Il ministro delle finanze USA Tim Geithner è uscito allo scoperto con il suo nuovo piano per liberare le banche dai titoli tossici.
Cosa prevede questo piano? Il governo presterà denaro a investitori privati a un tasso agevolato, affinché questi ultimi acquistino al valore contabile (probabilmente superiore al valore effettivo) i titoli tossici delle banche. Il rischio di questa operazione a prezzi gonfiati, però, non ricadrà sui privati che hanno acquistato quei titoli, bensì sul governo, ovvero sui contribuenti: infatti, nel caso in cui quei titoli finiscano per non valere assolutamente nulla, i privati rivenderanno quei titoli allo Stato, che quindi pagherà 100 per avere 0 (zero).
Lo scopo è ovvio: liberare le banche da queste bombe a orologeria, affinché queste ricomincino a prestare soldi. Il problema, però, è che le perdite finiranno sulle spalle dei contribuenti.
In generale non ci sarebbe nulla di male, se non fosse che con questa manovra il governo non controllerà un bel niente.
Questo piano, insomma, è una bella scommessa: se il circuito riparte, forse può essere possibile che i titoli si rivelino meno tossici di quanto non sembrino, e allora le banche staranno bene, i privati avranno profitti e il governo non dovrà sborsare molto. Ma se qualcosa non dovesse funzionare, gli Stati Uniti, la locomotiva del mondo, esporrà al mondo la sua fragilità e allora saranno guai grossi.
Ecco perché le borse sono tanto euforiche: perché si mangia gratis.