Qualcuno mi ha chiesto perché non abbia parlato, sinora, della guerra fra Israele e Hamas. Giusto per sapere cosa ne penso.
Penso che non me ne freghi niente.
Penso che sia idiota parlare di idioti che stuzzichino una potenza nucleare con dei fuochi d’artificio solo perché, con la crisi economica, hanno bisogno di rafforzare la propria immagine presso l’elettorato.
Penso che sia stupido parlare di tizi che fanno una guerra solo per fare campagna elettorale. Ah, non lo sapevate? Il mese prossimo in Israele si vota per le elezioni anticipate ((Già, il premier Olmert si è dimesso perché indagato per corruzione, mica siamo in Italia, ma questa è un’altra storia.)) , e grazie a questa decina di giorni di morti il partito di Olmert (Kadima) ha recuperato una decina di punti sull’opposizione di destra (il cui leader, di cui ora mi sfugge il nome, sta prendendo a capocciate gli spigoli).
Una guerra inutile, perché tanto Hamas non sparirà, come non è sparita in questi anni.
Un lancio di razzi inutile, perché, in media, quei razzi fan solo venire il singhiozzo a un israeliano che non è riuscito a mettersi al riparo.
E allora di che dobbiamo parlare? Dei bambini arabi e israeliani che sono morti o moriranno per i bombardamenti israeliani o per i kamikaze di Hamas? Beh, è ciò che più mi addolora, ma non mi pare un buon motivo per curarmi degli imbecilli: ecco, posso parlare dei bambini che vengono ammazzati dagli israeliani, dai kamikaze arabi, ma anche dei bambini soldato in Africa, dei bambini pusher a Napoli. Ma di una guerra fra imbecilli, proprio non c’è niente da dire.
L’odio attira solo odio (per non parlare dei soldi che ci girano attorno).