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LSD, tanta LSD (a proposito dei consumi delle famiglie)

Berlusconi ha detto, fra le altre sparate, che i consumi in Italia sono a posto, e che la crisi, in sostanza, è psicologica (o comunque non percepita).

Forse lui ha visto il film presente su questa pagina. Peccato che quelle siano variazioni percentuali, e come potete facilmente notare i consumi delle famiglie han continuato a crollare per tutto il 2009, anche se a un ritmo inferiore. Nonostante il grafico faccia pensare il contrario (ricordate che la matematica non è un’opinione, ma il modo di esporli sì) i consumi non si sono affatto ripresi, e sono ancora abbondantemente depressi. Aggiungendo il fatto che pure il risparmio non se la sta passando tanto bene, arriviamo alla conclusione che la ricchezza delle famiglie in Italia viene distrutta (conclusione che chi legge assiduamente blog economici non può trovare nuova).

Insomma, Berlusconi soffre della stessa sindrome di cui soffrono i suoi giornalisti di Schifo Aperto, quella di non capire o di non voler capire o di voler nascondere una crisi in forte peggioramento.

Per capire meglio l’andamento dei consumi reale in Italia ho disegnato (a mano, ho un po’ troppa influenza per fare cose elaborate – non ne ho trovati di precisi in giro, e pare che l’ISTAT rilasci solo la variazione riportata sopra) questo grafico molto spannometrico, che spero renda almeno l’idea. Così a occhio, se la base è 100 nel 2000, oggi dovremmo essere circa a 104, che equivale grossomodo ad una crescita quasi nulla dei consumi negli ultimi dieci anni.

Povera Italia povera.

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