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Ricostruzione in Abruzzo: 15 giorni di ritardo accumulati in soli 25 (e non lo dice L’Unità, ma proprio Silvio e Bertolaso)

Accade che su certi blog di destra, commentando, tu faccia notare una notizia scomoda: in Abruzzo hanno accumulato quindici giorni di ritardo in un mese di lavori.

Accade poi, ignorando i fatti e con il fine di delegittimarti, di accusarti di averla letta su L’Unità (che non sarà il miglior giornale del mondo, ma ha più credibilità de il Giornale – e comunque non c’entra nulla). Il fatto scompare dalla discussione: quindici giorni di ritardo in un mese di lavori, e l’importante è che tu l’abbia letta su L’Unità. Ma ormai sono abituato a certe assurdità mediatiche.

Purtroppo, però, quando si tratta di Berlusconi, la mia memoria funziona ottimamente, mentre l’evidenza pare dimostrare che i destrorsi abbiano una memoria più corta rispetto ad altre categorie di esseri viventi: prima de L’Unità, le notizie che circolano contrastano con quanto affermato da Silvio Berlusconi, padrone di questa gente.

Rinfreschiamo quindi la memoria di tutti, usando una fonte spesso citata come imparziale, ovvero Adnkronos, che scriveva:  Berlusconi, «Cominceremo a consegnare i primi appartamenti interamente ammobiliati a partire dal 15 settembre. completeremo le consegne entro il 30 novembre». Era il 14 maggio.

Qualche giorno fa (il 9 giugno, meno di un mese dopo) i noti comunisti della CEI riportano cose leggermente diverse: Protezione Civile, «Il completamento dei primi trenta edifici, ognuno dei quali ospiterà da “settanta a ottanta persone”, è previsto indicativamente per il “26 settembre”. Le altre consegne sono previste per il “16 ottobre, 5 novembre, 25 novembre e 15 dicembre”». Fantastico, in meno di un mese sono stati accumulati 15 giorni di ritardo.

Si passa dunque dal 15 settembre al 26 settembre (undici giorni dopo) al completamento il 15 dicembre, rispetto al preventivato 30 novembre (quindici giorni di ritardo). Accumulati in venticinque giorni.

Ecco, queste sono due agenzie, prendetele come volete. Tanto se siete destrorsi, domani l’avrete già dimenticato (o vi avranno pagato per farlo).

Io, intanto, spero che le case arrivino prima di dicembre. Auspicabilmente, quello di quest’anno.

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