Site icon Tooby

Soluzione del giochino non matematico di ieri

Ieri ho proposto un giochino che sembrava matematico, ma che in realtà non lo è. Se non lo avete letto, cliccate qui, pensateci e poi tornate qui per vedere la soluzione.

In verità non c’è una vera e propria soluzione, perché non c’è proprio il problema. Non si tratta, infatti, di un problema matematico, ma la sua esposizione fa pensare che lo sia.

L’errore, infatti, è ritenere i 4 euro lasciati di mancia al cameriere come non compresi nel totale: i tre amici pagano 20 euro l’uno compresi i 4 euro di mancia. Questo significa che ciò che han mangiato e bevuto non costa 60 euro (come ho fatto credere, ma non ho mai detto che il conto era di tale ammontare), bensì a 56, cui vengono aggiunti 4 euro per arrivare a 60 (e pagare alla romana). Dopodiché il proprietario fa lo sconto (il costo della cena passa da 56 a 50) e ridà 2 euro a testa, quindi la spesa è di 54 (50 + 4 di mancia), e ognuno ha pagato 18 (50/3 + 4/3 = 17,9999… cioè 18).

In altre parole ho giocato con i numeri per far credere cose che in realtà non sono tali. Addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni sono tutte corrette, perché la matematica non è un’opinione.

Il modo di esporre addizioni, sottrazioni e tutto, invece, lo è.

Molti dei politici e degli opinionisti che vediamo in tv fanno leva proprio sul fatto che non si discute sulla matematica: essa è giusta e perfetta per definizione, e questo è ancor più vero se pensiamo a chi a stento riesce a fare 2+2. Questo poveraccio con scarsa istruzione altro non può fare che pensare: “ha ragione Giulio; Pierluigi, se contesti i numeri sei proprio un inniorante”. (( Sì, un inniorante. ))

Morale della favola, non facciamoci abbindolare: cifre dell’economia, ma pure i sondaggi e cose così non sono un’opinione di per sè e quindi come tali non sono contestabili. Ciò che invece può e deve essere criticato ed eventualmente contestato è il modo in cui sono esposti.

Se Berlusconi afferma che ha il gradimento del 68% degli italiani, significa che qualcuno ha intervistato 100 persone di nazionalità italiana e 68 hanno detto che sono molto/abbastanza soddisfatti di lui. E questo è indiscutibile ed anzi abbastanza impressionante, per chi prende tali cifre in modo acritico.

Ciò che è errato è credere acriticamente che il campione di 100 persone rappresenti in modo corretto la popolazione italiana: noi non possiamo saperlo, ma che succederebbe se venissimo a sapere che quelle 100 persone sono state scelte fra gli iscritti al PdL?

Sempre di 68% si tratta, ma adesso il numero è molto meno impressionante, vero?

Exit mobile version