Silvio Berlusconi vuole firmare un nuovo contratto con gli italiani. Non gli bastava aver copiato i repubblicani, adesso vuole copiare se stesso.
Un’altra manovra elettorale, come quella di sette anni fa: l’importante è fare scena, ma mi stupisco che i consiglieri di Berlusconi, soprattutto quelli americani, non abbiano trovato un nuovo modo per fare colpo sugli italiani.
C’è da ricordare che Berlusconi aveva promesso che se non avesse realizzato quattro punti (su cinque) non si sarebbe più candidato. I cinque punti sono stati raggiunti?
- Abbattimento della pressione fiscale → NON raggiunto, per esplicita ammissione di Berlusconi;
- Piano per la sicurezza → Attuato, ma con scarsi risultati;
- Innalzamento delle pensioni minime → NON raggiunto: solo alcune piccole categorie di pensionati hanno goduto dell’aumento (e vorrei vedere: occorreva una manovra finanziaria ad hoc per farlo, ma a Berlusconi interessava far venire l’acquolina in bocca ai pensionati, prima di gabbarli);
- Apertura di determinati cantieri → NON raggiunto: secondo il ministero delle Infrastrutture stesso entro il giugno 2006 si poteva raggiungere il 25%, non il 40% dei cantieri promessi da Berlusconi;
- Dimezzamento della disoccupazione e un milione e mezzo di nuovi posti di lavoro → NON raggiunto: la disoccupazione è sì scesa, ma dal 9,9% al 7,1%; quanto al milione e mezzo, i posti di lavoro effettivamente creati erano circa settecentomila, cui, a voler proprio essere buoni, si possono aggiungere trecentomila persone che già lavoravano, ma in nero, e che sono state regolarizzate: totale, un milione di posti di lavoro nuovi o quasi.
Esiste poi un sesto punto: se non avesse raggiunto quattro dei cinque obiettivi, Silvio Berlusconi non si sarebbe più candidato. E pure questo impegno non è stato rispettato: Berlusconi si è candidato nel 2006 e si ricandida ora nel 2008. E adesso afferma che questa è davvero l’ultima volta. Anche Veltroni disse qualche anno fa che avrebbe concluso la sua carriera con la carica di sindaco di Roma nel 2011, e adesso è candidato per il Partito Democratico. Certo, Veltroni non lo ha messo per iscritto davanti a milioni di italiani, ed è la sua prima volta, mentre per Berlusconi è la quinta volta. Ma la morale è la stessa.
Prenderci per il culo.
Ma internet, a differenza della televisione, non dimentica mai.