(Vignetta di OxyBlue, rilasciata sotto CC-BY-ND)
La notizia (che mi era sfuggita) è che Silvio Berlusconi vorrebbe portare i bronzi di Riace, simbolo della Calabria, in Sardegna, alla Maddalena, per il G8 del luglio prossimo. Già a Genova voleva portarvi delle copie, ma i reggini si opposero con un referendum; oggi vuole portare proprio quelle originali in Sardegna.
Gli esperti dicono che trasportare le statue potrebbe danneggiarle, poiché sono fragili (sono pochi millimetri di bronzo, dopotutto), ma non ci interessa. Quel che importa a noi è che in questo modo lui mostra al mondo non una meraviglia del luogo, ma due statue che possono essere viste soltanto a centinaia di chilometri di distanza. Come se la Sardegna non avesse niente da mostrare.
Uno schiaffo ai sardi, insomma, che pure possono vantare altre bellissime opere (naturali e umane) che meriterebbero di essere mostrate sul palcoscenico internazionale. Non solo la tanto decantata Costa Smeralda (che Berlusconi vorrebbe seppellire con il cemento), ma anche, per esempio, Su Nuraxi, un’imponente fortezza risalente a oltre tremila anni fa (anche più antica dei bronzi, dunque), che l’Unesco ha dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità.
A parte l’effetto annuncio (alla vigilia delle elezioni in Sardegna), Berlusconi vuole, con questa uscita, ribadire che lui è il signore di questo Paese, vuole mostrare al mondo la sua potenza.
La primadonna è lui, e le chiappe di bronzo sarebbero il giusto contorno.