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Grillo e il reddito di cittadinanza (svegliatevi, ca**o!)

Grillo ci ha fatto sapere da dove prenderà i soldi.

Un appello agli elettori di Beppe Grillo (( Ma il discorso vale anche per gli elettori più vicini ad altri pifferai magici, tipo Berlusconi e Maroni, solo che questi ultimi li farei anche vedere da uno bravo. )) : votatelo pure, ma non credetegli. Non credete ad una sola delle sue parole. Votatelo per protesta perché tutti gli altri vecchi politici sono criminali bastardi incestuosi pedofagi mafiosi corrotti e ogni insulto che può uscirvi di bocca, ma non votatelo credendo che poi farà quello che dice una volta in Parlamento.

Non credetegli perché anche se dovesse stravincere non potrà fare ciò che vi ha promesso, e voi sarete delusi e incazzati neri più di prima. E magari votare qualcuno di più fascista di Grillo.

Votatelo, ma non credete all’ennesimo pifferaio magico. Non c’è la benché minima speranza che Grillo riesca ad attuare le parti fondamentali del suo programma, quelle su cui sta battendo di più il tamburo.

Vi dimostro, per esempio, che il reddito di cittadinanza proposto da Grillo non si può fare. Spoiler: Perché mancano i soldi, ne mancano così tanti che neppure inventandomeli sono riuscito a coprirlo. (Se poi volete un po’ di realtà, ho scritto di come sia possibile creare un sussidio di disoccupazione senza essere populisti).

Grillo ha promesso un reddito di cittadinanza di 1000 euro al mese per tre anni. Fatti due conti, se lo diamo solo ai 2,9 milioni di disoccupati, servono 35 miliardi l’anno (in tre anni fanno 105, facciamo che dobbiamo trovare 100 miliardi); se lo diamo a tutti (quindi sosteniamo il reddito anche di chi ha un lavoro, ma guadagna meno di 1000 euro) occorrono 70 miliardi l’anno, ovvero 210 (ma arrotondiamo a 200). Notate che sono stime per difetto.

Dove li prendiamo i soldi?

Grillo ha spiegato sabato di volerli prendere da:

Siamo a 1,8 miliardi. Ma voglio esagerare un altro po’: prendiamo le consulenze contestate a una regione notoriamente non parca, la Sicilia (1,2 milioni), moltiplichiamolo per il numero dei comuni sopra i 5000 abitanti (circa 2400) e ci inventiamo risparmi per 2,9 miliardi (in pratica faremo finta che ogni singolo comune riesca a risparmiare altri 350mila euro, così, per miracolo).

Siamo a 4,7 (di cui solo 2 vagamente reali), ma facciamo finta di aver trovato 5 miliardi: ne mancano altri 95-195.

Aggiungo altre ipotesi ricavate dal programma e da altre esternazioni del guru di Genova:

Sarebbero altri 42 miliardi, più i 5 di prima siamo a 47, facciamo 50 miliardi.

Insomma, facendo stime per eccesso (in pratica mi sto inventando i soldi), mancano ancora fra i 50 e i 150 miliardi.

Voglio essere schifosamente rincoglionito: nel 2012 sono stati recuperati 12 miliardi di evasione fiscale, erano 6,5 nel 2007, 7 nel 2008, 9 nel 2009, 11 nel 2010 e 13 nel 2011. Facciamo finta che i soldi relativi al recupero dell’evasione fiscale non siano già stati inseriti in finanziaria e che la progressione continui a questo ritmo, e che quindi siano recuperati 14 miliardi nel 2013, 16 nel 2014 e 18 nel 2015. Fanno 48 miliardi.

Dunque, ricapitoliamo:

eppure sono appena quasi riuscito a coprire il reddito di cittadinanza ai soli disoccupati e mi mancano ancora 100 miliardi per quello per tutti.

E attenzione: ho ignorato la spesa per investimenti prevista nel programma grillino (il WiMax, la banda larga gratuita per tutti, internet nelle scuole, i libri di testo gratuiti, per non parlare di energia e urbanistica) e altre minori entrate (il taglio del ticket sanitario per esempio); e ho lasciato fisso il livello di tassazione (ovvero senza tagliare le imposte [dovremmo trovare altre decine di miliardi]). E ho ignorato la possibilità che a breve possa essere necessaria un’ulteriore manovra per tappare i buchi lasciati da una recessione più forte del previsto.

Insomma, pur ignorando il 99% della realtà, il programma elettorale del Movimento 5 Stelle continua ad essere privo di copertura finanziaria. E non tirate fuori storielle magiche come il moltiplicatore: per attivarne uno di così grossa magnitudine servono un sacco di soldi veri, mentre qui abbiamo solo quelli del Monopoli, e neppure bastano.

Ribadisco: votate Grillo se volete protestare, ma non illudetevi che Grillo e i suoi parlamentari possano cambiare qualcosa. Anche se dovessero conquistare la maggioranza sia alla Camera che al Senato, non c’è la benché minima possibilità che il programma possa trovare completa attuazione, così come avveniva per i vecchi partiti.

La realtà è un nemico molto forte da combattere, specie se vuoi combatterla ignorandola.

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