Ieri la differenza fra BTP e Bund (ovvero la differenza fra quanto rende il titolo a lungo termine italiano e il corrispondente tedesco) ha toccato nuovi massimi. Non è un bel segnale per le aste che avranno luogo il 10, 11, 24, 25 e 28 giugno.
Va detto che non è tutto demerito dei titoli italiani, quanto merito dei titoli tedeschi: si percepisce una certa paura sui mercati e gli investitori richiedono più Bund in quanto più sicuri, anche al costo di avere rendimenti inferiori. Infatti lo spread è salito anche rispetto a diversi altri Paesi europei, Francia compresa (che pure non è un Paese a rischio).
Tuttavia questo è un segnale di nervosismo dei mercati, e quando accade basta davvero un nonnulla per scatenare la tempesta: basti pensare ai crolli di borsa nell’ultimo mese, prima dei quali i mercati avevano lanciato segnali di questo tipo.
Forse il big crunch non ci sarà quest’anno, ma di questo passo il 2011 rischia di essere un anno da paura.