Giovanni Masotti e Safiria Lecchese. Il fulgido esempio di cosa il giornalismo non dovrebbe essere e che invece è.
Il primo oggi ci ha deliziato con la commovente storia di una anziana in una casa di riposo che, quasi novantenne, dopo 23 matrimoni, vuole sposarsi di nuovo. E via con la storia della sua vita, con sottofondo di musica strappalacrime.
Che a me le lacrime sono venute, ma per la disperazione nel vedere certe cagate che anche “La vita in diretta” avrebbe rifiutato.
Intanto la nostra [inserisci un appellativo qui] Safiria Lecchese, dopo aver seguito per Schifo Aperto il premier in Abruzzo e in Sardegna, dopo aver preso casa a Palazzo Chigi, continua a essere casualmente inviata negli stessi luoghi ove va il Presidente del Consiglio, nonché suo datore di lavoro, Silvio Berlusconi.
In questi giorni è capitata “per caso”, durante una visita turistica, a Palazzo Madama dove, sempre “per caso”, ha visto Berlusconi e Nicolas Sarkozy, e ha pensato bene di chiamare il cameraman e montare un bel servizietto. Insomma, un altro fantasmagorico scoop per la nostra [inserisci un appellativo qui] preferita.
Qualche maligno potrebbe pensare che la Lecchese sia diventata la barboncina del premier, che lei lo segua ovunque, che i suoi servizi siano al suo (di Silvio) servizio, perché dopotutto Italia 1 appartiene a lui, è lui a pagarle lo stipendio, che decide la sua carriera, che può decidere della sua vita e della sua morte… beh, sono tutte calunnie.
Lo giuro sulla testa dei suoi (di Silvio) figli.