Avete voluto il blocco delle vendite allo scoperto, e avete avuto il blocco delle vendite allo scoperto. E che avete avuto in cambio? Borse in caduta libera. Ancora. Compresi i titoli il cui short selling è bloccato.
Ancora convinti che dietro ci siano gli speculatori? Io no, e da una vita.
Qualcuno, visto che la carta degli speculatori non è più giocabile, ha tirato fuori la storiella del fat finger sul DAX (ovvero un ordine di vendita di 10 che, per un mero errore di digitazione, viene inserito a 1000 [è un esempio]), ma fra gli addetti ai lavori siamo in pochi a crederci, poiché quell’ordine o quegli ordini è/sono arrivato/i proprio quando doveva(no) arrivare, almeno parlando in termini tecnici. Inoltre, se così fosse stato, avremmo dovuto avere un riassorbimento di tale errore nelle ore successive, ma ciò non è avvenuto e si è continuati a crollare. No, non regge.
Checché ne dica il presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy, cui consiglio di cambiare sfera di cristallo, occhiali e spacciatore, i mercati continuano a scontare il fatto che stiamo ricadendo in recessione: dopo la frenatona del PIL tedesco, arrivano segnali assurdamente brutti dagli USA con un Philly Fed Survey che, nella peggiore delle ipotesi, doveva scendere al massimo a -10 e invece è sceso a -30,7.
Insomma, siamo in pieno panico e tutti vendono. Ogni altra spiegazione, oggi più che mai, è un alibi o meglio un’arma di distrazione di massa per prendervi in giro ancora per un po’, perché questi analfabeti economici (non solo in Italia) non sanno più che pesci pigliare.
Photo credits | Robbie Grubbs from Houston (What????) [CC-BY-SA-2.0], via Wikimedia Commons