Probabilità e pallone

Di questi tempi trovo poco tempo per scrivere di cose serie. Quindi sprecherò un attimo di pausa per fare un cazzeggio. Scientifico, ma sempre cazzeggio.

Come ben si saprà, ieri sera l’Italia ha vinto 2-1 contro la Romania…anche se alla fine è finita 1-1 (grazie a San Buffon).

Mentre discutevamo se fosse meglio che vincesse la Francia o i Paesi Bassi nella partita successiva, mi sono fatto un veloce calcolo delle probabilità, per avere qualche indicazione circa lo sperare o meno di passare ai quarti. Alla fine mi sono reso conto che vittoria della Francia, dei Paesi Bassi o un pareggio, per l’Italia non sarebbe cambiato niente. O quasi.

Ma veniamo al giochino: si assume che tutti i risultati delle ultime partite del girone C siano equiprobabili (il che vuol dire che 1, X e 2 hanno le medesime probabilità di avvenire – non solo: il risultato 80-0 è equiprobabile a 1-0) e stocasticamente indipendenti (ovvero che il risultato di una partita non influenza l’altra). In base a questo calcolo, l’Italia ha una possibilità su quattro di passare il turno (in percentuali, il 25% circa). Le probabilità (secondo l’approccio classico, ovviamente) salgono a due su tre (il 66%) in caso di vittoria contro la Francia, si riducono a un lumicino in caso di pareggio e svaniscono del tutto in caso di sconfitta. Quindi non c’è “certezza della pena” (tutto questo mi ricorda – purtroppo – Euro 2004, quando finimmo in una situazione simile e fummo eliminati anche se vincemmo l’ultima partita).

25% in generale e 66% in caso di vittoria. Come correggere questa probabilità per renderle reali (o qualcosa di simile)? Dobbiamo considerare altre variabili, questa volta soggettive (da cui “approccio soggettivo alla probabilità”). Cominciamo da Francia-Italia: quale delle due formazioni vi è apparsa più in forma? Considerando che sono entrambe nella stessa situazione (persino uguale differenza reti), quale sarà più combattiva? Passiamo poi ai Paesi Bassi: considerando che sono già primi nel girone, Van Basten rischierà e metterà in campo la formazione titolare (con il rischio che qualcuno si infortuni, che qualche diffidato venga ammonito o addirittura espulso e quindi salti una o più partite dei ben più importanti quarti) o si affiderà alle riserve, favorendo la Romania (non sto dicendo che voglia favorire con la Romania: voi rischiereste la vita per raccogliere una monetina da un centesimo in un pozzo? Immagino di no: data una certa avversione al rischio, credo anche van Basten…)? E poi la Romania: ha pareggiato contro Italia e Francia, che hanno entrambe perso contro gli arancioni per tre gol di scarto. Vincendo la Romania ha la certezza di passare, pareggiando si scende al 33%, perdendo si potrebbe entrare nella notte dei numeri (ovvero una situazione in cui Italia, Francia e Romania hanno gli stessi punti e la stessa differenza reti negli scontri diretti, e si dovrebbero cominciare a considerare variabili che non sto qui a ricordare). Insomma, sapendo questo, la Romania farà abbastanza per vincere, per essere certa di passare ai quarti?

Ok, sapete le probabilità di successo di partenza, sapete come aumentare o abbassare tale probabilità in base alle risposte alle domande che vi ho fatto. Se volete, usate anche l’approccio frequentista (ovvero la legge dei grandi numeri che tanto piace a quel portasfiga di Marco Civoli – al quale chiedo di non ricordarci da quanto tempo la Francia non vince contro di noi, come ha fatto con Paesi Bassi e Romania). Adesso non dovete far altro che calcolare la vostra probabilità ed esprimere il vostro pronostico. E io spero che si avveri.

…il mio (e non c’è bisogno che vi dica qual è, no? ^_^)

Dopotutto, se non è un cazzeggio questo….

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