Non so se qualcuno l’ha vista per intero, ma le conferenze stampa, come tutte le altre del premier, sono sempre meglio del TG1, che volentieri tesserebbe le lodi del gran capo, ma non può, e allora ripiega su corsi per maggiordomi, crociere e seni rifatti.
Sono sempre meglio perché in queste farsa Berlusconi è libero di dire tutte le cazzate che vuole, mentre Minzolini può tranquillamente allungare il weekend alle Bahamas: Silvio che è stato sempre assolto, dimenticando le prescrizioni; che la colpa di tutto è sempre di un governo precedente, sia esso Prodi o Andreotti (Craxi solo sottinteso); che a ogni giornalista donna, rigorosamente sotto i 40 anni e non sovrappeso, ci tocca sorbirci una battuta; e poi le prese in giro come “a me dispiacerebbe fare un’altra campagna elettorale”, mentre invece l’unica cosa buona che sa fare (e lui lo sa bene) è correre per il voto popolare (governare non se ne parla).
Delizioso poi quando gli fai una domanda su (ad esempio) l’economia, e lui comincia a parlare del tempo, della neve e non ci sono più le mezze stagioni. E tu giornalista annuisci, ben conscio del fatto che sta dribblando la tua domanda, se non se l’è addirittura dimenticata perché l’età avanza, e potrebbe pure addormentarsi mentre parla.
Ecco, se Minzolini dicesse le stesse cose rischierebbe una multa. Invece c’è lui, splendente come il sole (© Alessio “ti lecco ogni anfratto” Vinci), senza problemi di par condicio, con giornalisti costretti, e non a prostrarsi, almeno a piegarsi per non incorrere nelle ire del direttore o per non rischiare l’ostracismo per le prossime conferenze (tutte rigorosamente senza domande, senza contraddittorio, senza verità).