La Consob ha prorogato (credo per la terza volta) il divieto di vendita allo scoperto (ovvero la vendita di titoli presi a prestito, sperando in un loro ribasso), che, secondo la Consob, e altri organismi regolatori, avrebbero causato crolli in borsa e speculazioni.
I crolli in borsa non sono stati evitati: basta dare un’occhiata a questo grafico dell’ S&P MIB. La borsa è ancora straordinariamente volatile.
Le speculazioni neppure: senza andare a cercare esempi, basta dire che il giochetto si può fare anche su mercati diversi: vendo i titoli a Londra e li ricompro a Milano. Il divieto ha fermato le vendite allo scoperto solo dei piccoli trader, mentre gli hedge fund, che sono giganteschi, non hanno avuto alcun fastidio, visto che si muovono quotidianamente sui mercati di tutto il mondo. E se è vero che i mercati si influenzano a vicenda, basta che ne crolli uno grazie ai movimenti speculatori perché crollino tutti.
Ma non è neppure così: le borse stanno crollando solo per il peggiormento dei fondamentali. Più disoccupazione, più cassa integrazione, meno fiducia, meno consumi, meno investimenti…questo e non le vendite allo scoperto stanno trascinando le borse verso il basso.
Per questo credo che la Consob stia prorogando un divieto inutile.