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Travaglio khen duh no vrong!

TravaglizabethIeri a Passaparola, com’era lecito aspettarsi, Travaglio ha fatto il suo endorsement per i referendum. Per cosa intenda votare è noto a tutti, credo, non è questo il problema. Ho lasciato un commento su Twitter, e un tizio mi ha mandato a quel Paese trovando inammissibile che io avessi detto che Travaglio diceva bugie (in fondo al post ripeto cosa ho detto, non è questo il punto).

Il punto è che, a quanto pare, noi italiani abbiamo nel DNA un grave difetto, e cioè che quando troviamo un paladino, un eroe, non accettiamo che possa dire o fare qualcosa di sbagliato. È accaduto con Mussolini, accade con Berlusconi, con Grillo, in misura minore pure con Di Pietro e con Vendola. Se tu non sei d’accordo, se tu parli male dell’eroe, ti becchi degli insulti o la macchina del fango. L’eroe non può sbagliare. Il germe del fascismo, anche a sinistra, è proprio qui, nell’incapacità di sottoporre a critica qualunque cosa detta o fatta dal proprio eroe (non è il caso, ed è la speranza del PD). Insomma, l’italiano è naturalmente fascistoide non solo a destra.

Travaglio è un bravo giornalista e ha un metodo di lavoro impeccabile. Quando si tratta del suo campo. Se Travaglio dice che tu il 3 agosto 1967, in una giornata di nebbia, hai salutato per sbaglio un mafioso che da dietro sembrava tuo cugino, probabilmente ha un pacco di articoli di giornali col tuo nome a dimostrarlo. Travaglio è laureato in storia contemporanea (= capisce molto di politica italiana) e si è “specializzato” nella cronaca giudiziaria. Quando parla di cose del genere, il timore reverenziale di chi non è preparato come lui è ai massimi, ed è difficile che dica qualcosa di sbagliato.

Ma se esce dal suo campo, Travaglio può sbagliare, resta un essere umano. Ha dimostrato spesso i suoi limiti circa la politica estera, solo per fare un esempio. Travaglio, come tutti, può parlare di tutto, ma al di fuori del suo campo non è una divinità.

Se io che sono un economista parlo di fisica, se sbaglio, mi espongo alle frustate dei fisici (un certo fisico quasi olandese, per esempio, mi ha ripreso diverse volte quando ho parlato di scienza, e io ho abbassato la testa). Se il fisico parla di economia, se sbaglia, si espone alle mie, di scudisciate. Tutti abbiamo diritto di parlare di tutto, ci mancherebbe, ma è necessario che ognuno prenda coscienza del fatto che ci sono cose che sappiamo meno di altre, e che c’è gente, molta gente molto più preparata di noi in molti campi del sapere.

Insomma, Travaglio non è verbo divino, come non lo è alcun essere umano. Tutto ciò che dice fuori dal suo campo va preso con un grano di sale, non come il Corano viene preso dal mullah Omar.

In conclusione, da cosa è partito questo articolo? Che ha detto Travaglio e che ho detto io che tanto ha fatto incazzare questo signore travaglioide?

Travaglio, nel suo Passaparola, più o meno all’inizio, ha accusato chi è favorevole al no sui referendum di una cosa giustamente infame, e cioè di fare campagna per l’astensione. Senza fare distinguo.

naturalmente i sostenitori del no che non avendo la possibilità di far vincere il no stanno facendo campagna perché la gente vada al mare

Io sono favorevole al no ai referendum sull’acqua, ma non sto facendo campagna per l’astensione. Sicché ho scritto su Twitter:

Caro Travaglio, io sto facendo campagna per il no, non per l’astensione. Pulisciti la bocca prima di generalizzare

Insomma, non ho detto che Travaglio è un cazzaro, ho risposto ad una cosa che mi ha offeso personalmente, incontrovertibilmente falsa.

È vero che Travaglio ha detto cazzate nel suo Passaparola, ma lo sto scoprendo adesso che sono andato a rileggermelo per essere sicuro che avesse detto ciò che ha detto (avrò seguito due o tre minuti in totale, avevo altro da fare, purtroppo).

Tre dei quesiti sono fuori dal campo di Travaglio, e due di questi sono nel mio. Le scudisciate arriveranno.

(E anche il mio squartamento per alto tradimento e lesa maestà, ma non lo temo)

Photo credits | Brutto collage da me fatto partendo dalle foto di Ricardo Stuckert/PR (CC-BY) e Jaqen (CC-BY-SA)

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