Ma l’italiano medio che lo guarda per la prima volta, essendo appassionato di calcio, non può capirlo senza impegnarsi. Siamo abituati a vedere i film americani che parlano di questo sport, ma il film dura al massimo due ore, e ci fa vedere solo il succo delle partite. La realtà è un bel po’ diversa.
Un paragone con il calcio può essere utile.
Nel calcio ci sono due squadre da 20 giocatori, ma giocano solo in 14 per squadra, al massimo.
Nel football americano ci sono tre squadre per ogni squadra, una squadra per ogni tipo di gioco (difesa, attacco, altro), una cinquantina di persone in totale e teoricamente giocano tutti.
Nel calcio si gioca 95 minuti circa in due tempi con una pausa di 15.
Nel football americano il tempo effettivo di gioco è di 60 minuti, divisi in 4 tempi. Ma le partite durano tranquillamente quattro ore. Chi vuol guardarsi il Superbowl deve ipotecare il lunedì, perché si fa l’alba.
Nel calcio non ci sono pause lunghe.
Nel football americano è tutta una pausa.
Nel calcio ci sono le tattiche.
Nel football americano ci sono le strategie.
Nel calcio le azioni più belle sono quelle in attacco, perché fanno vincere le partite.
Nel football americano le azioni più belle sono quelle in difesa, perché fanno vincere le partite.
Insomma la differenza con il calcio è sostanziale: scordatevi, quindi, di vedere robe da film o telefilm americani, lì fanno vedere solo il succo, l’azione, che dura pochi secondi, mentre il resto viene omesso.
La finale di quest’anno è abbastanza interessante: gli Steelers hanno una difesa formidabile, mentre i Cardinals ((Il cardinale è un bellissimo uccello rosso.)) un attacco sorprendente. Ma per quanto detto sopra i favoriti sono gli Steelers, quelli, probabilmente, con la maglia nera (e infatti vengono dati intorno a 1,5 dai bookmaker, che è un livello piuttosto basso per un Superbowl).
Insomma, chi volesse seguirlo, è avvisato, almeno si evita brutte sorprese.
Ah, nel calcio non ci sono le cheerleaders. 😉