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La truffa d’oro

Esiste un articolo della Costituzione italiana (l’81) che dice che se lo Stato vuole spendere, prima deve dire dove prende i soldi.

Ieri il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha promulgato il decreto anti-crisi e emanato il decreto correttivo del dl anti-crisi, che già a sua volta correggeva il pacchetto sicurezza (un bel pasticcio dovuto al fatto che il Parlamento ha le mani legate dalle richieste di fiducia del governo – diciamo che il Parlamento è un ostaggio di Silvio Berlusconi).

C’è una norma in quel dl che prevede che la Banca d’Italia, se è d’accordo, con il beneplacito della Banca Centrale Europea, paghi le tasse sulle plusvalenze, anche non realizzate, sull’oro. Una cosina da 300 milioni di euro.

Due piccole osservazioni: la prima è che Giulio Tremonti, per giustificare la norma, ha populisticamente detto che l’oro appartiene al popolo italiano. Ora, visto che si tassa l’oro del popolo italiano, Tremonti ha di fatto introdotto una nuova tassa a carico nostro, una tassa subdola, nascosta… almeno Romano Prodi era trasparente, ce lo diceva, Tremonti no, ci truffa e basta. Ed è una truffa che pagherà (o meglio pagherebbe) nella stessa misura sia il cittadino ricco che il cittadino povero, perché quell’oro è un bene pubblico.

La seconda osservazione riguarda il fatto che quei 300 milioni non entreranno mai nelle casse dello Stato, perché né la Banca d’Italia né la BCE daranno il loro beneplacito, poiché sarebbe in contrasto con il Trattato europeo, fonte sovraordinata, e che dunque ha la meglio sulle leggi italiane.

E allora perché i nostri eroi hanno introdotto una tassa che non potranno mai riscuotere? Perché in questo modo hanno creato un bonus (fittizio) di 300 milioni di euro che potranno utilizzare a norma dell’articolo 81 della Costituzione italiana.

Solo che loro diranno che i soldi per l’intervento X proverranno dalla tassa sull’oro, ma in realtà quei soldi usciranno fuori da qualche taglio che Tremonti e i suoi fidi collaboratori troveranno nelle pieghe del bilancio dello Stato, che so, la carta igienica nelle scuole, la cancelleria nei tribunali, la benzina nelle auto della polizia e cose così.

Davvero una truffa ingegnosa.

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