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La banalità dell’acqua calda (qualche appunto sulle armi da fuoco negli USA)

Muskete
Il secondo emendamento, che rende il diritto a possedere armi da fuoco pari a quello di votare e sparare ca**ate (coniugazione yankee della “libertà di espressione”), fu approvato il 15 dicembre 1791, quando gli USA non avevano ancora la Louisiana, da cui sarebbe partita la conquista del West, l’era delle pistolettate per eccellenza; all’epoca non c’era neppure la Colt, la rivoltella per eccellenza, che sarebbe stata inventata solo a metà del secolo successivo. All’epoca del secondo emendamento il massimo della tecnologia era il moschetto, che doveva essere ricaricato dopo ogni sparo, mentre oggi sono diffuse armi semiautomatiche. Per avere un termine di paragone, nel tempo impiegato da un moschettiere per uccidere una persona, un uomo armato di semiautomatica può ucciderne almeno dieci.

Negli USA ci sono 88,8 armi da fuoco ogni 100 persone (al 2007, secondo la Small Arms Survey). In Cina 4,9. In entrambi i Paesi, praticamente nella stessa giornata, ci sono stati assalti contro dei bambini. Negli USA sono state usate armi da fuoco e sono morte un paio di dozzine di bambini e donne; in Cina sono stati usati coltelli, ci sono stati “solo” un paio di dozzine di feriti, di cui sette bambini gravi.

Incidentalmente gli USA sono al primo posto come numero di armi ogni cento abitanti. Segue con 60 armi ogni 100 abitanti lo Yemen: pochine, ma dopotutto si sta solo combattendo una guerra civile da quelle parti.

Negli USA ci sono molti più morti per armi da fuoco che in altri Paesi presi in esame dal medesimo istituto, se escludiamo Paesi un pochino meno pacifici come il Messico.

Si direbbe che in giro ci sono un sacco di matti, però se ci sono meno armi in giro forse quei matti sono leggermente meno pericolosi. Due secoli e rotti fa quei matti armati di moschetto potevano uccidere una, due persone al massimo, dando a tutte le altre il tempo di fuggire, mentre ricaricavi l’arma.

Qualcosa non quadra. La tragica banalità dell’acqua calda, direte voi.

Un cambio di legislazione per disarmare i privati cittadini si potrebbe pure fare, visto che al potere c’è un partito che nulla avrebbe da perderci, visto che i talebani delle armi sono perlopiù repubblicani. Il problema è la giurisprudenza che deriva da quell’emendamento maledetto è insensatamente solida: per dire, pochi giorni prima della strage l’unico Stato in cui non era consentito portare con sé armi nascoste (l’Illinois) è stato sconfitto in tribunale sull’argomento.

Essendo questi i fatti, la lobby delle armi USA (la National Rifle Association) ha proposto di dotare gli insegnanti di armi da fuoco.

Sono scioccato, confuso e amareggiato da questa posizione: io pensavo avrebbero armato direttamente i bambini. È evidentemente necessaria un’altra strage, magari una bella sparatoria da saloon fra un insegnante armato e un pazzo omicida, condita da qualche proiettile vagante conficcato nel cervello di un bambino disarmato, per stabilire non solo la libertà di portare con sé un bazooka, ma addirittura l’obbligo.

Probabilmente proporranno di mettere un bel mitra su tutte le cattedre degli Stati Uniti.

E allora sarà la civiltà.

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