Mocciosetti di ottant’anni in gita al Quirinale

Leggo dalle agenzie che Berlusconi e Bossi vogliono andare dal presidente della Repubblica Napolitano per chiedere le dimissioni di Fini da presidente della Camera.

Peccato che la Costituzione non assegni al Presidente della Repubblica neppure un briciolo d’influenza a riguardo: le Camere si autodeterminano, ovvero decidono da sé le proprie regole interne e i propri organi (salvo le disposizioni della Costituzione, ovviamente), tanto che neppure la Corte Costituzionale può metterci becco, come essa stessa ha stabilito nel 1985. Pertanto il Presidente della Repubblica (che è poco più di un notaio) non può neanche avvicinarsi alla questione: non ha alcun titolo per chiedere alle Camere di fare alcunché al di fuori di due o tre cose previste dalla Costituzione (ad esempio, ordinare alle Camere di rivotare una legge o inviare messaggi alle Camere, ma senza contenuto politico, poiché sarebbe una violazione della Costituzione). Chiedere le dimissioni di Fini non è fra le prerogative di Napolitano, e anzi una cosa del genere potrebbe pure configurarsi come attentato alla Costituzione.

Berlusconi e Bossi, quindi, o non hanno la più pallida idea di cosa ci sia scritto nella Costituzione o devono solo fare un po’ di rumore, come i bambini capricciosi che piangono attaccati alla gonna di mammà, ovviamente con giornalisti al seguito. Mi auguro che Napolitano li mandi affancu*o con gentilezza con due righe di comunicato (io spero li lasci direttamente fuori dalla porta, sperando che piova).

In entrambi i casi, comunque, questi due fanno ridere i polli.

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