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Le sette domande di .mau.

A Silvio Berlusconi, probabilmente uno degli uomini più opachi della storia d’Italia, si dovrebbero fare molte più domande che le dieci di la Repubblica (tra l’altro piuttosto marginali) e cercare di ottenere una risposta. In molti ci hanno provato, tribunali compresi, ma nessuno ha mai ricevuto risposte “coerenti”.

.mau. ha pubblicato alcune domande che mi sembrano sensate e meritevoli di risposta (essendo attinenti non alla sfera privata del premier, bensì a quella pubblica), e che ripropongo (un po’ riformulate) di seguito:

  1. Signor presidente, perché ha dato tre risposte diverse – tutte smentite – su come e quando ha conosciuto Benedetto Letizia (padre della forse più famosa Noemi)?
  2. Quale è la vera storia di questa conoscenza, visto che è arrivato appositamente a Casoria per i diciott’anni della figlia?
  3. È possibile sapere l’elenco delle persone senza cariche istituzionali ospitate sui voli di Stato (fermo restando che sappiamo bene che è stata stabilita la liceità di quei voli, ma visto che li paghiamo noi contribuenti ci farebbe piacere sapere per chi stiamo sganciando quattrini e per quale motivo)?
  4. Perché ha querelato le giornaliste e opinioniste dell’Unità per avere osato affermare la sua impotenza, ma non ha fatto nulla del genere contro Vittorio Feltri che pure lo scrisse chiaramente su Libero?
  5. Perché non ha mai smentito l’affermazione di Feltri secondo il quale è stato Silvio, e non Paolo Berlusconi (proprietario, almeno formalmente, del quotidiano, per non infrangere la legge Mammì), a chiedergli di tornare a dirigere Il Giornale?
  6. Perché le cause che intenta sono sempre e solo civili, e mai penali (domanda retorica)?
  7. Qualcuno ha mai tentato di ricattarla?
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