Tweet della settimana
Immagine della settimana
Andamento del titolo Mediaset in borsa negli ultimi mesi rispetto alla borsa in generale, prima edopol’annuncio del ritorno di Berlusconi (fonte [che vi straconsiglio di leggere)
Articolo stagionato della settimana
Marco Travaglio: condannato, ma con la fedina penale immacolata (si noti che è roba del 2009 e potrebbe non essere aggiornato)
Dove li trovate i soldi per tagliare le tasse? La campagna elettorale sarà incentrata sulle tasse, ma che, programmi alla mano, tutti dicono che abbasseranno le tasse, ma non sono in molti, specie fra i partiti maggiori, a spiegare dove troveranno i soldi per farlo. L’unico a porsi il problema che mancano i soldi è stato Bersani, senza però tirar fuori soluzioni concrete. Resta il fatto che se non si trovano i quattrini, le tasse non verranno abbassate: è la storia d’Italia di (almeno) gli ultimi quindici anni.
L’importante è fare audience. Santoro non ha ospitato Berlusconi per fare servizio pubblico, ma solo per fare audience. Un giornalista vero non scende a patti (come Santoro ha ammesso di fare) quando si tratta di dire la verità: Santoro ha preferito sacrificare il giornalismo allo spettacolo, opponendosi in modo paurosamente morbido al suo “avversario”. Berlusconi ne approfitta per rinascere e dimostrare che lui combatte ancora (a suon di falsità, ma a chi importa? A Santoro mica interessava fare fact checking). Proviamo a pensar male, pur di far peccato: non è che a Travaglio e Santoro conviene un Berlusconi in salute, in modo da poter continuare a vendere il Fatto Quotidiano, i libri e gli slot pubblicitari di Disservizio Pubblico?
La descrescita infelice. Un breve saggio sul perché la decrescita, come declinata da troppi dei suoi sostenitori, ci renderebbe in realtà molto infelici. Va bene cambiare i parametri di statistica nazionale per misurare altri tipi di ricchezza rispetto al PIL, va bene (ed è obbligatorio) razionalizzare le risorse (finite, ma piuttosto abbondanti), ma tornare indietro crea più problemi che altro. Uno per tutti: decrescita significa perdita di posti di lavoro.