Problemi tecnici, dicono. Si susseguono comunicati che nulla aggiungono a ciò che non si sa, mentre per ogni minuto che passa Borsa Italiana dovrebbe comunicare con precisione crescente cosa sta succedendo, se no uno deve cominciare a pensare male.
A me non frega assolutamente nulla: trovo il mercato italiano troppo piccolo, troppo pieno di conflitti d’interesse per tradarci sopra. Già di per sé è una farsa megagalattica, e perciò io vado a Londra, New York e Francoforte. Io alle 10 già pensavo male.
La chiusura odierna per motivi tecnici dura da troppo tempo perché siano davvero motivi tecnici. Le altre borse sono significativamente in ribasso, e peggio sarebbe andata per la borsa italiana, visto che mezzo listino, al minimo, è esposto in qualche modo verso la Libia (( Escludete pure la Juventus: la partecipazione dei libici nella società non ha causato le perdite, checché ne dica il GR1, la Juve crolla perché gioca di me**a. )) . La perdita (virtuale) è di un punto e mezzo percentuale.
Insomma, si sta cercando di parare il cuxo ai campioni nazionali (Eni, Impregilo, Unicredit, altri), a mio modesto avviso. Si sta impedendo al mercato di dare un prezzo al crollo del regime libico, e così tentare di vedere oltre la nebbia, di mettere al sicuro o di spostare gli investimenti, soprattutto per i piccoli risparmiatori. È come se uno avesse i soldi in banca e non potesse spenderli o portarli in un’altra banca.
Ce ne sarebbero di cose da dire, ma per commentare quest’odissea del ridicolo ho speso già troppe parole.
Un’ultima cosa: se il governo è veramente così liberale come dicono, entro il fine settimana dovrebbe erigere una ghigliottina in piazza degli Affari e cominciare a raccogliere teste in un cestino (( Metaforicamente parlando, s’intende. )) . E ciò in ogni caso, sia che vi siano davvero problemi tecnici, sia che vi siano state manovre oscure: una chiusura del mercato per un’intera mattinata è motivo sufficiente a mandare a casa un po’ di gente a prescindere dal perché.
Gli altri, se non possono emigrare, facciano almeno emigrare i propri risparmi. Qui la tutela del risparmio è al minimo, e rischiamo anche di vederci prelevare nottetempo qualche millesimo percentuale dal nostro conto corrente per continuare a foraggiare questa gentaglia.
Smettiamola di farci prendere in giro, dai: possibile che non riusciamo ad averne abbastanza?