guy, che bolla tutto come una scemenza (come al solito, lo fa in modo caustico ((L’anonimato permette anche questo)) ). La teoria di Paul è, sostanzialmente, che Grillo non appare perché nessuno lo cerca (o almeno non lo fa nell’ultimo periodo, secondo quanto lui afferma).

A Paul ho risposto quanto segue: «La tua ipotesi non mi sembra reggere. Cominciamo con il dire che non sembri aver capito: Grillo non appare dopo Severgnini o Belen, non appare affatto. Ancora, non vedo come mai su google.com, google.fr e google.de (questi ho provato) tutto sia “nella norma”.

Ho dato un’occhiata ai trend di Beppe Grillo, Marco Travaglio, la Repubblica e Corriere della sera (ho provato anche altri, in verità, come Silvio Berlusconi, Walter Veltroni, etc. e il risultato era lo stesso)

Travaglio è sotto Grillo, mentre i due quotidiani sono sopra Grillo, a parte un paio di picchi. Iniziando a digitare le chiavi di ricerca, basta scrivere Marco o Trav per ritrovarcelo al secondo posto dei suggerimenti; “la re” da come primo risultato la repubblica; scrivendo “corriere d” ecco spuntare il corriere della sera al primo posto. Grillo non appare proprio mai, da “b” a “beppe grillo”; addirittura scrivendo “Grillo” l’unico suggerimento è tal “grillofer”. Addirittura Grillo non viene fuori se scrivo: blog grillo. Eppure appare fra le top searches!

Poi mi leggo un po’ le FAQ ((di Google Suggest)) e trovo: “For example, Google Suggest uses data about the overall popularity of various searches to help rank the refinements it offers.” Tu come la traduci questa frase?»

Insomma, Google trova tranquillamente tutti quanti, ma non Grillo, neppure scrivendo il nome completo. E questo sembra accadere solo in Italia. Ancora, Google non sembra, almeno nelle intenzioni, dare un peso all’ultimo periodo, ma anche alla popolarità totale (sarebbe sciocco se non lo facesse). Il passato recente è, certamente, utile per Google Suggest (e per questo troviamo Beppe Quintale o Belen, che hanno partecipato all’ultima edizione de L’Isola dei Famosi): ma molti degli altri “Beppe” suggeriti proprio non riesco a spiegarmeli.

Il seguente esempio è ancora più assurdo: se scrivo ‘Be’, non appare Beppe Grillo e neppure Berengario, ma appare Belen Rodriguez. Se invece scrivo ‘Berengar’, ecco spuntare Berengario, ma se scrivo ‘Beppe Gril’, il “nostro” non compare manco di striscio. Anche Berengario è più popolare di Beppe Grillo? O.O

Una censura “morbida” di questo tipo, parlando da markettaro, è abbastanza interessante: l’obiettivo non è il grillino, l’utente già conquistato che ogni giorno va sul blog di Grillo, bensì l’utente casuale, l’italiano medio più televisione che internet, che un giorno, magari cercando foto di Belen nuda si ritrova fra i suggerimenti Beppe Grillo e spinto dalla curiosità clicca e si ritrova sul blog di Grillo, e magari diventa grillino pure lui. Essì, perché, come insegnano i manuali, il visitatore casuale è più profittevole di quello abituale.

Infine, mi stupisce che Grillo non abbia citato la causa che contrappone Mediaset a Google sui video YouTube: potrebbe essere una adeguata moneta di scambio. 😉

Qualche spiegazione (su basi oggettive, sia chiaro)?

Aggiornamento 29 dicembre 2008, 14:30: In questo momento la situazione è “corretta” (diciamo così). Scrivendo Beppe, il primo risultato è Beppe Grillo, mentre scrivendo Beppe G appaiono solo (meno un tal “Beppe Gambetta”) suggerimenti riguardanti Beppe Grillo.

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