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Perché il lodo Alfano è incostituzionale. In pilloline.

Domani la Corte Costituzionale sarà chiamata a giudicare la legge Alfano (nota come lodo, ma che non ha proprio niente del lodo). È probabile che saranno presenti solo 14 giudici su 15, il che rende plausibile pensare a tre possibili esiti: approvazione, bocciatura e rinvio a data da destinarsi. In ogni caso, l’Espresso dovrebbe curare una diretta dal Palazzo a partire dalle 9 del mattino (la decisione dovrebbe arrivare alle 9:30).

L’esito è quanto mai incerto. Non perché la legge non sia incostituzionale (come vedremo nel seguito dell’articolo), ma perché la decisione avrà forti caratteri politici, se pensiamo che l’unico beneficiario di questa norma (Silvio Berlusconi) e l’estensore della norma stessa (Angelino Alfano) sono amiconi di alcuni giudici costituzionali (ricordiamo come funziona per noi comuni mortali: se vai a cena con il tuo giudice, tu rischi di essere accusato di corruzione, mentre al giudice fanno un culo così), qualche dubbio viene. Aggiungiamo pure il fatto che la nota dell’avvocatura di Stato, che è chiamata a difendere la legge, in realtà ha finito per difendere l’imputato (Berlusconi), inviando un avvertimento alla Corte. Quindi la decisione avrà esagerati rilievi politici, che nulla hanno a che vedere con il fatto che la Consulta debba difendere la Costituzione, a prescindere dal colore.

Ma veniamo quindi all’elenco degli articoli della Costituzione che il lodo Alfano viola a mio avviso:

Per il momento questi mi vengono in mente (in verità ci sarebbe pure una noticina sull’articolo 117 e una violazione addirittura dell’articolo 1, laddove si prevede che “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”, ma sarebbe collegata ala violazione dell’articolo 138 di cui sopra).

Se avete obiezioni, critiche o volete suggerire altri articoli violati, questo spazio è a disposizione. 🙂 Mi raccomando, non fate le seguenti obiezioni:

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