Come da oggetto, volevo informare che l’ormai abituale appuntamento con le Pillole di storia italiana è rimandato, causa impegni personali ((nomi in codice: “Invasioni barbariche” per ieri, “Zenone” per oggi e “Natale sul Pino” per domani)), a domani (domenica) ((sul tardi che il bimbo c’ha sonno e il vicino il sabato deve andare a lavorare – mah!)).
Già che ci sono, ne approfitto per una rettifica: da qualche parte ai commenti di qualche post, probabilmente su un sito esterno sparso nella blogosfera, ho scritto che Cancemi riportò un’affermazione di Berlusconi (quando era terrorizzato per via di Tangentopoli «mi capita di piangere sotto la doccia» o qualcosa del genere). Ciò non corrisponde al vero: Cancemi, noto mafioso, riportò ben altre parole a proposito di Berlusconi, di cui non ho intenzione di parlare ora ((Però è spassoso soprattutto per le dichiarazioni di Dell’Utri, prima o poi lo farò)). Chi invece riportò l’affermazione di cui in oggetto nel 1996 si chiamava Ezio Cartotto, uno dei “progettisti” che formarono l’impalcatura di Forza Italia. ((Per un caso fortuito, ne parlo oggi, all’indomani della dissoluzione di Forza Italia, quando si dice che le disgrazie arrivano a multipli di tre per volta)).
Mi scuso con i lettori, con Cancemi e con Cartotto ((Berlusconi è poco allitterante)) per avere sbagliato persona.
😀