L’Europa arranca e non coglie il vento di ripresa che spira (flebile) altrove. Il 2013 sarà il quarto anno perduto per l’Europa, e il quattordicesimo per l’Italia, che dal 2000 ha goduto di una crescita reale pro capite dell’1,08% (totale, non annua). Merito di Berlusconi, il guappo di cartone che si scioglie davanti alla pioggerellina di un Floris qualunque, ma anche il PD non scherza quando si tratta di farsi di LSD elettorale.
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E il 2012 e il 2013 saranno anni di recessione, per cui la crescita è sotto lo 0%.
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Il governo delle tasse è il governo Berlusconi: impariamo a ripeterlo ogni giorno