Per Silvio Berlusconi Barack Obama ha tutto: “E’ giovane bello e anche abbronzato”.
E giù proteste (per me giuste, il razzismo si nutre anche di battutine. Berlusconi sarebbe stato contento se Obama gli avesse detto che è “vecchio, brutto e nanetto”?). Proteste del PD, all’estero ci pigliano abbondantemente per il culo sia il New York Times (qui la traduzione) che il Telegraph (qui la traduzione). Ma Berlusconi si sarà reso conto che fuori dall’Italia è poco più di una barzelletta? Qualcuno glielo dica, gentilmente, che, ahinoi, questo tizio trasmette al mondo la figura dell’Italia.
“Veramente c’e’ qualcuno che pensa che non sia stata una carineria, se scendono in campo gli imbecilli siamo fregati. Dio ci salvi dagli imbecilli”. Lo ha detto Silvio Berlusconi, replicando alle reazioni sulle sue affermazione riguardo Barack Obama.
Traduzione: se qualcuno fa notare quanto io sia pagliaccio, oltre che fuori luogo, è un imbecille. Fosse solo il PD, pazienza, ma qua gli imbecilli cominciano a essere un po’ troppi, e siamo ben al di fuori dell’Italia.
“Perche’ c’e’ qualcuno che ha obiettato? Uno puo’ sempre prendere la laurea del coglione quando vuole. Se uno vuole prendere una laurea pubblica ogni occasione e’ buona”. Cosi’ Silvio Berlusconi ha risposto a chi gli ha ricordato le critiche del Pd sull’affermazione fatta nei riguardi di Barack Obama.
Chi obietta è come chi non mi vota: un coglione. Ma forse s’è dimenticato che è Presidente del Consiglio e non più un animatore di crociere?
“Io mi sono veramente rotto e dico tutto quello che penso”. Ha parlato cosi’ Silvio Berlusconi, rientrato in albergo dopo una serata passata con il primo ministro russo e replica alle critiche dell’opposizione sull’affermazione fatta oggi pomeriggio riguardo Obama. “L’opposizione italiana – spiega – non mi sorprende piu’, e’ contro il Paese, il bene e l’interesse dell’Italia. Sembra che sia sempre in campagna elettorale. Che devo dire di piu’?”.
Molto diplomatico. Ma perché si rivolge solo all’opposizione? Anche all’estero lo schiaffeggiano. Niente niente quello che fa stare il Paese in una perenne campagna elettorale, demonizzando l’opposizione, non potrebbe essere lui? McCain, dopo aver perso, ha detto che Obama sarà il presidente di tutti, Berlusconi invece ha rotto per anni, e continuato a urlare ai brogli anche dopo il riconteggio delle schede delle elezioni nel 2006.
Alla fine mi chiedo: la sua è una strategia minuziosamente studiata per dire tutto e il contrario di tutto, in modo da poter fare qualunque nefandezza e non farci più stupire di niente, oppure lo abbiamo irrimediabilmente perduto?
Pubblicità progresso, in ritardo di un quarto di secolo, ma meglio tardi che mai.
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