Prendendo spunto dalla richiesta di Corrado nei commenti sull’articolo riguardante la produttività, approfondisco brevemente quali sono i fattori importanti che nel lungo periodo portano ad una crescita di una Nazione. Cercherò di essere il più breve e chiaro possibile, perché è una cosa molto interessante. Eventualmente potete saltare la matematica e andare direttamente alleconclusioni (se…
Month: September 2008
[Economics for dummies] Ancora sul costo del lavoro
Visto il grande successo (in termini di traffico e di commenti) dell’articolo precedente (riguardante la non vera contraddizione in termini fra bassi salari e alto costo del lavoro) e visto che oggi ho un esame correlato all’argomento 😀 , voglio lasciare qualche appunto per approfondire la questione.
Troppo grandi per fallire… da soli
Avrete sentito parlare di Fannie Mae e Freddie Mac, e avrete sentito ieri che il governo americano ha deciso di nazionalizzarle. Le borse sono contente e sembra che le cose vadano per il meglio. Ma la realtà è meno rosea di quanto sembra e ci tocca da vicino. Vediamo perché.
Molto fumo e niente arrosto
Si è conclusa dopo mesi di lavori, incontri, scontri, orge e interventi sconclusionati (insomma, un film delle gemelle gemelle Olsen) la Festa Democratica del PD. Veltroni decide di non illustrarci cosa vuole fare per l’Italia “ma anche” parlare d’altro. Vediamo cosa ha detto.
Il lavoro costa troppo, ma gli stipendi sono bassi…che significa?
Poco fa il commissario europeo all’Economia Joaquin Almunia ha affermato che il costo del lavoro è troppo alto. La cosa può sembrare incredibile se pensiamo che gli stipendi degli italiani sono quelli che sono cresciuti meno e che quindi sono relativamente più bassi. A prima vista può sembrare una contraddizione, ma in realtà la cosa è molto diversa.
Il VoIP va, i cellulari italiani no
Finalmente VoIPStunt funziona anche sul mio PC Linux: va alla grande, non spendo niente, ma c’è un mistero…
Nei trasporti il monopolio è miope
Qualche giorno fa mi ritrovavo con alcuni parenti e amici su un balcone a prendere il fresco all’ombra del mio monte preferito. Siccome sarei partito per Milano il giorno dopo mi è stato chiesto quanto tempo ci impiegassi in treno, e ho risposto che da Napoli a Milano (secondo l’orario) occorrevano sei ore e dodici minuti. Poiché, poi, si è parlato anche di Alitalia, mi è venuto subito in mente una cosa inquietante…