Diversi lettori su Twitter e per email mi han chiesto che accidenti è successo ieri. Le cose non andavano di male in peggio? Com’è possibile questo rialzo?
La spiegazione, molto in breve, è squisitamente tecnica.
Nel corso della discesa si sono formati dei buchi (in gergo “gap”) nei grafici (fra poco c’è un’immagine, boni). Esse sono zone che i trader tecnici sono soliti andare a testare. Per usare una similitudine, immaginateli come dei buchi neri che attraggono i prezzi. Per esempio, in questi minuti il DAX, l’indice della borsa di Francoforte, sta tentando di chiudere un gap lasciato poco sopra i 5500 punti (e al momento veleggia intorno ai 5450).
Una volta chiuso (o riempito, all’inglese) i trader tecnici potrebbero andare alla ricerca di altri buchi (e il DAX ne ha sia al rialzo che al ribasso) oppure cercare altre ragioni per comprare o vendere (ad esempio il test di un punto di pivot, cioè un massimo o un minimo relativo, le teorie sono tante).
Talvolta si creano situazioni interessanti in cui i prezzi vanno in una direzione e l’oscillatore da un’altra. In gergo, si crea una divergenza. Questa divergenza deve essere risolta in qualche modo, e di solito sono i prezzi ad adeguarsi all’oscillatore. Nell’immagine sopra, la divergenza era fortemente positiva, quindi il rialzone non stupisce.
Accanto a queste ragioni, Rosenbloom nel suo post ne trova ancora altre che favorivano un rimbalzone (media mobile di lungo periodo, ritracciamenti di Fibonacci, divergenze su timeframe molto più lunghi), ma non ci dilunghiamo. Diciamo che gli astri erano favorevoli.
C’è, infine, una terza ragione, ma forse è meglio definirla curiosità. I mercati americani hanno molta voglia di salire, ma vengono costantemente zavorrati dai mercati europei, a loro volta appesantiti dai timori della crisi del debito sovrano (che a sua volta rende zoppa la ripresa economica mondiale passando per le banche [discorso lungo]); in altre parole, negli ultimi tempi, le borse americane hanno dato il meglio di sé solo quando l’Europa s’è tolta dalle scatole. Dato il rimbalzo tecnico europeo, quindi, anche Wall Street ha potuto correre a briglia sciolta, trascinando tutti gli altri.
Insomma, nulla è cambiato dal punto di vista fondamentale: c’è ancora paura dei PIIGS e della recessione.Vedremo se arriveranno buone notizie in futuro, ma nel frattempo quello di ieri si può considerare un rimbalzo del gatto morto, che al contrario dimostra la buona salute del trend ribassista. A testimonianza di ciò, stamattina lo stesso DAX, nella prima ora di contrattazione, ha fatto temere il peggio (poi si è ripreso).