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No, Berlusconi non ha salvato l’Italia, anzi

KellykeyMi aspettavo lodi sperticate, oggi, per il discorso di ieri di Berlusconi alle Camere: spread in discesa, borse che rimbalzano, tutto bene, no? E così è stato.

Intanto la borsa di Milano è tornata sui livelli minimi di ieri dopo una buona partenza.

Lo spread è sceso fino all’area 355, più vicino ai famigerati 400 che ai 300.

A guardare i mercati, la loro risposta è stata: “Berlusconi chi?”

Molto brevemente:

  1. I rialzi di oggi reagiscono alle voci insistenti circa un terzo round di quantitative easing negli USA (per spiegare cos’è, basti dire che i primi due hanno inondato di soldi il mercato e hanno permesso i rialzi che durano dal marzo 2009: per cui si comincia a scontare l’arrivo di nuovo carburante per riportare i listini sopra i massimi);
  2. I rialzi, inoltre, hanno natura tecnica: dovete sapere che vi sono numerosissimi indicatori che dicono ai trader “abbiamo venduto troppo” o “abbiamo comprato troppo”. I trader, quindi, escono dalle proprie posizioni poiché si attendono che gli altri trader facciano lo stesso, ovvero tutti si attendono che questi indicatori si scarichino un po’ (in altre parole, in questi giorni si è venduto troppo e ora son tutti lì a ricomprare e portare a casa i quattrini, in attesa di ritornare a vendere – ci sono anche coloro i quali comprano ritenendo che i minimi siano stati toccati e quindi si vada su, chi fa l’errorissimo di comprare ancora per fare la media con le azioni comprate prima del crollo e quelli che sperano in un rimbalzo per potere uscire dalle posizione in essere che quindi innescheranno nuove vendite).

Se i mercati avessero reagito bene alle parole di Berlusconi come dice chi non ha la più minima conoscenza dei mercati finanziari o chi è semplicemente un venduto, dimentica che una buona reazione avrebbe previsto due cose:

  1. borsa che cerca di rompere i massimi di ieri, non i minimi (che da quel che vedo potrebbero essere rotti intorno a mezzogiorno);
  2. spread ben al di sotto dei 300 (e invece mentre scrivo lo vedo tornare a salire a 358 361).

Niente di tutto questo è avvenuto all’apertura dei mercati. Nessun effetto Berlusconi, quindi, il Parlamento va in vacanza, i mercati no e domani escono i dati sul PIL. Gli elementi perché l’apocalisse continui ci sono tutti, speriamo almeno di riprendere fiato perché a settembre ci sia un governo che riesca a reggere il timone.

Sarebbe la prima volta dopo tre anni e mezzo senza alcun governo.

Photo credits | Diogo Dubiella (Own work) [CC-BY-3.0 or GFDL], via Wikimedia Commons

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