Un grande Sansonetti

Sansonetti

Ieri sera, complice il fatto che stavo testando il sito della RAI sulla macchina virtuale, ho visto l’ultima ora di Porta a Porta. Piero Sansonetti era andato come parte dell’arredamento: sembrava dipinto su un muro. Ci era andato sicuramente con le migliori intenzioni, ma lui (che è sempre lì quando c’è Silvio Berlusconi, stanno sempre in coppia) sapeva che non ci sarebbe stato spazio per le intenzioni, bensì solo per l’ego gigante del presidente del Consiglio.

Stesso discorso si può fare per Massimo Cialente. Ma quando a Porta a Porta c’è Berlusconi, al massimo può esserci Gigi Marzullo, si faccia una domanda e si dia una risposta, il resto è arredamento, fantoccio con le fattezze del nemico e comparse. E tutti quelli che stanno lì a fargli un qualche tipo di opposizione, sono bene ammaestrati e se tutto andasse male, c’è sempre Bruno Vespa a tirare fuori il coniglio dal cilindro, e poi c’è sempre il piano B: delirare di comunismo, di stalinismo. Ieri lo ha detto a Minimo D’Alema. Pensate un po’, Minimo D’Alema comunista. Non lo era neanche negli anni Settanta, figuriamoci oggi.

Berlusconi non accetterà più confronti diretti e seri: quelli che fece nel 2006 contro Romano Prodi lo videro uscire sconfitto, e sarà sempre così, perché la sua opera al governo, oltre che la sua vita, sono piene di contraddizioni ed errori che verrebbero a galla se qualcuno gli facesse qualche domanda seria (salvo poi essere querelati, citati, attaccati da Littorio Feltri). Non so se avete visto quando ha telefonato Pierferdinando Casini: invece che rispondergli lo ha liquidato con un “Auguri”, perché non essendo nel copione, avrebbe sicuramente detto una scemenza, perché quando non ha un canovaccio Berlusconi si mostra per quel che è: un incapace.

Chi va a Porta a Porta contro Berlusconi, come Sansonetti, è destinato soltanto a dare l’apparenza di un pluralismo che non c’è, perché ieri sera ha parlato soltanto lui (e tutte le domande, oltre ad essere timide, vedevano sempre Berlusconi prendere qualche foglio, come se fossero scritte la risposte preventive). E alla fine, come ogni copione berlusconiano, come l’abolizione dell’ICI nel 2006 e del bollo auto nel 2008, il colpo di scena, il ringraziamento alla Protezione Civile, standing ovation obbligatoria e fine delle trasmissioni.

Per fortuna pare che la serata sia andata male nonostante sia stata fatta terra bruciata sugli altri canali.

(Il font utilizzato nella vignetta, per quanto non sia granché, è il Liberation: mi sembrava il più opportuno).

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One Comment

  1. Ma perché grande Sansonetti? Perché appariva nel maxischermo_;?

    Già, se fosse stato 'de sinistra' sarebbe stato bello che avesse fatto crollare lo studio con tutti i Filo-berlusconi.

    Cuffaro nella Rai? Wow. ForzamafiaP.2.

    Stamattina una grande causa su Forum, due donne che si beccavano con in mezzo una storia di mafia, omicidi e protezioni. La Dalla Chiesa scatenata contro l'atteggiamento mafioso (il silenzio è un comportamento mafioso, copia Di Pietro), chissà se si rende conto di chi è il fondatore di Eminflex, e perché è stato condannato Dell'Utri, per non parlare di quanto sbraita Berlusconi contro le indagini antimafia? Bah.

    Ieri sera ho perso la prima ora di P.2, peccato, ma c'era il grande Patrick Swaytze con Dirty Dancing e nel mentre leggevo Micromegaonline, così ho perso l'entrata del sovrano, con l'incoronazione di Vespa. Ma ho registrato il resto, così per gli anni a venire sapremo quando è iniziata la videocracy.

    O forse no. Con il 13% di share, 57.000.000 di italiani che se ne sono fregati di guardarlo, ora vedremo se il Nostro affermerà ancora di possedere il 70% di popolarità (tra chi guarda P.2?). Bah.

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