Questa è la voce su Wikipedia dedicata a Carlo Poerio, patriota italiano.
Questa è una delibera del consiglio di amministr… della giunta comunale di Montesarchio (Benevento) del 12 marzo 2009 (i link sono nell’originale).
EVIDENZIATO che Carlo Poerio è stato un patriota e politico italiano. Famoso avvocato napoletano, liberale moderato e quindi avverso ai moti mazziniani, fu tuttavia arrestato nel 1837, 1844 e 1847, ma sempre per breve tempo. Ai primi del 1848 ebbe parte notevole nelle agitazioni che portarono alla concessione della Costituzione e fu membro del governo costituzionale di Napoli, come ministro dell’istruzione. Si dimise dopo i fatti del 15 maggio, quando le tensioni fra il sovrano e il parlamento diedero origine a una controrivoluzione popolare, che egli deprecò, conservando tuttavia fiducia nella possibilità di un regime liberale con Ferdinando II di Borbone. Nel 1848 fece parte del governo costituzionale di Napoli. Restaurato nel 1849 il governo assoluto, fu condannato a 24 anni di carcere duro, ma ne scontò soltanto 10, perché nel 1859 la pena gli venne commutata nella deportazione. La nave che lo trasportava in America lo sbarcò invece in Irlanda, da dove poi riparò in Piemonte. Qui, circondato da grande autorità morale, prese parte attiva alla vita politica del nascente Regno d’Italia, sedendo anche alla Camera dei Deputati nelle legislature VII e X. Re Vittorio Emanuele II lo nominò proprio luogotenente generale dell’Italia meridionale. Carlo Poerio è sepolto in una cappella del cimitero di Pomigliano d’Arco, riconosciuta dal 1930 dal re Vittorio Emanuele III monumento nazionale.
Con l’esclusione della nota introduttiva dell’assessore alla cultura (che comunque non viene affissa sui manifesti), se si leggesse la sola delibera non si capirebbe che cavolo c’azzecca questo tizio con Montesarchio. Forse era il caso di evidenziare anche che il suddetto patriota fu ospitato a spese del Regno di Napoli nella Torre della città, in qualità di detenuto politico. Poi magari si lamenteranno se ignoti ne danneggeranno ancora (sarà la tredicesima volta in vent’anni) il busto nell’omonima piazza (o quello che ne rimarrà): in fondo, chi cazzo è Carlo Poerio?
Che tristezza. -.-