La forza della falsità

Su YouTube ho trovato un video. Presumo messo su YouTube da qualche cinese imbevuto di dottrine del Partito. Il video elenca sei fatti per cui il resto del mondo dice cazzate. In realtà il video mostra sei cazzate, in vario modo false. Vediamolo.

  1. Il video dice: la Cina è un entità multiculturale, che comprende 56 diversità, come il Canada. Vero, ma in Canada il Quebec non viene certo invaso da cittadini di altre parti del Canada, come avviene invece in Cina dove molte diversità vengono soppresse. In Quebec ci sono forse opere di pulizia etnica come quella che il governo cinese attua da cinquant’anni in Tibet e in altre regioni cinesi (oltre che contro i cinesi dissidenti)? La risposta è no. Prima cazzata.
  2. Il video dice: il Tibet è parte della Cina da centinaia di anni. Bello. E falso: il video fa iniziare la storia già alla dinastia Yuan, che regna in Cina dal 1279 (nel 1271 viene costituita da Kublai Khan). Ma in precedenza (da 600 anni) il Tibet era uno Stato sovrano, che viene poi conquistato (insieme e prima della Cina) da Gengis Khan e come tale entra a far parte dell’immenso impero mongolo. Ma già pochi decenni dopo, il Tibet si era bello e liberato dal dominio mongolo (1358), mentre i cinesi si sarebbero liberati solo nel 1368, con la nascita della dinastia Ming. Da questo punto storico i cinesi (moderni) rivendicano il Tibet, ma è come se l’Italia di oggi rivendicasse l’antico impero romano. Insomma, tutte le scuse sono buone per fare propaganda. Il video passa poi alla dinastia Qing, dimentico del fatto che i Mongoli, ritornando in Tibet nel 1642, imposero che sul Tibet governasse il Dalai Lama. Da allora i cinesi hanno sempre garantito al Dalai Lama di governare il Paese. Fu poi il Dalai Lama ad accettare di essere personalmente fedele all’imperatore Qing: caduta la dinastia, sarebbe caduto anche il legame che univa il Tibet alla Cina. Fino al 1865, infatti, i cinesi ebbero un potere solo nominale sul Tibet, quando i tibetani si liberarono totalmente. Nel 1910 la Cina invade il Tibet a causa dell’ingerenza britannica, costringendo il Dalai Lama ad una prima fuga. Ma già nel 1912 i tibetani cacciano i cinesi, e nel 1913 proclamano ancora l’indipendenza, confermata ancora in molti altri trattati internazionali successivi. Ma intanto è caduta anche la dinastia Qing, ed è iniziata la rivoluzione cinese. Per alcuni decenni il Dalai Lama governerà indisturbato. Poi ci sarà l’invasione cinese, di cui già sappiamo. Ecco dimostrato che dire che il Tibet è sempre stato cinese è una gran cazzata: ancora, è come dire che la Libia è sempre stata italiana, visto che è stata “italiana” con l’impero romano e poi con Mussolini. Il resto della seconda parte è una serie di idiozie, basate sulle cretinate precedentemente esposte e che ho appena confutato.
  3. Il video dice: i britannici entrarono in Tibet, e trattarono gli indigeni come schiavi: falsissimo! Nel 1904 gli inglesi invadono il Tibet, ma lo abbandonano già nel 1906. E nel 1914 l’India britannica aveva espressamente accettato l’indipendenza del Tibet. Le foto della schiavitù sono patetiche e prive di senso: quelli sono tibetani normali, il Tibet era ancora governato con il feudalesimo, e gli schiavi c’erano, come ci furono ai tempi di Carlo Magno. Il video vuole far credere che i cinesi hanno liberato i tibetani dagli inglesi, ma è una falsità: i tibetani erano già liberi ufficialmente per gli inglesi dal 1914, e la loro libertà era all’interno di un sistema feudale, con tanto di schiavi. E infatti, subito dopo…
  4. Il video dice: prima dell’arrivo dei cinesi in Tibet c’era un sistema feudale fondato sulla schiavitù. Ma come, non erano stati i britannici a rendere schiavi i tibetani? Il video, dunque, si contraddice? Divertente, ma falso. Il video poi dice che il Dalai Lama protesta perché ha perso il privilegio di percuotere i propri sudditi. Niente di più falso: è vero che il Tibet era ancora nel Medioevo (ma come ci ha fatto capire la guerra in Iraq, non si può esportare il progresso), ma è anche vero che già dal tredicesimo Dalai Lama il Tibet stava rinnovandosi. L’opera sarebbe stata continuata dal quattordicesimo e attuale Dalai Lama, come ci ha raccontato Harrer in “Sette anni nel Tibet”, che aveva incontrato quel bambino sveglio e curioso, che voleva sapere tutto del mondo occidentale e delle sue meraviglie, come il cinema. Ma i cinesi lo hanno impedito.
  5. Il video dice: il Dalai Lama riceve fondi dalla CIA per separare il Tibet dalla Cina. Mettendo da parte il fatto che il Dalai Lama, da diversi anni, chiede solo che i tibetani abbiano un po’ di autonomia, giusto per essere liberi di essere tibetani e non cinesi, di pregare come vogliono, senza vedere i propri luoghi sacri profanati dai turisti e dai sexy shop, a parte tutto questo, la storia puzza tanto di complottismo, che il video sbandiera senza prove e mostrando la copertina di un libro cinese e delle foto che a me non dicono niente. E tra l’altro, mi sa che la CIA ha ben altro da fare in Afghanistan e Iraq, con Al Qaeda in giro…
  6. Il video dice: il governo cinese spende 40 milioni di dollari l’anno per lo sviluppo del Tibet. Vero, ma quello che non dice è che il governo cinese costringe i cinesi ad andare ad abitare il Tibet, che i tibetani vengono sterminati o assimilati, che insomma è in atto un vero e proprio genocidio. I soldi del governo cinese finiscono tutti ai cinesi che vi vanno ad abitare. Ai tibetani non rimane niente, e hanno qualche beneficio solo se accettano di diventare cinesi.

Il video prosegue poi rammentando altri popoli che reclamano l’indipendenza: irlandesi, scozzesi in Gran Bretagna, una fantomatica “libera Repubblica del Texas”, indipendenza del Quebec in Canada, indipendenza di alcune isole del Giappone. Ci aggiungo io la Padania in Italia. Il video, ovviamente, non ricorda che in tutti questi Paesi non c’è oppressione (se non contro i terroristi), né tantomeno è in atto un genocidio, come invece è in Cina contro tutto il popolo cinese, tibetani e non. Scorrono poi immagini delle rivolte tibetane, ovviamente non mostrando altre immagini, come quelle delle opere di repressione dei soldati cinesi.

Poi ancora un attacco all’Occidente, che non deve ingerirsi di fatti interni. Peccato che il trattato ONU, firmato dalla Cina, preveda il rispetto dei diritti umani. Diritti umani che la Cina costantemente calpesta e questo checché ne dicano gli USA, che hanno cancellato la Cina dalla lista nera, in cambio dei dollari cinesi: io ti cancello dalla lista nera, e tu mi dai tanti bei soldini. Questo non è un fatto interno: tutto ciò che è umano interessa agli altri uomini, lo diceva già Terenzio, due millenni fa. Ma i cinesi, dietro il Grande Firewall, non ne potranno mai sapere: il governo controlla i media, censura Wikipedia, YouTube e tutto quanto dia informazione non controllabile dal regime.

Proseguono, poi, nel video, ancora vaneggiamenti e nazionalismi, oltre che insulti al resto del mondo.

Se questo video vi fa ridere per le scemenze che dice, sappiate che per centinaia di milioni di cinesi, quella è l’unica verità che potranno mai conoscere. Che quel video è per noi occidentali, per incuterci paura, perché se diciamo quelle cose ai cinesi, essi ci rideranno in faccia. Nessun cinese ricorda quanto è successo in piazza Tian-an-men. Chi se lo ricorda, è morto.

E intanto la Cina cresce, si espande economicamente in tutto il mondo, un po’ con il dumping dei suoi prodotti, un po’ comprando i debiti dell’Occidente, un po’ con manovre economiche scorrette (la moneta cinese subisce quotidianamente manipolazioni per evitare l’inflazione, impoverendo la popolazione) e un po’ sorridendo, dicendo quanto loro sono belli e liberi.

Sembra il 1984.

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62 Comments

  1. Dalai Lama rimane un prete e Tibet prima della occupazione Cinese era uno stato teocratico feudale-schiavista, per non parlare della condizione delle donne. Posso capire disapunto con la politica Cinese ma non posso acetare tutto questa simpatizazione per Dalai Lama che rimane un tiranno appoggiato dalla CIA difensore dei personaggi come Pinot Che. Queste non sono bale, bale sono quele che vi racontano i potenti del mondo e voi dei coglioni che ci credete, con tutte le posibili informazioni che potete trovare e verifichare prima di scrivere dei comenti cosi unilaterali.
    Non vi scordate mai una semplice verita: Quando ci sono due che litigano, non ci puo essere responsabolità solo di uno dei due.

  2. Dalai Lama rimane un prete e Tibet prima della occupazione Cinese era uno stato teocratico feudale-schiavista, per non parlare della condizione delle donne. Posso capire disapunto con la politica Cinese ma non posso acetare tutto questa simpatizazione per Dalai Lama che rimane un tiranno appoggiato dalla CIA difensore dei personaggi come Pinot Che. Queste non sono bale, bale sono quele che vi racontano i potenti del mondo e voi dei coglioni che ci credete, con tutte le posibili informazioni che potete trovare e verifichare prima di scrivere dei comenti cosi unilaterali.
    Non vi scordate mai una semplice verita: Quando ci sono due che litigano, non ci puo essere responsabolità solo di uno dei due.

  3. Dalai Lama rimane un prete e Tibet prima della occupazione Cinese era uno stato teocratico feudale-schiavista, per non parlare della condizione delle donne. Posso capire disapunto con la politica Cinese ma non posso acetare tutto questa simpatizazione per Dalai Lama che rimane un tiranno appoggiato dalla CIA difensore dei personaggi come Pinot Che. Queste non sono bale, bale sono quele che vi racontano i potenti del mondo e voi dei coglioni che ci credete, con tutte le posibili informazioni che potete trovare e verifichare prima di scrivere dei comenti cosi unilaterali.
    Non vi scordate mai una semplice verita: Quando ci sono due che litigano, non ci puo essere responsabolità solo di uno dei due.

  4. Non posso che notare la tua ignoranza lessicale e storica. Innanzitutto, noto che hai problemi con le doppie, mentre il dittatore cileno si chiamava Pinoche (Pinot Che sembra il nome di un vino dedicato a Ernesto Guevara).

    Venendo al punto, caro mio, ti informo che io, prima di scrivere, mi informo sempre, e il tuo commento mi sembra, invece, alquanto carente di informazioni: ti consiglio la lettura di “Sette anni nel Tibet” (che è un libro di Heinrich Harrer, non il film), che io, prima di scrivere di Tibet, ho letto approfonditamente.

    La tua presunta verità finale, infine, è falsa di principio: quando due litigano significa semplicemente che c’è un conflitto di interessi, e la responsabilità è quindi di uno che entra nella sfera degli interessi di un altro, come nel caso della Cina, che ha invaso e colonizzato il Tibet, con un tocco di genocidio culturale.

  5. Non posso che notare la tua ignoranza lessicale e storica. Innanzitutto, noto che hai problemi con le doppie, mentre il dittatore cileno si chiamava Pinoche (Pinot Che sembra il nome di un vino dedicato a Ernesto Guevara).

    Venendo al punto, caro mio, ti informo che io, prima di scrivere, mi informo sempre, e il tuo commento mi sembra, invece, alquanto carente di informazioni: ti consiglio la lettura di “Sette anni nel Tibet” (che è un libro di Heinrich Harrer, non il film), che io, prima di scrivere di Tibet, ho letto approfonditamente.

    La tua presunta verità finale, infine, è falsa di principio: quando due litigano significa semplicemente che c’è un conflitto di interessi, e la responsabilità è quindi di uno che entra nella sfera degli interessi di un altro, come nel caso della Cina, che ha invaso e colonizzato il Tibet, con un tocco di genocidio culturale.

  6. Non posso che notare la tua ignoranza lessicale e storica. Innanzitutto, noto che hai problemi con le doppie, mentre il dittatore cileno si chiamava Pinoche (Pinot Che sembra il nome di un vino dedicato a Ernesto Guevara).

    Venendo al punto, caro mio, ti informo che io, prima di scrivere, mi informo sempre, e il tuo commento mi sembra, invece, alquanto carente di informazioni: ti consiglio la lettura di “Sette anni nel Tibet” (che è un libro di Heinrich Harrer, non il film), che io, prima di scrivere di Tibet, ho letto approfonditamente.

    La tua presunta verità finale, infine, è falsa di principio: quando due litigano significa semplicemente che c’è un conflitto di interessi, e la responsabilità è quindi di uno che entra nella sfera degli interessi di un altro, come nel caso della Cina, che ha invaso e colonizzato il Tibet, con un tocco di genocidio culturale.

  7. ho letto solo la prima e la risposta è si in canada la gente ha invaso i vicini, i francesi hanno invaso i nativi e gli inglesi hanno invaso i francesi e ora non so quanto è la percentuale di tibetani che sono rimasti in tibet, ma secondo me è sicuramente superiore a quella dei nativi rimasti in canada

  8. ho letto solo la prima e la risposta è si in canada la gente ha invaso i vicini, i francesi hanno invaso i nativi e gli inglesi hanno invaso i francesi e ora non so quanto è la percentuale di tibetani che sono rimasti in tibet, ma secondo me è sicuramente superiore a quella dei nativi rimasti in canada

  9. ho letto solo la prima e la risposta è si in canada la gente ha invaso i vicini, i francesi hanno invaso i nativi e gli inglesi hanno invaso i francesi e ora non so quanto è la percentuale di tibetani che sono rimasti in tibet, ma secondo me è sicuramente superiore a quella dei nativi rimasti in canada

  10. Admin: I commenti di Jean Lafitte provengono dal vecchio blog
    guarda quello che dice il video è tutto vero e tu dici tutta una serie di stupidaggini.
    -è vero che la CIA finanzi il Dalai Lama, lo ha detto lui stesso.
    -non è vero che trattati internazioneli riconoscano l’indipendenza del Tibet. invece quello del 1906 tra Cina e Uk riconoscono la sovranità della Cina così come quello del 1951 tra Tibet e Cina. lo stesso Dalai Lama non chiede l’indipendenza.
    -falso che ci sia mai stato qualche tipo di pulizia etnica. la popolazione dei Tibetani in Tibet e più che raddoppiata (nostante la forte emigrazione verso altre regioni come il Sichuan o all’estero). il totale della percentuale delle minoranze etniche è quasi raddopiato dal 5 al 9% , perchè le minoranze etniche sono esentate dalla politica del figlio unico.
    -falso che ci sia tentativo di assimilazione. l’insegnamento del tibetano è garantito nelle scuole, vengono stampati a carico dello stato libri di testo in tibetano, nei tribunali e nella pubblica amministrazione viene garantito l’uso del tibetano. in più gli studenti tibetani possono raggiungere un punteggio più basso per accedere alle unviersità rispetto agli Han (parliamo di han e tibetani perchè entrambi sono cinesi)
    -il Tibet, pur nell’autonomia è praticamente da 8 secoli sotto la sovranità cinese. dire che prima era autonomo è come dire che era autonomo il granducato di toscana (anzi molto peggio 8 secoli contro uno e mezzo)
    -a poco vale il discorso che per 30 anni è stato autonomo perchè il quel periodo tutta la Cina era divisa e squarciata da conflitti.
    -non sono stati i cinesi ad invadere il tibet quando era indipendente ma i mongoli, appunto 8 secoli fa.
    – chi abbia instaurato in tibet uno stato semischiavista è irrilevante. quello che è rilevante è che la schiavitù da quando il Tibet è stato liberato nel 1950 è stata abolita.

    se vuoi continuare la discussione fammi un fischio. hai il link del mio blog.

  11. Admin: I commenti di Jean Lafitte provengono dal vecchio blog
    guarda quello che dice il video è tutto vero e tu dici tutta una serie di stupidaggini.
    -è vero che la CIA finanzi il Dalai Lama, lo ha detto lui stesso.
    -non è vero che trattati internazioneli riconoscano l’indipendenza del Tibet. invece quello del 1906 tra Cina e Uk riconoscono la sovranità della Cina così come quello del 1951 tra Tibet e Cina. lo stesso Dalai Lama non chiede l’indipendenza.
    -falso che ci sia mai stato qualche tipo di pulizia etnica. la popolazione dei Tibetani in Tibet e più che raddoppiata (nostante la forte emigrazione verso altre regioni come il Sichuan o all’estero). il totale della percentuale delle minoranze etniche è quasi raddopiato dal 5 al 9% , perchè le minoranze etniche sono esentate dalla politica del figlio unico.
    -falso che ci sia tentativo di assimilazione. l’insegnamento del tibetano è garantito nelle scuole, vengono stampati a carico dello stato libri di testo in tibetano, nei tribunali e nella pubblica amministrazione viene garantito l’uso del tibetano. in più gli studenti tibetani possono raggiungere un punteggio più basso per accedere alle unviersità rispetto agli Han (parliamo di han e tibetani perchè entrambi sono cinesi)
    -il Tibet, pur nell’autonomia è praticamente da 8 secoli sotto la sovranità cinese. dire che prima era autonomo è come dire che era autonomo il granducato di toscana (anzi molto peggio 8 secoli contro uno e mezzo)
    -a poco vale il discorso che per 30 anni è stato autonomo perchè il quel periodo tutta la Cina era divisa e squarciata da conflitti.
    -non sono stati i cinesi ad invadere il tibet quando era indipendente ma i mongoli, appunto 8 secoli fa.
    – chi abbia instaurato in tibet uno stato semischiavista è irrilevante. quello che è rilevante è che la schiavitù da quando il Tibet è stato liberato nel 1950 è stata abolita.

    se vuoi continuare la discussione fammi un fischio. hai il link del mio blog.

  12. Admin: I commenti di Jean Lafitte provengono dal vecchio blog
    guarda quello che dice il video è tutto vero e tu dici tutta una serie di stupidaggini.
    -è vero che la CIA finanzi il Dalai Lama, lo ha detto lui stesso.
    -non è vero che trattati internazioneli riconoscano l’indipendenza del Tibet. invece quello del 1906 tra Cina e Uk riconoscono la sovranità della Cina così come quello del 1951 tra Tibet e Cina. lo stesso Dalai Lama non chiede l’indipendenza.
    -falso che ci sia mai stato qualche tipo di pulizia etnica. la popolazione dei Tibetani in Tibet e più che raddoppiata (nostante la forte emigrazione verso altre regioni come il Sichuan o all’estero). il totale della percentuale delle minoranze etniche è quasi raddopiato dal 5 al 9% , perchè le minoranze etniche sono esentate dalla politica del figlio unico.
    -falso che ci sia tentativo di assimilazione. l’insegnamento del tibetano è garantito nelle scuole, vengono stampati a carico dello stato libri di testo in tibetano, nei tribunali e nella pubblica amministrazione viene garantito l’uso del tibetano. in più gli studenti tibetani possono raggiungere un punteggio più basso per accedere alle unviersità rispetto agli Han (parliamo di han e tibetani perchè entrambi sono cinesi)
    -il Tibet, pur nell’autonomia è praticamente da 8 secoli sotto la sovranità cinese. dire che prima era autonomo è come dire che era autonomo il granducato di toscana (anzi molto peggio 8 secoli contro uno e mezzo)
    -a poco vale il discorso che per 30 anni è stato autonomo perchè il quel periodo tutta la Cina era divisa e squarciata da conflitti.
    -non sono stati i cinesi ad invadere il tibet quando era indipendente ma i mongoli, appunto 8 secoli fa.
    – chi abbia instaurato in tibet uno stato semischiavista è irrilevante. quello che è rilevante è che la schiavitù da quando il Tibet è stato liberato nel 1950 è stata abolita.

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  13. Parte dell’articolo rispetta parte di quanto tu dici. Quanto al resto, in parte è un problema di fonti. Quelle cinesi, da come le vedo, non sono granché affidabili, perché sono la grancassa del regime. Il residuo va contro diverse fonti storiografiche universalmente accettate (cinesi a parte, ovviamente).

    Se vuoi continuare, avvisami che sposto il filo sul nuovo blog.

  14. Parte dell’articolo rispetta parte di quanto tu dici. Quanto al resto, in parte è un problema di fonti. Quelle cinesi, da come le vedo, non sono granché affidabili, perché sono la grancassa del regime. Il residuo va contro diverse fonti storiografiche universalmente accettate (cinesi a parte, ovviamente).

    Se vuoi continuare, avvisami che sposto il filo sul nuovo blog.

  15. Parte dell’articolo rispetta parte di quanto tu dici. Quanto al resto, in parte è un problema di fonti. Quelle cinesi, da come le vedo, non sono granché affidabili, perché sono la grancassa del regime. Il residuo va contro diverse fonti storiografiche universalmente accettate (cinesi a parte, ovviamente).

    Se vuoi continuare, avvisami che sposto il filo sul nuovo blog.

  16. non è un problema di fonti perchè è il dalai lama che dice di aver ricevuto almeno in passato finanziamenti dagli usa. ed è lui il primo che ,almeno a parole, non vuole la secessione.
    non è un problema di fonti nemmeno quel che riguarda i trattati internazionali, ovviamente.
    così come non è un problema di fonti il fatto che esistono norme che favoriscono le minoranze.
    e non esiste nessuna fonte storiografica degna di questo nome che sostiene quello che sostieni tu.

    se vuoi continuare, dimmi dove.

  17. non è un problema di fonti perchè è il dalai lama che dice di aver ricevuto almeno in passato finanziamenti dagli usa. ed è lui il primo che ,almeno a parole, non vuole la secessione.
    non è un problema di fonti nemmeno quel che riguarda i trattati internazionali, ovviamente.
    così come non è un problema di fonti il fatto che esistono norme che favoriscono le minoranze.
    e non esiste nessuna fonte storiografica degna di questo nome che sostiene quello che sostieni tu.

    se vuoi continuare, dimmi dove.

  18. non è un problema di fonti perchè è il dalai lama che dice di aver ricevuto almeno in passato finanziamenti dagli usa. ed è lui il primo che ,almeno a parole, non vuole la secessione.
    non è un problema di fonti nemmeno quel che riguarda i trattati internazionali, ovviamente.
    così come non è un problema di fonti il fatto che esistono norme che favoriscono le minoranze.
    e non esiste nessuna fonte storiografica degna di questo nome che sostiene quello che sostieni tu.

    se vuoi continuare, dimmi dove.

  19. per esempio Joseph Needham, uno dei più grandi sinologi mai esistiti, autore della monumentale opera “Science and Civilisation in China” , quello del Needham Research Institute dell’ Università di Cambridge nella sua opera LA CINA E LA STORIA . DIAGOLO TRA ORIENTE E OCCIDENTE. FELTRINELLI 1975 fa esattamente lo stesso paragone che fa il video tra scozzesi e tibetani. e, da sottolineare che Needham era figlio di due scozzesi.

  20. per esempio Joseph Needham, uno dei più grandi sinologi mai esistiti, autore della monumentale opera “Science and Civilisation in China” , quello del Needham Research Institute dell’ Università di Cambridge nella sua opera LA CINA E LA STORIA . DIAGOLO TRA ORIENTE E OCCIDENTE. FELTRINELLI 1975 fa esattamente lo stesso paragone che fa il video tra scozzesi e tibetani. e, da sottolineare che Needham era figlio di due scozzesi.

  21. per esempio Joseph Needham, uno dei più grandi sinologi mai esistiti, autore della monumentale opera “Science and Civilisation in China” , quello del Needham Research Institute dell’ Università di Cambridge nella sua opera LA CINA E LA STORIA . DIAGOLO TRA ORIENTE E OCCIDENTE. FELTRINELLI 1975 fa esattamente lo stesso paragone che fa il video tra scozzesi e tibetani. e, da sottolineare che Needham era figlio di due scozzesi.

  22. “Venendo al punto, caro mio, ti informo che io, prima di scrivere, mi informo sempre, e il tuo commento mi sembra, invece, alquanto carente di informazioni: ti consiglio la lettura di “Sette anni nel Tibet” (che è un libro di Heinrich Harrer, non il film), che io, prima di scrivere di Tibet, ho letto approfonditamente.”

    certo informarsi sulla storia del tibet su un libro così parziale e scritto da un soldato nazista non mi sembra sufficente per dire che ti sei informato. ho letto un libro in cui Harrer ha fatto la prefazione. beh, nonostante l’autore del libro sia uno dei fratelli del Dalai Lama di genocidi e affini non se ne parla proprio. si parla invece del motivo per cui il Dalai Lama è dovuto diventare “esule” (perdonate la falsa ironia).
    sapete perchè il Dalai Lama è scappato?
    vediamo se lo sapete.

  23. “Venendo al punto, caro mio, ti informo che io, prima di scrivere, mi informo sempre, e il tuo commento mi sembra, invece, alquanto carente di informazioni: ti consiglio la lettura di “Sette anni nel Tibet” (che è un libro di Heinrich Harrer, non il film), che io, prima di scrivere di Tibet, ho letto approfonditamente.”

    certo informarsi sulla storia del tibet su un libro così parziale e scritto da un soldato nazista non mi sembra sufficente per dire che ti sei informato. ho letto un libro in cui Harrer ha fatto la prefazione. beh, nonostante l’autore del libro sia uno dei fratelli del Dalai Lama di genocidi e affini non se ne parla proprio. si parla invece del motivo per cui il Dalai Lama è dovuto diventare “esule” (perdonate la falsa ironia).
    sapete perchè il Dalai Lama è scappato?
    vediamo se lo sapete.

  24. “Venendo al punto, caro mio, ti informo che io, prima di scrivere, mi informo sempre, e il tuo commento mi sembra, invece, alquanto carente di informazioni: ti consiglio la lettura di “Sette anni nel Tibet” (che è un libro di Heinrich Harrer, non il film), che io, prima di scrivere di Tibet, ho letto approfonditamente.”

    certo informarsi sulla storia del tibet su un libro così parziale e scritto da un soldato nazista non mi sembra sufficente per dire che ti sei informato. ho letto un libro in cui Harrer ha fatto la prefazione. beh, nonostante l’autore del libro sia uno dei fratelli del Dalai Lama di genocidi e affini non se ne parla proprio. si parla invece del motivo per cui il Dalai Lama è dovuto diventare “esule” (perdonate la falsa ironia).
    sapete perchè il Dalai Lama è scappato?
    vediamo se lo sapete.

  25. mi scuso Needham parlava di gallesi e non di scozzesi. ancora peggio visto che i gallesi sono senza dubbio più “organici” agli inglesi rispetto agli scozzesi. Needham dice anche questo (letterale , pag 172 ):
    “La cultura cinese non è stata quindi imperialista ed espansionista; anzi il contrario”

  26. mi scuso Needham parlava di gallesi e non di scozzesi. ancora peggio visto che i gallesi sono senza dubbio più “organici” agli inglesi rispetto agli scozzesi. Needham dice anche questo (letterale , pag 172 ):
    “La cultura cinese non è stata quindi imperialista ed espansionista; anzi il contrario”

  27. mi scuso Needham parlava di gallesi e non di scozzesi. ancora peggio visto che i gallesi sono senza dubbio più “organici” agli inglesi rispetto agli scozzesi. Needham dice anche questo (letterale , pag 172 ):
    “La cultura cinese non è stata quindi imperialista ed espansionista; anzi il contrario”

  28. Il Dalai Lama non vuole la secessione → e io che ho detto? «chiede solo che i tibetani abbiano un po’ di autonomia»;

    Il Dalai Lama prende soldi dalla CIA → Non ho escluso questa possibilità, ma detto che oggi lo vedo un po’ difficile a causa dei vari “impegni” internazionali in altre zone dell’Asia (e per il peso enorme che la Cina ha acquisito negli anni ad oggi);

    Trattati internazionali → Nisba, non mi pare di aver detto che l’indipendenza del Tibet fosse stata riconosciuta da tutti. Non ricordo la fonte che presi allora (e non la trovo), in ogni caso ricordo diversi trattati. Quello del 1914, se non ricordo male, la Convenzione di Simla, vedeva gli inglesi riconoscere un’ampia autonomia ai tibetani. I trattati che ribadivano l’indipendenza non erano molti (chiedo venia), ma nemmeno assenti. Aggiornerò quanto prima l’articolo.

    Pulizia etnica → Vediamo di precisare: pulizia etnica o genocidio, almeno come la intendo io in questo articolo, non comporta necessariamente omicidi e stragi, ma anche, semplicemente, la soppressione di una etnia. Ciò non toglie che i cinesi usino anche quest’arma (lo abbiamo visto di recente).

    Raddoppio della popolazione → Questione di fonti: i cinesi, giustamente, affermano che dal 1959 al 2000 la popolazione tibetana è triplicata. Il Governo autonomo tibetano, riprendendo il People’s Daily (quotidiano di proprietà dello stato cinese) del 1959, fa notare che fra quelle cifre e quelle odierne c’è una differenza del 15%…in negativo. Non penso che debba ricordarti come veniva trattata l’informazione in ‘1984′, no?

    Lingua tibetana → Non metto in dubbio che venga ancora utilizzato (ci mancherebbe). Ma da circa quindici anni, in particolare nelle migliori scuole, viene insegnato come lingua straniera (ovvero si studia tibetano, ma tutte le altre materie vengono insegnate in mandarino). La legge sull’istruzione certo prevede l’uso del tibetano, ma nella realtà le scuole in tibetano sono prerogativa dei paesini. Nel 1996 i cinesi hanno abrogato il piano per espandere l’insegnamento in tibetano “per mancanza di personale adeguato” (ammaestrato?), pur essendovi comprovati miglioramenti negli studenti tibetani che apprendevano in tibetano rispetto ad una lingua straniera (il mandarino, appunto). Poi, i migliori studenti vengono ammessi in scuole di alto livello, che però si trovano fuori dal Tibet: questi tibetani torneranno poi in patria ben istruiti per diventare i leader della regione secondo le direttive di Pechino.

    Il Tibet, pur nell’autonomia è praticamente da 8 secoli sotto la sovranità cinese. dire che prima era autonomo è come dire che era autonomo il granducato di toscana (anzi molto peggio 8 secoli contro uno e mezzo) → Nu. Il Tibet era formalmente cinese, ma praticamente autonomo (almeno). Se fosse stato praticamente cinese, a che servivano le ripetute invasioni cinesi? XD

    a poco vale il discorso che per 30 anni è stato autonomo perchè il quel periodo tutta la Cina era divisa e squarciata da conflitti. → ammissibile, ma ciò non inficia quanto detto sopra.

    chi abbia instaurato in tibet uno stato semischiavista è irrilevante. → Prendevo in giro i cinesi per essersi contraddetti.

    quello che è rilevante è che la schiavitù da quando il Tibet è stato liberato nel 1950 è stata abolita. → Vero, ma è anche vero che il Dalai Lama stava rinnovando il proprio Paese. Come ho già detto, si tratta di normale evoluzione. L’arrivo dei cinesi ha semplicemente affrettato il progresso in questo senso (a un prezzo che sinceramente mi pare troppo alto).

    non è un problema di fonti il fatto che esistono norme che favoriscono le minoranze. → Sure, come esistono incentivi per gli han a trasferirsi in Tibet. Metti da una parte e togli dall’altra.

    Quanto a Sette anni nel Tibet, tranquillo, non è la mia sola fonte: l’ho citato, per l’appunto, solo per un punto del mio articolo.

  29. Il Dalai Lama non vuole la secessione → e io che ho detto? «chiede solo che i tibetani abbiano un po’ di autonomia»;

    Il Dalai Lama prende soldi dalla CIA → Non ho escluso questa possibilità, ma detto che oggi lo vedo un po’ difficile a causa dei vari “impegni” internazionali in altre zone dell’Asia (e per il peso enorme che la Cina ha acquisito negli anni ad oggi);

    Trattati internazionali → Nisba, non mi pare di aver detto che l’indipendenza del Tibet fosse stata riconosciuta da tutti. Non ricordo la fonte che presi allora (e non la trovo), in ogni caso ricordo diversi trattati. Quello del 1914, se non ricordo male, la Convenzione di Simla, vedeva gli inglesi riconoscere un’ampia autonomia ai tibetani. I trattati che ribadivano l’indipendenza non erano molti (chiedo venia), ma nemmeno assenti. Aggiornerò quanto prima l’articolo.

    Pulizia etnica → Vediamo di precisare: pulizia etnica o genocidio, almeno come la intendo io in questo articolo, non comporta necessariamente omicidi e stragi, ma anche, semplicemente, la soppressione di una etnia. Ciò non toglie che i cinesi usino anche quest’arma (lo abbiamo visto di recente).

    Raddoppio della popolazione → Questione di fonti: i cinesi, giustamente, affermano che dal 1959 al 2000 la popolazione tibetana è triplicata. Il Governo autonomo tibetano, riprendendo il People’s Daily (quotidiano di proprietà dello stato cinese) del 1959, fa notare che fra quelle cifre e quelle odierne c’è una differenza del 15%…in negativo. Non penso che debba ricordarti come veniva trattata l’informazione in ‘1984′, no?

    Lingua tibetana → Non metto in dubbio che venga ancora utilizzato (ci mancherebbe). Ma da circa quindici anni, in particolare nelle migliori scuole, viene insegnato come lingua straniera (ovvero si studia tibetano, ma tutte le altre materie vengono insegnate in mandarino). La legge sull’istruzione certo prevede l’uso del tibetano, ma nella realtà le scuole in tibetano sono prerogativa dei paesini. Nel 1996 i cinesi hanno abrogato il piano per espandere l’insegnamento in tibetano “per mancanza di personale adeguato” (ammaestrato?), pur essendovi comprovati miglioramenti negli studenti tibetani che apprendevano in tibetano rispetto ad una lingua straniera (il mandarino, appunto). Poi, i migliori studenti vengono ammessi in scuole di alto livello, che però si trovano fuori dal Tibet: questi tibetani torneranno poi in patria ben istruiti per diventare i leader della regione secondo le direttive di Pechino.

    Il Tibet, pur nell’autonomia è praticamente da 8 secoli sotto la sovranità cinese. dire che prima era autonomo è come dire che era autonomo il granducato di toscana (anzi molto peggio 8 secoli contro uno e mezzo) → Nu. Il Tibet era formalmente cinese, ma praticamente autonomo (almeno). Se fosse stato praticamente cinese, a che servivano le ripetute invasioni cinesi? XD

    a poco vale il discorso che per 30 anni è stato autonomo perchè il quel periodo tutta la Cina era divisa e squarciata da conflitti. → ammissibile, ma ciò non inficia quanto detto sopra.

    chi abbia instaurato in tibet uno stato semischiavista è irrilevante. → Prendevo in giro i cinesi per essersi contraddetti.

    quello che è rilevante è che la schiavitù da quando il Tibet è stato liberato nel 1950 è stata abolita. → Vero, ma è anche vero che il Dalai Lama stava rinnovando il proprio Paese. Come ho già detto, si tratta di normale evoluzione. L’arrivo dei cinesi ha semplicemente affrettato il progresso in questo senso (a un prezzo che sinceramente mi pare troppo alto).

    non è un problema di fonti il fatto che esistono norme che favoriscono le minoranze. → Sure, come esistono incentivi per gli han a trasferirsi in Tibet. Metti da una parte e togli dall’altra.

    Quanto a Sette anni nel Tibet, tranquillo, non è la mia sola fonte: l’ho citato, per l’appunto, solo per un punto del mio articolo.

  30. Il Dalai Lama non vuole la secessione → e io che ho detto? «chiede solo che i tibetani abbiano un po’ di autonomia»;

    Il Dalai Lama prende soldi dalla CIA → Non ho escluso questa possibilità, ma detto che oggi lo vedo un po’ difficile a causa dei vari “impegni” internazionali in altre zone dell’Asia (e per il peso enorme che la Cina ha acquisito negli anni ad oggi);

    Trattati internazionali → Nisba, non mi pare di aver detto che l’indipendenza del Tibet fosse stata riconosciuta da tutti. Non ricordo la fonte che presi allora (e non la trovo), in ogni caso ricordo diversi trattati. Quello del 1914, se non ricordo male, la Convenzione di Simla, vedeva gli inglesi riconoscere un’ampia autonomia ai tibetani. I trattati che ribadivano l’indipendenza non erano molti (chiedo venia), ma nemmeno assenti. Aggiornerò quanto prima l’articolo.

    Pulizia etnica → Vediamo di precisare: pulizia etnica o genocidio, almeno come la intendo io in questo articolo, non comporta necessariamente omicidi e stragi, ma anche, semplicemente, la soppressione di una etnia. Ciò non toglie che i cinesi usino anche quest’arma (lo abbiamo visto di recente).

    Raddoppio della popolazione → Questione di fonti: i cinesi, giustamente, affermano che dal 1959 al 2000 la popolazione tibetana è triplicata. Il Governo autonomo tibetano, riprendendo il People’s Daily (quotidiano di proprietà dello stato cinese) del 1959, fa notare che fra quelle cifre e quelle odierne c’è una differenza del 15%…in negativo. Non penso che debba ricordarti come veniva trattata l’informazione in ‘1984′, no?

    Lingua tibetana → Non metto in dubbio che venga ancora utilizzato (ci mancherebbe). Ma da circa quindici anni, in particolare nelle migliori scuole, viene insegnato come lingua straniera (ovvero si studia tibetano, ma tutte le altre materie vengono insegnate in mandarino). La legge sull’istruzione certo prevede l’uso del tibetano, ma nella realtà le scuole in tibetano sono prerogativa dei paesini. Nel 1996 i cinesi hanno abrogato il piano per espandere l’insegnamento in tibetano “per mancanza di personale adeguato” (ammaestrato?), pur essendovi comprovati miglioramenti negli studenti tibetani che apprendevano in tibetano rispetto ad una lingua straniera (il mandarino, appunto). Poi, i migliori studenti vengono ammessi in scuole di alto livello, che però si trovano fuori dal Tibet: questi tibetani torneranno poi in patria ben istruiti per diventare i leader della regione secondo le direttive di Pechino.

    Il Tibet, pur nell’autonomia è praticamente da 8 secoli sotto la sovranità cinese. dire che prima era autonomo è come dire che era autonomo il granducato di toscana (anzi molto peggio 8 secoli contro uno e mezzo) → Nu. Il Tibet era formalmente cinese, ma praticamente autonomo (almeno). Se fosse stato praticamente cinese, a che servivano le ripetute invasioni cinesi? XD

    a poco vale il discorso che per 30 anni è stato autonomo perchè il quel periodo tutta la Cina era divisa e squarciata da conflitti. → ammissibile, ma ciò non inficia quanto detto sopra.

    chi abbia instaurato in tibet uno stato semischiavista è irrilevante. → Prendevo in giro i cinesi per essersi contraddetti.

    quello che è rilevante è che la schiavitù da quando il Tibet è stato liberato nel 1950 è stata abolita. → Vero, ma è anche vero che il Dalai Lama stava rinnovando il proprio Paese. Come ho già detto, si tratta di normale evoluzione. L’arrivo dei cinesi ha semplicemente affrettato il progresso in questo senso (a un prezzo che sinceramente mi pare troppo alto).

    non è un problema di fonti il fatto che esistono norme che favoriscono le minoranze. → Sure, come esistono incentivi per gli han a trasferirsi in Tibet. Metti da una parte e togli dall’altra.

    Quanto a Sette anni nel Tibet, tranquillo, non è la mia sola fonte: l’ho citato, per l’appunto, solo per un punto del mio articolo.

  31. >Il Dalai Lama non vuole la secessione → e io che ho detto? «chiede solo che i tibetani abbiano un po’ di autonomia»;

    di autonomia il Tibet ne ha parecchia già basta leggere l’Autonomy Law del 1984

    >Il Dalai Lama prende soldi dalla CIA → Non ho escluso questa possibilità, ma detto che oggi lo vedo un po’ difficile a causa dei vari “impegni” internazionali in altre zone dell’Asia (e per il peso enorme che la Cina ha acquisito negli anni ad oggi);

    hai presente quanti soldi può spendere la CIA?

    >Trattati internazionali → Nisba, non mi pare di aver detto che l’indipendenza del Tibet fosse stata riconosciuta da tutti. Non ricordo la fonte che presi allora (e non la trovo), in ogni caso ricordo diversi trattati. Quello del 1914, se non ricordo male, la Convenzione di Simla, vedeva gli inglesi riconoscere un’ampia autonomia ai tibetani. I trattati che ribadivano l’indipendenza non erano molti (chiedo venia), ma nemmeno assenti. Aggiornerò quanto prima l’articolo.
    è evidente che non sai cosìè un trattato internazionale. non posso spiegartelo io adesso. datti un’occhiata a un buon manuale di diritto internazionale come il Cassese e non parlare di cose che non sai contribuendo a diffondere disinformazione.

    >Pulizia etnica → Vediamo di precisare: pulizia etnica o genocidio, almeno come la intendo io in questo articolo, non comporta necessariamente omicidi e stragi, ma anche, semplicemente, la soppressione di una etnia. Ciò non toglie che i cinesi usino anche quest’arma (lo abbiamo visto di recente).
    non abbiamo visto proprio nulla di recente. nella tua testolina malata forse

    >Raddoppio della popolazione → Questione di fonti: i cinesi, giustamente, affermano che dal 1959 al 2000 la popolazione tibetana è triplicata. Il Governo autonomo tibetano, riprendendo il People’s Daily (quotidiano di proprietà dello stato cinese) del 1959, fa notare che fra quelle cifre e quelle odierne c’è una differenza del 15%…in negativo. Non penso che debba ricordarti come veniva trattata l’informazione in ‘1984′, no?
    mi spiace ma i censimenti ufficiali sono riconosciuti anche dalle organizzazioni internazionale. e vorrei ben vedere come dall’esterno si possano fare censimenti.

    >Lingua tibetana → Non metto in dubbio che venga ancora utilizzato (ci mancherebbe). Ma da circa quindici anni, in particolare nelle migliori scuole, viene insegnato come lingua straniera (ovvero si studia tibetano, ma tutte le altre materie vengono insegnate in mandarino). La legge sull’istruzione certo prevede l’uso del tibetano, ma nella realtà le scuole in tibetano sono prerogativa dei paesini. Nel 1996 i cinesi hanno abrogato il piano per espandere l’insegnamento in tibetano “per mancanza di personale adeguato” (ammaestrato?), pur essendovi comprovati miglioramenti negli studenti tibetani che apprendevano in tibetano rispetto ad una lingua straniera (il mandarino, appunto).
    non mi risulta nella maniera più assoluta. l’unica cosa che gli studiosi fanno notare è che gli studenti che parlano il tibetano come prima lingua sono inevitabilmente svantaggiati nel mondo del lavoro. come noi italiani nei confronti degli inglesi.

    >Poi, i migliori studenti vengono ammessi in scuole di alto livello, che però si trovano fuori dal Tibet: questi tibetani torneranno poi in patria ben istruiti per diventare i leader della regione secondo le direttive di Pechino.
    fuffa complottista. anche molti dei nostri studenti vanno a studiare negli stati uniti. dunque?

    >Il Tibet, pur nell’autonomia è praticamente da 8 secoli sotto la sovranità cinese. dire che prima era autonomo è come dire che era autonomo il granducato di toscana (anzi molto peggio 8 secoli contro uno e mezzo) → Nu. Il Tibet era formalmente cinese, ma praticamente autonomo (almeno). Se fosse stato praticamente cinese, a che servivano le ripetute invasioni cinesi? XD

    non fare il bambino. non c’è stata nessuna invasione cinese. semplicemente hanno riunificato il loro territorio definito come tale nei trattati.

    >a poco vale il discorso che per 30 anni è stato autonomo perchè il quel periodo tutta la Cina era divisa e squarciata da conflitti. → ammissibile, ma ciò non inficia quanto detto sopra.
    inficia il discorso che il Tibet era autonomo. autonomo da che? neanche la Cina esisteva come entità unica.

    >chi abbia instaurato in tibet uno stato semischiavista è irrilevante. → Prendevo in giro i cinesi per essersi contraddetti.
    non mi sembra che si siano contraddetti

    >quello che è rilevante è che la schiavitù da quando il Tibet è stato liberato nel 1950 è stata abolita. → Vero, ma è anche vero che il Dalai Lama stava rinnovando il proprio Paese. Come ho già detto, si tratta di normale evoluzione. L’arrivo dei cinesi ha semplicemente affrettato il progresso in questo senso (a un prezzo che sinceramente mi pare troppo alto).
    non vedo prezzi da pagare. e non vedo ostacoli a che in 35 e passa anni di governo non si pensi di abolire la schiavitù. che dovrebbe essere la prima cosa da fare, credo.

    >non è un problema di fonti il fatto che esistono norme che favoriscono le minoranze. → Sure, come esistono incentivi per gli han a trasferirsi in Tibet. Metti da una parte e togli dall’altra.
    ammesso che questi incentivi esistono in che cosa questo sfavorirebbe le minoranze?

    >Quanto a Sette anni nel Tibet, tranquillo, non è la mia sola fonte: l’ho citato, per l’appunto, solo per un punto del mio articolo.

    che è un obbrobrio. ripeto se non ti sei documentato bene, un minimo, con testi scientifici , temi come questi dovresti lasciarli perdere. le tue risposte poi sono anche peggio dell’articolo.

  32. >Il Dalai Lama non vuole la secessione → e io che ho detto? «chiede solo che i tibetani abbiano un po’ di autonomia»;

    di autonomia il Tibet ne ha parecchia già basta leggere l’Autonomy Law del 1984

    >Il Dalai Lama prende soldi dalla CIA → Non ho escluso questa possibilità, ma detto che oggi lo vedo un po’ difficile a causa dei vari “impegni” internazionali in altre zone dell’Asia (e per il peso enorme che la Cina ha acquisito negli anni ad oggi);

    hai presente quanti soldi può spendere la CIA?

    >Trattati internazionali → Nisba, non mi pare di aver detto che l’indipendenza del Tibet fosse stata riconosciuta da tutti. Non ricordo la fonte che presi allora (e non la trovo), in ogni caso ricordo diversi trattati. Quello del 1914, se non ricordo male, la Convenzione di Simla, vedeva gli inglesi riconoscere un’ampia autonomia ai tibetani. I trattati che ribadivano l’indipendenza non erano molti (chiedo venia), ma nemmeno assenti. Aggiornerò quanto prima l’articolo.
    è evidente che non sai cosìè un trattato internazionale. non posso spiegartelo io adesso. datti un’occhiata a un buon manuale di diritto internazionale come il Cassese e non parlare di cose che non sai contribuendo a diffondere disinformazione.

    >Pulizia etnica → Vediamo di precisare: pulizia etnica o genocidio, almeno come la intendo io in questo articolo, non comporta necessariamente omicidi e stragi, ma anche, semplicemente, la soppressione di una etnia. Ciò non toglie che i cinesi usino anche quest’arma (lo abbiamo visto di recente).
    non abbiamo visto proprio nulla di recente. nella tua testolina malata forse

    >Raddoppio della popolazione → Questione di fonti: i cinesi, giustamente, affermano che dal 1959 al 2000 la popolazione tibetana è triplicata. Il Governo autonomo tibetano, riprendendo il People’s Daily (quotidiano di proprietà dello stato cinese) del 1959, fa notare che fra quelle cifre e quelle odierne c’è una differenza del 15%…in negativo. Non penso che debba ricordarti come veniva trattata l’informazione in ‘1984′, no?
    mi spiace ma i censimenti ufficiali sono riconosciuti anche dalle organizzazioni internazionale. e vorrei ben vedere come dall’esterno si possano fare censimenti.

    >Lingua tibetana → Non metto in dubbio che venga ancora utilizzato (ci mancherebbe). Ma da circa quindici anni, in particolare nelle migliori scuole, viene insegnato come lingua straniera (ovvero si studia tibetano, ma tutte le altre materie vengono insegnate in mandarino). La legge sull’istruzione certo prevede l’uso del tibetano, ma nella realtà le scuole in tibetano sono prerogativa dei paesini. Nel 1996 i cinesi hanno abrogato il piano per espandere l’insegnamento in tibetano “per mancanza di personale adeguato” (ammaestrato?), pur essendovi comprovati miglioramenti negli studenti tibetani che apprendevano in tibetano rispetto ad una lingua straniera (il mandarino, appunto).
    non mi risulta nella maniera più assoluta. l’unica cosa che gli studiosi fanno notare è che gli studenti che parlano il tibetano come prima lingua sono inevitabilmente svantaggiati nel mondo del lavoro. come noi italiani nei confronti degli inglesi.

    >Poi, i migliori studenti vengono ammessi in scuole di alto livello, che però si trovano fuori dal Tibet: questi tibetani torneranno poi in patria ben istruiti per diventare i leader della regione secondo le direttive di Pechino.
    fuffa complottista. anche molti dei nostri studenti vanno a studiare negli stati uniti. dunque?

    >Il Tibet, pur nell’autonomia è praticamente da 8 secoli sotto la sovranità cinese. dire che prima era autonomo è come dire che era autonomo il granducato di toscana (anzi molto peggio 8 secoli contro uno e mezzo) → Nu. Il Tibet era formalmente cinese, ma praticamente autonomo (almeno). Se fosse stato praticamente cinese, a che servivano le ripetute invasioni cinesi? XD

    non fare il bambino. non c’è stata nessuna invasione cinese. semplicemente hanno riunificato il loro territorio definito come tale nei trattati.

    >a poco vale il discorso che per 30 anni è stato autonomo perchè il quel periodo tutta la Cina era divisa e squarciata da conflitti. → ammissibile, ma ciò non inficia quanto detto sopra.
    inficia il discorso che il Tibet era autonomo. autonomo da che? neanche la Cina esisteva come entità unica.

    >chi abbia instaurato in tibet uno stato semischiavista è irrilevante. → Prendevo in giro i cinesi per essersi contraddetti.
    non mi sembra che si siano contraddetti

    >quello che è rilevante è che la schiavitù da quando il Tibet è stato liberato nel 1950 è stata abolita. → Vero, ma è anche vero che il Dalai Lama stava rinnovando il proprio Paese. Come ho già detto, si tratta di normale evoluzione. L’arrivo dei cinesi ha semplicemente affrettato il progresso in questo senso (a un prezzo che sinceramente mi pare troppo alto).
    non vedo prezzi da pagare. e non vedo ostacoli a che in 35 e passa anni di governo non si pensi di abolire la schiavitù. che dovrebbe essere la prima cosa da fare, credo.

    >non è un problema di fonti il fatto che esistono norme che favoriscono le minoranze. → Sure, come esistono incentivi per gli han a trasferirsi in Tibet. Metti da una parte e togli dall’altra.
    ammesso che questi incentivi esistono in che cosa questo sfavorirebbe le minoranze?

    >Quanto a Sette anni nel Tibet, tranquillo, non è la mia sola fonte: l’ho citato, per l’appunto, solo per un punto del mio articolo.

    che è un obbrobrio. ripeto se non ti sei documentato bene, un minimo, con testi scientifici , temi come questi dovresti lasciarli perdere. le tue risposte poi sono anche peggio dell’articolo.

  33. >Il Dalai Lama non vuole la secessione → e io che ho detto? «chiede solo che i tibetani abbiano un po’ di autonomia»;

    di autonomia il Tibet ne ha parecchia già basta leggere l’Autonomy Law del 1984

    >Il Dalai Lama prende soldi dalla CIA → Non ho escluso questa possibilità, ma detto che oggi lo vedo un po’ difficile a causa dei vari “impegni” internazionali in altre zone dell’Asia (e per il peso enorme che la Cina ha acquisito negli anni ad oggi);

    hai presente quanti soldi può spendere la CIA?

    >Trattati internazionali → Nisba, non mi pare di aver detto che l’indipendenza del Tibet fosse stata riconosciuta da tutti. Non ricordo la fonte che presi allora (e non la trovo), in ogni caso ricordo diversi trattati. Quello del 1914, se non ricordo male, la Convenzione di Simla, vedeva gli inglesi riconoscere un’ampia autonomia ai tibetani. I trattati che ribadivano l’indipendenza non erano molti (chiedo venia), ma nemmeno assenti. Aggiornerò quanto prima l’articolo.
    è evidente che non sai cosìè un trattato internazionale. non posso spiegartelo io adesso. datti un’occhiata a un buon manuale di diritto internazionale come il Cassese e non parlare di cose che non sai contribuendo a diffondere disinformazione.

    >Pulizia etnica → Vediamo di precisare: pulizia etnica o genocidio, almeno come la intendo io in questo articolo, non comporta necessariamente omicidi e stragi, ma anche, semplicemente, la soppressione di una etnia. Ciò non toglie che i cinesi usino anche quest’arma (lo abbiamo visto di recente).
    non abbiamo visto proprio nulla di recente. nella tua testolina malata forse

    >Raddoppio della popolazione → Questione di fonti: i cinesi, giustamente, affermano che dal 1959 al 2000 la popolazione tibetana è triplicata. Il Governo autonomo tibetano, riprendendo il People’s Daily (quotidiano di proprietà dello stato cinese) del 1959, fa notare che fra quelle cifre e quelle odierne c’è una differenza del 15%…in negativo. Non penso che debba ricordarti come veniva trattata l’informazione in ‘1984′, no?
    mi spiace ma i censimenti ufficiali sono riconosciuti anche dalle organizzazioni internazionale. e vorrei ben vedere come dall’esterno si possano fare censimenti.

    >Lingua tibetana → Non metto in dubbio che venga ancora utilizzato (ci mancherebbe). Ma da circa quindici anni, in particolare nelle migliori scuole, viene insegnato come lingua straniera (ovvero si studia tibetano, ma tutte le altre materie vengono insegnate in mandarino). La legge sull’istruzione certo prevede l’uso del tibetano, ma nella realtà le scuole in tibetano sono prerogativa dei paesini. Nel 1996 i cinesi hanno abrogato il piano per espandere l’insegnamento in tibetano “per mancanza di personale adeguato” (ammaestrato?), pur essendovi comprovati miglioramenti negli studenti tibetani che apprendevano in tibetano rispetto ad una lingua straniera (il mandarino, appunto).
    non mi risulta nella maniera più assoluta. l’unica cosa che gli studiosi fanno notare è che gli studenti che parlano il tibetano come prima lingua sono inevitabilmente svantaggiati nel mondo del lavoro. come noi italiani nei confronti degli inglesi.

    >Poi, i migliori studenti vengono ammessi in scuole di alto livello, che però si trovano fuori dal Tibet: questi tibetani torneranno poi in patria ben istruiti per diventare i leader della regione secondo le direttive di Pechino.
    fuffa complottista. anche molti dei nostri studenti vanno a studiare negli stati uniti. dunque?

    >Il Tibet, pur nell’autonomia è praticamente da 8 secoli sotto la sovranità cinese. dire che prima era autonomo è come dire che era autonomo il granducato di toscana (anzi molto peggio 8 secoli contro uno e mezzo) → Nu. Il Tibet era formalmente cinese, ma praticamente autonomo (almeno). Se fosse stato praticamente cinese, a che servivano le ripetute invasioni cinesi? XD

    non fare il bambino. non c’è stata nessuna invasione cinese. semplicemente hanno riunificato il loro territorio definito come tale nei trattati.

    >a poco vale il discorso che per 30 anni è stato autonomo perchè il quel periodo tutta la Cina era divisa e squarciata da conflitti. → ammissibile, ma ciò non inficia quanto detto sopra.
    inficia il discorso che il Tibet era autonomo. autonomo da che? neanche la Cina esisteva come entità unica.

    >chi abbia instaurato in tibet uno stato semischiavista è irrilevante. → Prendevo in giro i cinesi per essersi contraddetti.
    non mi sembra che si siano contraddetti

    >quello che è rilevante è che la schiavitù da quando il Tibet è stato liberato nel 1950 è stata abolita. → Vero, ma è anche vero che il Dalai Lama stava rinnovando il proprio Paese. Come ho già detto, si tratta di normale evoluzione. L’arrivo dei cinesi ha semplicemente affrettato il progresso in questo senso (a un prezzo che sinceramente mi pare troppo alto).
    non vedo prezzi da pagare. e non vedo ostacoli a che in 35 e passa anni di governo non si pensi di abolire la schiavitù. che dovrebbe essere la prima cosa da fare, credo.

    >non è un problema di fonti il fatto che esistono norme che favoriscono le minoranze. → Sure, come esistono incentivi per gli han a trasferirsi in Tibet. Metti da una parte e togli dall’altra.
    ammesso che questi incentivi esistono in che cosa questo sfavorirebbe le minoranze?

    >Quanto a Sette anni nel Tibet, tranquillo, non è la mia sola fonte: l’ho citato, per l’appunto, solo per un punto del mio articolo.

    che è un obbrobrio. ripeto se non ti sei documentato bene, un minimo, con testi scientifici , temi come questi dovresti lasciarli perdere. le tue risposte poi sono anche peggio dell’articolo.

  34. poi invece di scrivere boiate, partorite dalla tua mente, senza citare uno straccio di fonte perchè non rispondi alla domanda che ti ho fatto?

    “sapete perchè il Dalai Lama è scappato?”

  35. poi invece di scrivere boiate, partorite dalla tua mente, senza citare uno straccio di fonte perchè non rispondi alla domanda che ti ho fatto?

    “sapete perchè il Dalai Lama è scappato?”

  36. poi invece di scrivere boiate, partorite dalla tua mente, senza citare uno straccio di fonte perchè non rispondi alla domanda che ti ho fatto?

    “sapete perchè il Dalai Lama è scappato?”

  37. >>Il Dalai Lama non vuole la secessione → e io che ho detto? «chiede solo che i tibetani abbiano un po’ di autonomia»;

    >di autonomia il Tibet ne ha parecchia già basta leggere l’Autonomy Law del 1984

    Eh, sulla carta…

    >>Il Dalai Lama prende soldi dalla CIA → Non ho escluso questa possibilità, ma detto che oggi lo vedo un po’ difficile a causa dei vari “impegni” internazionali in altre zone dell’Asia (e per il peso enorme che la Cina ha acquisito negli anni ad oggi);

    >hai presente quanti soldi può spendere la CIA?

    Non mi risulta che abbia fondi infiniti. Mi risulta che si sono aperti molti fronti dove la CIA è maggiormente richiesta, senza dimenticare che c’è il problema diplomatico oggi. Non siamo più negli anni ‘80, dopotutto.

    >>Trattati internazionali → Nisba, non mi pare di aver detto che l’indipendenza del Tibet fosse stata riconosciuta da tutti. Non ricordo la fonte che presi allora (e non la trovo), in ogni caso ricordo diversi trattati. Quello del 1914, se non ricordo male, la Convenzione di Simla, vedeva gli inglesi riconoscere un’ampia autonomia ai tibetani. I trattati che ribadivano l’indipendenza non erano molti (chiedo venia), ma nemmeno assenti. Aggiornerò quanto prima l’articolo.
    >è evidente che non sai cosìè un trattato internazionale. non posso spiegartelo io adesso. datti un’occhiata a un buon manuale di diritto internazionale come il Cassese e non parlare di cose che non sai contribuendo a diffondere disinformazione.

    Grazie per il consiglio e grazie per il complimento. 🙂

    >>Pulizia etnica → Vediamo di precisare: pulizia etnica o genocidio, almeno come la intendo io in questo articolo, non comporta necessariamente omicidi e stragi, ma anche, semplicemente, la soppressione di una etnia. Ciò non toglie che i cinesi usino anche quest’arma (lo abbiamo visto di recente).
    >non abbiamo visto proprio nulla di recente. nella tua testolina malata forse

    Eh, quando non si hanno argomenti si passa all’insulto…

    >>Raddoppio della popolazione → Questione di fonti: i cinesi, giustamente, affermano che dal 1959 al 2000 la popolazione tibetana è triplicata. Il Governo autonomo tibetano, riprendendo il People’s Daily (quotidiano di proprietà dello stato cinese) del 1959, fa notare che fra quelle cifre e quelle odierne c’è una differenza del 15%…in negativo. Non penso che debba ricordarti come veniva trattata l’informazione in ‘1984′, no?
    >mi spiace ma i censimenti ufficiali sono riconosciuti anche dalle organizzazioni internazionale. e vorrei ben vedere come dall’esterno si possano fare censimenti.

    Eh, certo…People’s Daily è un giornale cinese filotibetano. Posso consigliarti la lettura di 1984? Dimostri maggiore ignoranza del sottoscritto se non sai come va la libertà di stampa in Cina.

    >>Lingua tibetana → Non metto in dubbio che venga ancora utilizzato (ci mancherebbe). Ma da circa quindici anni, in particolare nelle migliori scuole, viene insegnato come lingua straniera (ovvero si studia tibetano, ma tutte le altre materie vengono insegnate in mandarino). La legge sull’istruzione certo prevede l’uso del tibetano, ma nella realtà le scuole in tibetano sono prerogativa dei paesini. Nel 1996 i cinesi hanno abrogato il piano per espandere l’insegnamento in tibetano “per mancanza di personale adeguato” (ammaestrato?), pur essendovi comprovati miglioramenti negli studenti tibetani che apprendevano in tibetano rispetto ad una lingua straniera (il mandarino, appunto).
    >non mi risulta nella maniera più assoluta. l’unica cosa che gli studiosi fanno notare è che gli studenti che parlano il tibetano come prima lingua sono inevitabilmente svantaggiati nel mondo del lavoro. come noi italiani nei confronti degli inglesi.

    Cerca su Google “Education in Tibet” e vedi come ti risulta.

    >>Poi, i migliori studenti vengono ammessi in scuole di alto livello, che però si trovano fuori dal Tibet: questi tibetani torneranno poi in patria ben istruiti per diventare i leader della regione secondo le direttive di Pechino.
    >fuffa complottista. anche molti dei nostri studenti vanno a studiare negli stati uniti. dunque?

    Quanti ci vanno stipendiati dallo Stato? E perché, visto che i cinesi sono tanto buoni e cari, non le creano in loco le scuole di élite? Fanno taaaanti investimenti in Tibet, potranno fondare anche scuole decenti.

    >>Il Tibet, pur nell’autonomia è praticamente da 8 secoli sotto la sovranità cinese. dire che prima era autonomo è come dire che era autonomo il granducato di toscana (anzi molto peggio 8 secoli contro uno e mezzo) → Nu. Il Tibet era formalmente cinese, ma praticamente autonomo (almeno). Se fosse stato praticamente cinese, a che servivano le ripetute invasioni cinesi? XD

    >non fare il bambino. non c’è stata nessuna invasione cinese. semplicemente hanno riunificato il loro territorio definito come tale nei trattati.

    Il nome della rosa.

    >>a poco vale il discorso che per 30 anni è stato autonomo perchè il quel periodo tutta la Cina era divisa e squarciata da conflitti. → ammissibile, ma ciò non inficia quanto detto sopra.
    >inficia il discorso che il Tibet era autonomo. autonomo da che? neanche la Cina esisteva come entità unica.

    Ma allora la Cina era unita o divisa? Se era unita, allora hai ragione, ma se era divisa e il Tibet non era autonomo, ma indipendente. :-O

    (Ah, perché vuole l’accento acuto)

    >>chi abbia instaurato in tibet uno stato semischiavista è irrilevante. → Prendevo in giro i cinesi per essersi contraddetti.
    >non mi sembra che si siano contraddetti

    Punti di vista.

    >>quello che è rilevante è che la schiavitù da quando il Tibet è stato liberato nel 1950 è stata abolita. → Vero, ma è anche vero che il Dalai Lama stava rinnovando il proprio Paese. Come ho già detto, si tratta di normale evoluzione. L’arrivo dei cinesi ha semplicemente affrettato il progresso in questo senso (a un prezzo che sinceramente mi pare troppo alto).
    >non vedo prezzi da pagare. e non vedo ostacoli a che in 35 e passa anni di governo non si pensi di abolire la schiavitù. che dovrebbe essere la prima cosa da fare, credo.

    Dal mio punto di vista, il prezzo pagato è il corollario di cui sopra. Non posso certo farti cambiare idea.

    >>non è un problema di fonti il fatto che esistono norme che favoriscono le minoranze. → Sure, come esistono incentivi per gli han a trasferirsi in Tibet. Metti da una parte e togli dall’altra.
    >ammesso che questi incentivi esistono in che cosa questo sfavorirebbe le minoranze?

    Niente, figurati: siamo tutti antichi romani oggi, usiamo i sesterzi e cose del genere. La minoranza, quando comincia a diventare minoranza anche dove dovrebbe essere maggioranza, è una cosa assolutamente normale. In Tibet il 35% degli abitanti è han (almeno secondo quanto dice il governo cinese). Poi è un gran bel vedere come sia diventata la città sacra di Lhasa (sacra per i tibetani, ma in fondo chissenefrega).

    >>Quanto a Sette anni nel Tibet, tranquillo, non è la mia sola fonte: l’ho citato, per l’appunto, solo per un punto del mio articolo.

    >che è un obbrobrio. ripeto se non ti sei documentato bene, un minimo, con testi scientifici , temi come questi dovresti lasciarli perdere. le tue risposte poi sono anche peggio dell’articolo.

    De gustibus. Mi sono documentato, tranquillo: di certo non potremo risolvere io e te una disputa che va avanti da anni. Tu credi a quello che vuoi, e lo stesso farò io. Se pensi di intimidirmi, hai sbagliato portone. Poi, ti ripeto, l’insulto è l’ultima risorsa di chi rimane senza argomenti, come sotto:

    >poi invece di scrivere boiate, partorite dalla tua mente, senza citare uno straccio di fonte perchè non rispondi alla domanda che ti ho fatto?
    >“sapete perchè il Dalai Lama è scappato?”

    La butto lì: per non fare la fine del Panchen Lama. Anche lui eletto dai tibetani senza intervento del governo cinese. Qoigyijabu (il Panchen Lama corrente) non è figlio di membri del partito comunista cinese, io ho sette occhi e la terra è piatta e il sole le gira attorno. Il Panchen Lama scelto dai tibetani secondo tradizioni secolari, intanto, chissà dove è finito. Ah, il governo cinese, quindi, ha proibito ai tibetani di reincarnarsi per puro spirito sportivo. Bella roba.

    E adesso sentiamo cosa dice la bocca della verità. 🙂

  38. >>Il Dalai Lama non vuole la secessione → e io che ho detto? «chiede solo che i tibetani abbiano un po’ di autonomia»;

    >di autonomia il Tibet ne ha parecchia già basta leggere l’Autonomy Law del 1984

    Eh, sulla carta…

    >>Il Dalai Lama prende soldi dalla CIA → Non ho escluso questa possibilità, ma detto che oggi lo vedo un po’ difficile a causa dei vari “impegni” internazionali in altre zone dell’Asia (e per il peso enorme che la Cina ha acquisito negli anni ad oggi);

    >hai presente quanti soldi può spendere la CIA?

    Non mi risulta che abbia fondi infiniti. Mi risulta che si sono aperti molti fronti dove la CIA è maggiormente richiesta, senza dimenticare che c’è il problema diplomatico oggi. Non siamo più negli anni ‘80, dopotutto.

    >>Trattati internazionali → Nisba, non mi pare di aver detto che l’indipendenza del Tibet fosse stata riconosciuta da tutti. Non ricordo la fonte che presi allora (e non la trovo), in ogni caso ricordo diversi trattati. Quello del 1914, se non ricordo male, la Convenzione di Simla, vedeva gli inglesi riconoscere un’ampia autonomia ai tibetani. I trattati che ribadivano l’indipendenza non erano molti (chiedo venia), ma nemmeno assenti. Aggiornerò quanto prima l’articolo.
    >è evidente che non sai cosìè un trattato internazionale. non posso spiegartelo io adesso. datti un’occhiata a un buon manuale di diritto internazionale come il Cassese e non parlare di cose che non sai contribuendo a diffondere disinformazione.

    Grazie per il consiglio e grazie per il complimento. 🙂

    >>Pulizia etnica → Vediamo di precisare: pulizia etnica o genocidio, almeno come la intendo io in questo articolo, non comporta necessariamente omicidi e stragi, ma anche, semplicemente, la soppressione di una etnia. Ciò non toglie che i cinesi usino anche quest’arma (lo abbiamo visto di recente).
    >non abbiamo visto proprio nulla di recente. nella tua testolina malata forse

    Eh, quando non si hanno argomenti si passa all’insulto…

    >>Raddoppio della popolazione → Questione di fonti: i cinesi, giustamente, affermano che dal 1959 al 2000 la popolazione tibetana è triplicata. Il Governo autonomo tibetano, riprendendo il People’s Daily (quotidiano di proprietà dello stato cinese) del 1959, fa notare che fra quelle cifre e quelle odierne c’è una differenza del 15%…in negativo. Non penso che debba ricordarti come veniva trattata l’informazione in ‘1984′, no?
    >mi spiace ma i censimenti ufficiali sono riconosciuti anche dalle organizzazioni internazionale. e vorrei ben vedere come dall’esterno si possano fare censimenti.

    Eh, certo…People’s Daily è un giornale cinese filotibetano. Posso consigliarti la lettura di 1984? Dimostri maggiore ignoranza del sottoscritto se non sai come va la libertà di stampa in Cina.

    >>Lingua tibetana → Non metto in dubbio che venga ancora utilizzato (ci mancherebbe). Ma da circa quindici anni, in particolare nelle migliori scuole, viene insegnato come lingua straniera (ovvero si studia tibetano, ma tutte le altre materie vengono insegnate in mandarino). La legge sull’istruzione certo prevede l’uso del tibetano, ma nella realtà le scuole in tibetano sono prerogativa dei paesini. Nel 1996 i cinesi hanno abrogato il piano per espandere l’insegnamento in tibetano “per mancanza di personale adeguato” (ammaestrato?), pur essendovi comprovati miglioramenti negli studenti tibetani che apprendevano in tibetano rispetto ad una lingua straniera (il mandarino, appunto).
    >non mi risulta nella maniera più assoluta. l’unica cosa che gli studiosi fanno notare è che gli studenti che parlano il tibetano come prima lingua sono inevitabilmente svantaggiati nel mondo del lavoro. come noi italiani nei confronti degli inglesi.

    Cerca su Google “Education in Tibet” e vedi come ti risulta.

    >>Poi, i migliori studenti vengono ammessi in scuole di alto livello, che però si trovano fuori dal Tibet: questi tibetani torneranno poi in patria ben istruiti per diventare i leader della regione secondo le direttive di Pechino.
    >fuffa complottista. anche molti dei nostri studenti vanno a studiare negli stati uniti. dunque?

    Quanti ci vanno stipendiati dallo Stato? E perché, visto che i cinesi sono tanto buoni e cari, non le creano in loco le scuole di élite? Fanno taaaanti investimenti in Tibet, potranno fondare anche scuole decenti.

    >>Il Tibet, pur nell’autonomia è praticamente da 8 secoli sotto la sovranità cinese. dire che prima era autonomo è come dire che era autonomo il granducato di toscana (anzi molto peggio 8 secoli contro uno e mezzo) → Nu. Il Tibet era formalmente cinese, ma praticamente autonomo (almeno). Se fosse stato praticamente cinese, a che servivano le ripetute invasioni cinesi? XD

    >non fare il bambino. non c’è stata nessuna invasione cinese. semplicemente hanno riunificato il loro territorio definito come tale nei trattati.

    Il nome della rosa.

    >>a poco vale il discorso che per 30 anni è stato autonomo perchè il quel periodo tutta la Cina era divisa e squarciata da conflitti. → ammissibile, ma ciò non inficia quanto detto sopra.
    >inficia il discorso che il Tibet era autonomo. autonomo da che? neanche la Cina esisteva come entità unica.

    Ma allora la Cina era unita o divisa? Se era unita, allora hai ragione, ma se era divisa e il Tibet non era autonomo, ma indipendente. :-O

    (Ah, perché vuole l’accento acuto)

    >>chi abbia instaurato in tibet uno stato semischiavista è irrilevante. → Prendevo in giro i cinesi per essersi contraddetti.
    >non mi sembra che si siano contraddetti

    Punti di vista.

    >>quello che è rilevante è che la schiavitù da quando il Tibet è stato liberato nel 1950 è stata abolita. → Vero, ma è anche vero che il Dalai Lama stava rinnovando il proprio Paese. Come ho già detto, si tratta di normale evoluzione. L’arrivo dei cinesi ha semplicemente affrettato il progresso in questo senso (a un prezzo che sinceramente mi pare troppo alto).
    >non vedo prezzi da pagare. e non vedo ostacoli a che in 35 e passa anni di governo non si pensi di abolire la schiavitù. che dovrebbe essere la prima cosa da fare, credo.

    Dal mio punto di vista, il prezzo pagato è il corollario di cui sopra. Non posso certo farti cambiare idea.

    >>non è un problema di fonti il fatto che esistono norme che favoriscono le minoranze. → Sure, come esistono incentivi per gli han a trasferirsi in Tibet. Metti da una parte e togli dall’altra.
    >ammesso che questi incentivi esistono in che cosa questo sfavorirebbe le minoranze?

    Niente, figurati: siamo tutti antichi romani oggi, usiamo i sesterzi e cose del genere. La minoranza, quando comincia a diventare minoranza anche dove dovrebbe essere maggioranza, è una cosa assolutamente normale. In Tibet il 35% degli abitanti è han (almeno secondo quanto dice il governo cinese). Poi è un gran bel vedere come sia diventata la città sacra di Lhasa (sacra per i tibetani, ma in fondo chissenefrega).

    >>Quanto a Sette anni nel Tibet, tranquillo, non è la mia sola fonte: l’ho citato, per l’appunto, solo per un punto del mio articolo.

    >che è un obbrobrio. ripeto se non ti sei documentato bene, un minimo, con testi scientifici , temi come questi dovresti lasciarli perdere. le tue risposte poi sono anche peggio dell’articolo.

    De gustibus. Mi sono documentato, tranquillo: di certo non potremo risolvere io e te una disputa che va avanti da anni. Tu credi a quello che vuoi, e lo stesso farò io. Se pensi di intimidirmi, hai sbagliato portone. Poi, ti ripeto, l’insulto è l’ultima risorsa di chi rimane senza argomenti, come sotto:

    >poi invece di scrivere boiate, partorite dalla tua mente, senza citare uno straccio di fonte perchè non rispondi alla domanda che ti ho fatto?
    >“sapete perchè il Dalai Lama è scappato?”

    La butto lì: per non fare la fine del Panchen Lama. Anche lui eletto dai tibetani senza intervento del governo cinese. Qoigyijabu (il Panchen Lama corrente) non è figlio di membri del partito comunista cinese, io ho sette occhi e la terra è piatta e il sole le gira attorno. Il Panchen Lama scelto dai tibetani secondo tradizioni secolari, intanto, chissà dove è finito. Ah, il governo cinese, quindi, ha proibito ai tibetani di reincarnarsi per puro spirito sportivo. Bella roba.

    E adesso sentiamo cosa dice la bocca della verità. 🙂

  39. >>Il Dalai Lama non vuole la secessione → e io che ho detto? «chiede solo che i tibetani abbiano un po’ di autonomia»;

    >di autonomia il Tibet ne ha parecchia già basta leggere l’Autonomy Law del 1984

    Eh, sulla carta…

    >>Il Dalai Lama prende soldi dalla CIA → Non ho escluso questa possibilità, ma detto che oggi lo vedo un po’ difficile a causa dei vari “impegni” internazionali in altre zone dell’Asia (e per il peso enorme che la Cina ha acquisito negli anni ad oggi);

    >hai presente quanti soldi può spendere la CIA?

    Non mi risulta che abbia fondi infiniti. Mi risulta che si sono aperti molti fronti dove la CIA è maggiormente richiesta, senza dimenticare che c’è il problema diplomatico oggi. Non siamo più negli anni ‘80, dopotutto.

    >>Trattati internazionali → Nisba, non mi pare di aver detto che l’indipendenza del Tibet fosse stata riconosciuta da tutti. Non ricordo la fonte che presi allora (e non la trovo), in ogni caso ricordo diversi trattati. Quello del 1914, se non ricordo male, la Convenzione di Simla, vedeva gli inglesi riconoscere un’ampia autonomia ai tibetani. I trattati che ribadivano l’indipendenza non erano molti (chiedo venia), ma nemmeno assenti. Aggiornerò quanto prima l’articolo.
    >è evidente che non sai cosìè un trattato internazionale. non posso spiegartelo io adesso. datti un’occhiata a un buon manuale di diritto internazionale come il Cassese e non parlare di cose che non sai contribuendo a diffondere disinformazione.

    Grazie per il consiglio e grazie per il complimento. 🙂

    >>Pulizia etnica → Vediamo di precisare: pulizia etnica o genocidio, almeno come la intendo io in questo articolo, non comporta necessariamente omicidi e stragi, ma anche, semplicemente, la soppressione di una etnia. Ciò non toglie che i cinesi usino anche quest’arma (lo abbiamo visto di recente).
    >non abbiamo visto proprio nulla di recente. nella tua testolina malata forse

    Eh, quando non si hanno argomenti si passa all’insulto…

    >>Raddoppio della popolazione → Questione di fonti: i cinesi, giustamente, affermano che dal 1959 al 2000 la popolazione tibetana è triplicata. Il Governo autonomo tibetano, riprendendo il People’s Daily (quotidiano di proprietà dello stato cinese) del 1959, fa notare che fra quelle cifre e quelle odierne c’è una differenza del 15%…in negativo. Non penso che debba ricordarti come veniva trattata l’informazione in ‘1984′, no?
    >mi spiace ma i censimenti ufficiali sono riconosciuti anche dalle organizzazioni internazionale. e vorrei ben vedere come dall’esterno si possano fare censimenti.

    Eh, certo…People’s Daily è un giornale cinese filotibetano. Posso consigliarti la lettura di 1984? Dimostri maggiore ignoranza del sottoscritto se non sai come va la libertà di stampa in Cina.

    >>Lingua tibetana → Non metto in dubbio che venga ancora utilizzato (ci mancherebbe). Ma da circa quindici anni, in particolare nelle migliori scuole, viene insegnato come lingua straniera (ovvero si studia tibetano, ma tutte le altre materie vengono insegnate in mandarino). La legge sull’istruzione certo prevede l’uso del tibetano, ma nella realtà le scuole in tibetano sono prerogativa dei paesini. Nel 1996 i cinesi hanno abrogato il piano per espandere l’insegnamento in tibetano “per mancanza di personale adeguato” (ammaestrato?), pur essendovi comprovati miglioramenti negli studenti tibetani che apprendevano in tibetano rispetto ad una lingua straniera (il mandarino, appunto).
    >non mi risulta nella maniera più assoluta. l’unica cosa che gli studiosi fanno notare è che gli studenti che parlano il tibetano come prima lingua sono inevitabilmente svantaggiati nel mondo del lavoro. come noi italiani nei confronti degli inglesi.

    Cerca su Google “Education in Tibet” e vedi come ti risulta.

    >>Poi, i migliori studenti vengono ammessi in scuole di alto livello, che però si trovano fuori dal Tibet: questi tibetani torneranno poi in patria ben istruiti per diventare i leader della regione secondo le direttive di Pechino.
    >fuffa complottista. anche molti dei nostri studenti vanno a studiare negli stati uniti. dunque?

    Quanti ci vanno stipendiati dallo Stato? E perché, visto che i cinesi sono tanto buoni e cari, non le creano in loco le scuole di élite? Fanno taaaanti investimenti in Tibet, potranno fondare anche scuole decenti.

    >>Il Tibet, pur nell’autonomia è praticamente da 8 secoli sotto la sovranità cinese. dire che prima era autonomo è come dire che era autonomo il granducato di toscana (anzi molto peggio 8 secoli contro uno e mezzo) → Nu. Il Tibet era formalmente cinese, ma praticamente autonomo (almeno). Se fosse stato praticamente cinese, a che servivano le ripetute invasioni cinesi? XD

    >non fare il bambino. non c’è stata nessuna invasione cinese. semplicemente hanno riunificato il loro territorio definito come tale nei trattati.

    Il nome della rosa.

    >>a poco vale il discorso che per 30 anni è stato autonomo perchè il quel periodo tutta la Cina era divisa e squarciata da conflitti. → ammissibile, ma ciò non inficia quanto detto sopra.
    >inficia il discorso che il Tibet era autonomo. autonomo da che? neanche la Cina esisteva come entità unica.

    Ma allora la Cina era unita o divisa? Se era unita, allora hai ragione, ma se era divisa e il Tibet non era autonomo, ma indipendente. :-O

    (Ah, perché vuole l’accento acuto)

    >>chi abbia instaurato in tibet uno stato semischiavista è irrilevante. → Prendevo in giro i cinesi per essersi contraddetti.
    >non mi sembra che si siano contraddetti

    Punti di vista.

    >>quello che è rilevante è che la schiavitù da quando il Tibet è stato liberato nel 1950 è stata abolita. → Vero, ma è anche vero che il Dalai Lama stava rinnovando il proprio Paese. Come ho già detto, si tratta di normale evoluzione. L’arrivo dei cinesi ha semplicemente affrettato il progresso in questo senso (a un prezzo che sinceramente mi pare troppo alto).
    >non vedo prezzi da pagare. e non vedo ostacoli a che in 35 e passa anni di governo non si pensi di abolire la schiavitù. che dovrebbe essere la prima cosa da fare, credo.

    Dal mio punto di vista, il prezzo pagato è il corollario di cui sopra. Non posso certo farti cambiare idea.

    >>non è un problema di fonti il fatto che esistono norme che favoriscono le minoranze. → Sure, come esistono incentivi per gli han a trasferirsi in Tibet. Metti da una parte e togli dall’altra.
    >ammesso che questi incentivi esistono in che cosa questo sfavorirebbe le minoranze?

    Niente, figurati: siamo tutti antichi romani oggi, usiamo i sesterzi e cose del genere. La minoranza, quando comincia a diventare minoranza anche dove dovrebbe essere maggioranza, è una cosa assolutamente normale. In Tibet il 35% degli abitanti è han (almeno secondo quanto dice il governo cinese). Poi è un gran bel vedere come sia diventata la città sacra di Lhasa (sacra per i tibetani, ma in fondo chissenefrega).

    >>Quanto a Sette anni nel Tibet, tranquillo, non è la mia sola fonte: l’ho citato, per l’appunto, solo per un punto del mio articolo.

    >che è un obbrobrio. ripeto se non ti sei documentato bene, un minimo, con testi scientifici , temi come questi dovresti lasciarli perdere. le tue risposte poi sono anche peggio dell’articolo.

    De gustibus. Mi sono documentato, tranquillo: di certo non potremo risolvere io e te una disputa che va avanti da anni. Tu credi a quello che vuoi, e lo stesso farò io. Se pensi di intimidirmi, hai sbagliato portone. Poi, ti ripeto, l’insulto è l’ultima risorsa di chi rimane senza argomenti, come sotto:

    >poi invece di scrivere boiate, partorite dalla tua mente, senza citare uno straccio di fonte perchè non rispondi alla domanda che ti ho fatto?
    >“sapete perchè il Dalai Lama è scappato?”

    La butto lì: per non fare la fine del Panchen Lama. Anche lui eletto dai tibetani senza intervento del governo cinese. Qoigyijabu (il Panchen Lama corrente) non è figlio di membri del partito comunista cinese, io ho sette occhi e la terra è piatta e il sole le gira attorno. Il Panchen Lama scelto dai tibetani secondo tradizioni secolari, intanto, chissà dove è finito. Ah, il governo cinese, quindi, ha proibito ai tibetani di reincarnarsi per puro spirito sportivo. Bella roba.

    E adesso sentiamo cosa dice la bocca della verità. 🙂

  40. >scusa se sono stato troppo duro ma non si possono affrontare argomenti così delicati con tanta superficialità.

    Potrei dire la stessa cosa. 🙂

  41. >scusa se sono stato troppo duro ma non si possono affrontare argomenti così delicati con tanta superficialità.

    Potrei dire la stessa cosa. 🙂

  42. >scusa se sono stato troppo duro ma non si possono affrontare argomenti così delicati con tanta superficialità.

    Potrei dire la stessa cosa. 🙂

  43. >>>Il Dalai Lama non vuole la secessione → e io che ho detto? «chiede solo che i tibetani abbiano un po’ di autonomia»;

    >>di autonomia il Tibet ne ha parecchia già basta leggere l’Autonomy Law del 1984

    >Eh, sulla carta…

    obiezione sensa senso. che si potrebbe rivolgere a qualsiasi costituzione e leggi. non ci sono leggi discriminatorie in Cina, anzi. questo è il dato di fatto. se ne hai altri da portare, supportati da fonti scientifiche e non di parte come può essere per esempio questa..
    http://www.tchrd.org/publications/topical_reports/education_in_tibet-2003/

    >>>Il Dalai Lama prende soldi dalla CIA → Non ho escluso questa possibilità, ma detto che oggi lo vedo un po’ difficile a causa dei vari “impegni” internazionali in altre zone dell’Asia (e per il peso enorme che la Cina ha acquisito negli anni ad oggi);

    >>hai presente quanti soldi può spendere la CIA?

    >Non mi risulta che abbia fondi infiniti. Mi risulta che si sono aperti molti fronti dove la CIA è maggiormente richiesta, senza dimenticare che c’è il problema diplomatico oggi. Non siamo più negli anni ‘80, dopotutto.

    non ho detto che abbia fondi infiniti ma certamente abbastanza per finanziare il Dalai Lama. c’è il porblema diplomatico. quale? guarda ti esprimi in maniera talmente approssimativa , ammiccando e facendo riferimenti che solo tu capisci che è difficile discutere.

    >>>Trattati internazionali → Nisba, non mi pare di aver detto che l’indipendenza del Tibet fosse stata riconosciuta da tutti. Non ricordo la fonte che presi allora (e non la trovo), in ogni caso ricordo diversi trattati. Quello del 1914, se non ricordo male, la Convenzione di Simla, vedeva gli inglesi riconoscere un’ampia autonomia ai tibetani. I trattati che ribadivano l’indipendenza non erano molti (chiedo venia), ma nemmeno assenti. Aggiornerò quanto prima l’articolo.
    >>è evidente che non sai cosìè un trattato internazionale. non posso spiegartelo io adesso. datti un’occhiata a un buon manuale di diritto internazionale come il Cassese e non parlare di cose che non sai contribuendo a diffondere disinformazione.

    >Grazie per il consiglio e grazie per il complimento. 🙂

    non ci sono ne insulti nè complimenti. semplicemente ti faccio notare che stai maneggiando una materia di cui sei digiuno. almeno così sembra.

    >>>Pulizia etnica → Vediamo di precisare: pulizia etnica o genocidio, almeno come la intendo io in questo articolo, non comporta necessariamente omicidi e stragi, ma anche, semplicemente, la soppressione di una etnia. Ciò non toglie che i cinesi usino anche quest’arma (lo abbiamo visto di recente).
    >>non abbiamo visto proprio nulla di recente. nella tua testolina malata forse

    >Eh, quando non si hanno argomenti si passa all’insulto…

    quali sarebbero i tuoi argomenti? “lo abbiamo visto di recente”. la solita allusione vaga. cosa abbiamo visto di recente? dove? quando? boh???

    >>>Raddoppio della popolazione → Questione di fonti: i cinesi, giustamente, affermano che dal 1959 al 2000 la popolazione tibetana è triplicata. Il Governo autonomo tibetano, riprendendo il People’s Daily (quotidiano di proprietà dello stato cinese) del 1959, fa notare che fra quelle cifre e quelle odierne c’è una differenza del 15%…in negativo. Non penso che debba ricordarti come veniva trattata l’informazione in ‘1984′, no?
    >>mi spiace ma i censimenti ufficiali sono riconosciuti anche dalle organizzazioni internazionale. e vorrei ben vedere come dall’esterno si possano fare censimenti.

    >Eh, certo…People’s Daily è un giornale cinese filotibetano. Posso consigliarti la lettura di 1984? Dimostri maggiore ignoranza del sottoscritto se non sai come va la libertà di stampa in Cina.

    ecco a fronte dei dati ufficiali tu mi consigli di leggere 1984 (e perchè non la fattoria degli animali?)!!!.
    dici che il People Daily dice non so cosa, non si sa in quale numero di quale anno. ancora una volta. come parlare del sesso degli angeli.

    >>>Lingua tibetana → Non metto in dubbio che venga ancora utilizzato (ci mancherebbe). Ma da circa quindici anni, in particolare nelle migliori scuole, viene insegnato come lingua straniera (ovvero si studia tibetano, ma tutte le altre materie vengono insegnate in mandarino). La legge sull’istruzione certo prevede l’uso del tibetano, ma nella realtà le scuole in tibetano sono prerogativa dei paesini. Nel 1996 i cinesi hanno abrogato il piano per espandere l’insegnamento in tibetano “per mancanza di personale adeguato” (ammaestrato?), pur essendovi comprovati miglioramenti negli studenti tibetani che apprendevano in tibetano rispetto ad una lingua straniera (il mandarino, appunto).
    >>non mi risulta nella maniera più assoluta. l’unica cosa che gli studiosi fanno notare è che gli studenti che parlano il tibetano come prima lingua sono inevitabilmente svantaggiati nel mondo del lavoro. come noi italiani nei confronti degli inglesi.

    >Cerca su Google “Education in Tibet” e vedi come ti risulta.
    tu leggiti il capitolo sull’educazione di “Minority Rights in Asia” di Castellino/Dominguez Redondo, OXford University Press 2006 oppure “China Modernizes” di Randall Peerenboom 2007 Oxford Univerity Press o ancora “Minority Rights in Asia” di Will Kymlicka/ Baogang He 2005 Oxford Univerity Press.
    poi ripassa con i link dei siti degli ultras nazionalisti tibetani.

    >>>Poi, i migliori studenti vengono ammessi in scuole di alto livello, che però si trovano fuori dal Tibet: questi tibetani torneranno poi in patria ben istruiti per diventare i leader della regione secondo le direttive di Pechino.
    >>fuffa complottista. anche molti dei nostri studenti vanno a studiare negli stati uniti. dunque?

    >Quanti ci vanno stipendiati dallo Stato? E perché, visto che i cinesi sono tanto buoni e cari, non le creano in loco le scuole di élite? Fanno taaaanti investimenti in Tibet, potranno fondare anche scuole decenti.

    mi sembra positivo il fatto che si diano borse agli studenti appartenenti alle minoranze etniche. e che possano studiare con le altre eccellenze provenienti dalle altre parti della cina. in tibet non ci sono buone scuole? documenta. la solita fuffa.

    >>>Il Tibet, pur nell’autonomia è praticamente da 8 secoli sotto la sovranità cinese. dire che prima era autonomo è come dire che era autonomo il granducato di toscana (anzi molto peggio 8 secoli contro uno e mezzo) → Nu. Il Tibet era formalmente cinese, ma praticamente autonomo (almeno). Se fosse stato praticamente cinese, a che servivano le ripetute invasioni cinesi? XD

    >>non fare il bambino. non c’è stata nessuna invasione cinese. semplicemente hanno riunificato il loro territorio definito come tale nei trattati.

    >Il nome della rosa.

    a me sembra più il Pendolo. molto complottista.

    >>>a poco vale il discorso che per 30 anni è stato autonomo perchè il quel periodo tutta la Cina era divisa e squarciata da conflitti. → ammissibile, ma ciò non inficia quanto detto sopra.
    >>inficia il discorso che il Tibet era autonomo. autonomo da che? neanche la Cina esisteva come entità unica.

    >Ma allora la Cina era unita o divisa? Se era unita, allora hai ragione, ma se era divisa e il Tibet non era autonomo, ma indipendente. :-O

    (Ah, perché vuole l’accento acuto)

    il solito ragionamento infantile. per circa un secolo , durante il colonialismo e fino alla nascita del 1949 ci sono stati molti stravolgimenti. ma storicamente il tibet appartiene al territorio cinese.

    >>chi abbia instaurato in tibet uno stato semischiavista è irrilevante. → Prendevo in giro i cinesi per essersi contraddetti.
    >>non mi sembra che si siano contraddetti

    >Punti di vista.

    no, ora mi spieghi dove starebbe questa contraddizione.

    >>>quello che è rilevante è che la schiavitù da quando il Tibet è stato liberato nel 1950 è stata abolita. → Vero, ma è anche vero che il Dalai Lama stava rinnovando il proprio Paese. Come ho già detto, si tratta di normale evoluzione. L’arrivo dei cinesi ha semplicemente affrettato il progresso in questo senso (a un prezzo che sinceramente mi pare troppo alto).

    >>non vedo prezzi da pagare. e non vedo ostacoli a che in 35 e passa anni di governo non si pensi di abolire la schiavitù. che dovrebbe essere la prima cosa da fare, credo.

    >Dal mio punto di vista, il prezzo pagato è il corollario di cui sopra. Non posso certo farti cambiare idea.

    il corollario de chè? di certo sparando cazzate non mi fai cambiare idea. magari fai cambiare idea a chi la pensava come te.

    >>>non è un problema di fonti il fatto che esistono norme che favoriscono le minoranze. → Sure, come esistono incentivi per gli han a trasferirsi in Tibet. Metti da una parte e togli dall’altra.
    >>ammesso che questi incentivi esistono in che cosa questo sfavorirebbe le minoranze?

    >Niente, figurati: siamo tutti antichi romani oggi, usiamo i sesterzi e cose del genere. La minoranza, quando comincia a diventare minoranza anche dove dovrebbe essere maggioranza, è una cosa assolutamente normale. In Tibet il 35% degli abitanti è han (almeno secondo quanto dice il governo cinese). Poi è un gran bel vedere come sia diventata la città sacra di Lhasa (sacra per i tibetani, ma in fondo chissenefrega).
    falso solo il 6% è Han. in più non si può neanche parlare di residenti ma di gente che va a lavorare. comunque gli han sono presenti da sempre in tibet e in molti casi si sono “mischiati” con i tibetani. infine Lhasa non è città sacra per i tibetani ma per i buddhisti, tra questi milioni di Han. invece sembra che tu ignori l’esistenza della religione Bon. sarebbe interessante per te sapere in che modo sono stati perseguitati e assimilati dai buddhisti.

    >>>Quanto a Sette anni nel Tibet, tranquillo, non è la mia sola fonte: l’ho citato, per l’appunto, solo per un punto del mio articolo.

    >>che è un obbrobrio. ripeto se non ti sei documentato bene, un minimo, con testi scientifici , temi come questi dovresti lasciarli perdere. le tue risposte poi sono anche peggio dell’articolo.

    >De gustibus. Mi sono documentato, tranquillo: di certo non potremo risolvere io e te una disputa che va avanti da anni. Tu credi a quello che vuoi, e lo stesso farò io. Se pensi di intimidirmi, hai sbagliato portone. Poi, ti ripeto, l’insulto è l’ultima risorsa di chi rimane senza argomenti, come sotto:

    non mi sembra di insultare te . sto criticando quello che scrivi.dimostri di non essere minimamente documentato.

    >>poi invece di scrivere boiate, partorite dalla tua mente, senza citare uno straccio di fonte perchè non rispondi alla domanda che ti ho fatto?
    >>“sapete perchè il Dalai Lama è scappato?”

    >La butto lì: per non fare la fine del Panchen Lama. Anche lui eletto dai tibetani senza intervento del governo cinese. Qoigyijabu (il Panchen Lama corrente) non è figlio di membri del partito comunista cinese, io ho sette occhi e la terra è piatta e il sole le gira attorno. Il Panchen Lama scelto dai tibetani secondo tradizioni secolari, intanto, chissà dove è finito.

    il Panchen Lama non è stato toccato finchè era vivo anzi ha collaborato alla stesura delle leggi riguardo il tibet.
    il nuovo panchen lama è stato nominato come da tradizione da pechino. la figura del dalai lama è stata creata da Kubilai Khan altro che scelto dai tibetani.

    > Ah, il governo cinese, quindi, ha proibito ai tibetani di reincarnarsi per puro spirito sportivo. Bella roba.
    diciamo che molti aspetti del buddhismo sono bislacchi. ma non è certo per colpa del governo cinese.

    >E adesso sentiamo cosa dice la bocca della verità. 🙂
    la risposta la puoi trovare a pag 234 del libro “Tibet Patria Perduta” di Thubten Norbu, Garzanti 1960. titolo originale “Tibet Is My Country”. di certo non una fonte filo-cinese.

  44. >>>Il Dalai Lama non vuole la secessione → e io che ho detto? «chiede solo che i tibetani abbiano un po’ di autonomia»;

    >>di autonomia il Tibet ne ha parecchia già basta leggere l’Autonomy Law del 1984

    >Eh, sulla carta…

    obiezione sensa senso. che si potrebbe rivolgere a qualsiasi costituzione e leggi. non ci sono leggi discriminatorie in Cina, anzi. questo è il dato di fatto. se ne hai altri da portare, supportati da fonti scientifiche e non di parte come può essere per esempio questa..
    http://www.tchrd.org/publications/topical_reports/education_in_tibet-2003/

    >>>Il Dalai Lama prende soldi dalla CIA → Non ho escluso questa possibilità, ma detto che oggi lo vedo un po’ difficile a causa dei vari “impegni” internazionali in altre zone dell’Asia (e per il peso enorme che la Cina ha acquisito negli anni ad oggi);

    >>hai presente quanti soldi può spendere la CIA?

    >Non mi risulta che abbia fondi infiniti. Mi risulta che si sono aperti molti fronti dove la CIA è maggiormente richiesta, senza dimenticare che c’è il problema diplomatico oggi. Non siamo più negli anni ‘80, dopotutto.

    non ho detto che abbia fondi infiniti ma certamente abbastanza per finanziare il Dalai Lama. c’è il porblema diplomatico. quale? guarda ti esprimi in maniera talmente approssimativa , ammiccando e facendo riferimenti che solo tu capisci che è difficile discutere.

    >>>Trattati internazionali → Nisba, non mi pare di aver detto che l’indipendenza del Tibet fosse stata riconosciuta da tutti. Non ricordo la fonte che presi allora (e non la trovo), in ogni caso ricordo diversi trattati. Quello del 1914, se non ricordo male, la Convenzione di Simla, vedeva gli inglesi riconoscere un’ampia autonomia ai tibetani. I trattati che ribadivano l’indipendenza non erano molti (chiedo venia), ma nemmeno assenti. Aggiornerò quanto prima l’articolo.
    >>è evidente che non sai cosìè un trattato internazionale. non posso spiegartelo io adesso. datti un’occhiata a un buon manuale di diritto internazionale come il Cassese e non parlare di cose che non sai contribuendo a diffondere disinformazione.

    >Grazie per il consiglio e grazie per il complimento. 🙂

    non ci sono ne insulti nè complimenti. semplicemente ti faccio notare che stai maneggiando una materia di cui sei digiuno. almeno così sembra.

    >>>Pulizia etnica → Vediamo di precisare: pulizia etnica o genocidio, almeno come la intendo io in questo articolo, non comporta necessariamente omicidi e stragi, ma anche, semplicemente, la soppressione di una etnia. Ciò non toglie che i cinesi usino anche quest’arma (lo abbiamo visto di recente).
    >>non abbiamo visto proprio nulla di recente. nella tua testolina malata forse

    >Eh, quando non si hanno argomenti si passa all’insulto…

    quali sarebbero i tuoi argomenti? “lo abbiamo visto di recente”. la solita allusione vaga. cosa abbiamo visto di recente? dove? quando? boh???

    >>>Raddoppio della popolazione → Questione di fonti: i cinesi, giustamente, affermano che dal 1959 al 2000 la popolazione tibetana è triplicata. Il Governo autonomo tibetano, riprendendo il People’s Daily (quotidiano di proprietà dello stato cinese) del 1959, fa notare che fra quelle cifre e quelle odierne c’è una differenza del 15%…in negativo. Non penso che debba ricordarti come veniva trattata l’informazione in ‘1984′, no?
    >>mi spiace ma i censimenti ufficiali sono riconosciuti anche dalle organizzazioni internazionale. e vorrei ben vedere come dall’esterno si possano fare censimenti.

    >Eh, certo…People’s Daily è un giornale cinese filotibetano. Posso consigliarti la lettura di 1984? Dimostri maggiore ignoranza del sottoscritto se non sai come va la libertà di stampa in Cina.

    ecco a fronte dei dati ufficiali tu mi consigli di leggere 1984 (e perchè non la fattoria degli animali?)!!!.
    dici che il People Daily dice non so cosa, non si sa in quale numero di quale anno. ancora una volta. come parlare del sesso degli angeli.

    >>>Lingua tibetana → Non metto in dubbio che venga ancora utilizzato (ci mancherebbe). Ma da circa quindici anni, in particolare nelle migliori scuole, viene insegnato come lingua straniera (ovvero si studia tibetano, ma tutte le altre materie vengono insegnate in mandarino). La legge sull’istruzione certo prevede l’uso del tibetano, ma nella realtà le scuole in tibetano sono prerogativa dei paesini. Nel 1996 i cinesi hanno abrogato il piano per espandere l’insegnamento in tibetano “per mancanza di personale adeguato” (ammaestrato?), pur essendovi comprovati miglioramenti negli studenti tibetani che apprendevano in tibetano rispetto ad una lingua straniera (il mandarino, appunto).
    >>non mi risulta nella maniera più assoluta. l’unica cosa che gli studiosi fanno notare è che gli studenti che parlano il tibetano come prima lingua sono inevitabilmente svantaggiati nel mondo del lavoro. come noi italiani nei confronti degli inglesi.

    >Cerca su Google “Education in Tibet” e vedi come ti risulta.
    tu leggiti il capitolo sull’educazione di “Minority Rights in Asia” di Castellino/Dominguez Redondo, OXford University Press 2006 oppure “China Modernizes” di Randall Peerenboom 2007 Oxford Univerity Press o ancora “Minority Rights in Asia” di Will Kymlicka/ Baogang He 2005 Oxford Univerity Press.
    poi ripassa con i link dei siti degli ultras nazionalisti tibetani.

    >>>Poi, i migliori studenti vengono ammessi in scuole di alto livello, che però si trovano fuori dal Tibet: questi tibetani torneranno poi in patria ben istruiti per diventare i leader della regione secondo le direttive di Pechino.
    >>fuffa complottista. anche molti dei nostri studenti vanno a studiare negli stati uniti. dunque?

    >Quanti ci vanno stipendiati dallo Stato? E perché, visto che i cinesi sono tanto buoni e cari, non le creano in loco le scuole di élite? Fanno taaaanti investimenti in Tibet, potranno fondare anche scuole decenti.

    mi sembra positivo il fatto che si diano borse agli studenti appartenenti alle minoranze etniche. e che possano studiare con le altre eccellenze provenienti dalle altre parti della cina. in tibet non ci sono buone scuole? documenta. la solita fuffa.

    >>>Il Tibet, pur nell’autonomia è praticamente da 8 secoli sotto la sovranità cinese. dire che prima era autonomo è come dire che era autonomo il granducato di toscana (anzi molto peggio 8 secoli contro uno e mezzo) → Nu. Il Tibet era formalmente cinese, ma praticamente autonomo (almeno). Se fosse stato praticamente cinese, a che servivano le ripetute invasioni cinesi? XD

    >>non fare il bambino. non c’è stata nessuna invasione cinese. semplicemente hanno riunificato il loro territorio definito come tale nei trattati.

    >Il nome della rosa.

    a me sembra più il Pendolo. molto complottista.

    >>>a poco vale il discorso che per 30 anni è stato autonomo perchè il quel periodo tutta la Cina era divisa e squarciata da conflitti. → ammissibile, ma ciò non inficia quanto detto sopra.
    >>inficia il discorso che il Tibet era autonomo. autonomo da che? neanche la Cina esisteva come entità unica.

    >Ma allora la Cina era unita o divisa? Se era unita, allora hai ragione, ma se era divisa e il Tibet non era autonomo, ma indipendente. :-O

    (Ah, perché vuole l’accento acuto)

    il solito ragionamento infantile. per circa un secolo , durante il colonialismo e fino alla nascita del 1949 ci sono stati molti stravolgimenti. ma storicamente il tibet appartiene al territorio cinese.

    >>chi abbia instaurato in tibet uno stato semischiavista è irrilevante. → Prendevo in giro i cinesi per essersi contraddetti.
    >>non mi sembra che si siano contraddetti

    >Punti di vista.

    no, ora mi spieghi dove starebbe questa contraddizione.

    >>>quello che è rilevante è che la schiavitù da quando il Tibet è stato liberato nel 1950 è stata abolita. → Vero, ma è anche vero che il Dalai Lama stava rinnovando il proprio Paese. Come ho già detto, si tratta di normale evoluzione. L’arrivo dei cinesi ha semplicemente affrettato il progresso in questo senso (a un prezzo che sinceramente mi pare troppo alto).

    >>non vedo prezzi da pagare. e non vedo ostacoli a che in 35 e passa anni di governo non si pensi di abolire la schiavitù. che dovrebbe essere la prima cosa da fare, credo.

    >Dal mio punto di vista, il prezzo pagato è il corollario di cui sopra. Non posso certo farti cambiare idea.

    il corollario de chè? di certo sparando cazzate non mi fai cambiare idea. magari fai cambiare idea a chi la pensava come te.

    >>>non è un problema di fonti il fatto che esistono norme che favoriscono le minoranze. → Sure, come esistono incentivi per gli han a trasferirsi in Tibet. Metti da una parte e togli dall’altra.
    >>ammesso che questi incentivi esistono in che cosa questo sfavorirebbe le minoranze?

    >Niente, figurati: siamo tutti antichi romani oggi, usiamo i sesterzi e cose del genere. La minoranza, quando comincia a diventare minoranza anche dove dovrebbe essere maggioranza, è una cosa assolutamente normale. In Tibet il 35% degli abitanti è han (almeno secondo quanto dice il governo cinese). Poi è un gran bel vedere come sia diventata la città sacra di Lhasa (sacra per i tibetani, ma in fondo chissenefrega).
    falso solo il 6% è Han. in più non si può neanche parlare di residenti ma di gente che va a lavorare. comunque gli han sono presenti da sempre in tibet e in molti casi si sono “mischiati” con i tibetani. infine Lhasa non è città sacra per i tibetani ma per i buddhisti, tra questi milioni di Han. invece sembra che tu ignori l’esistenza della religione Bon. sarebbe interessante per te sapere in che modo sono stati perseguitati e assimilati dai buddhisti.

    >>>Quanto a Sette anni nel Tibet, tranquillo, non è la mia sola fonte: l’ho citato, per l’appunto, solo per un punto del mio articolo.

    >>che è un obbrobrio. ripeto se non ti sei documentato bene, un minimo, con testi scientifici , temi come questi dovresti lasciarli perdere. le tue risposte poi sono anche peggio dell’articolo.

    >De gustibus. Mi sono documentato, tranquillo: di certo non potremo risolvere io e te una disputa che va avanti da anni. Tu credi a quello che vuoi, e lo stesso farò io. Se pensi di intimidirmi, hai sbagliato portone. Poi, ti ripeto, l’insulto è l’ultima risorsa di chi rimane senza argomenti, come sotto:

    non mi sembra di insultare te . sto criticando quello che scrivi.dimostri di non essere minimamente documentato.

    >>poi invece di scrivere boiate, partorite dalla tua mente, senza citare uno straccio di fonte perchè non rispondi alla domanda che ti ho fatto?
    >>“sapete perchè il Dalai Lama è scappato?”

    >La butto lì: per non fare la fine del Panchen Lama. Anche lui eletto dai tibetani senza intervento del governo cinese. Qoigyijabu (il Panchen Lama corrente) non è figlio di membri del partito comunista cinese, io ho sette occhi e la terra è piatta e il sole le gira attorno. Il Panchen Lama scelto dai tibetani secondo tradizioni secolari, intanto, chissà dove è finito.

    il Panchen Lama non è stato toccato finchè era vivo anzi ha collaborato alla stesura delle leggi riguardo il tibet.
    il nuovo panchen lama è stato nominato come da tradizione da pechino. la figura del dalai lama è stata creata da Kubilai Khan altro che scelto dai tibetani.

    > Ah, il governo cinese, quindi, ha proibito ai tibetani di reincarnarsi per puro spirito sportivo. Bella roba.
    diciamo che molti aspetti del buddhismo sono bislacchi. ma non è certo per colpa del governo cinese.

    >E adesso sentiamo cosa dice la bocca della verità. 🙂
    la risposta la puoi trovare a pag 234 del libro “Tibet Patria Perduta” di Thubten Norbu, Garzanti 1960. titolo originale “Tibet Is My Country”. di certo non una fonte filo-cinese.

  45. >>>Il Dalai Lama non vuole la secessione → e io che ho detto? «chiede solo che i tibetani abbiano un po’ di autonomia»;

    >>di autonomia il Tibet ne ha parecchia già basta leggere l’Autonomy Law del 1984

    >Eh, sulla carta…

    obiezione sensa senso. che si potrebbe rivolgere a qualsiasi costituzione e leggi. non ci sono leggi discriminatorie in Cina, anzi. questo è il dato di fatto. se ne hai altri da portare, supportati da fonti scientifiche e non di parte come può essere per esempio questa..
    http://www.tchrd.org/publications/topical_reports/education_in_tibet-2003/

    >>>Il Dalai Lama prende soldi dalla CIA → Non ho escluso questa possibilità, ma detto che oggi lo vedo un po’ difficile a causa dei vari “impegni” internazionali in altre zone dell’Asia (e per il peso enorme che la Cina ha acquisito negli anni ad oggi);

    >>hai presente quanti soldi può spendere la CIA?

    >Non mi risulta che abbia fondi infiniti. Mi risulta che si sono aperti molti fronti dove la CIA è maggiormente richiesta, senza dimenticare che c’è il problema diplomatico oggi. Non siamo più negli anni ‘80, dopotutto.

    non ho detto che abbia fondi infiniti ma certamente abbastanza per finanziare il Dalai Lama. c’è il porblema diplomatico. quale? guarda ti esprimi in maniera talmente approssimativa , ammiccando e facendo riferimenti che solo tu capisci che è difficile discutere.

    >>>Trattati internazionali → Nisba, non mi pare di aver detto che l’indipendenza del Tibet fosse stata riconosciuta da tutti. Non ricordo la fonte che presi allora (e non la trovo), in ogni caso ricordo diversi trattati. Quello del 1914, se non ricordo male, la Convenzione di Simla, vedeva gli inglesi riconoscere un’ampia autonomia ai tibetani. I trattati che ribadivano l’indipendenza non erano molti (chiedo venia), ma nemmeno assenti. Aggiornerò quanto prima l’articolo.
    >>è evidente che non sai cosìè un trattato internazionale. non posso spiegartelo io adesso. datti un’occhiata a un buon manuale di diritto internazionale come il Cassese e non parlare di cose che non sai contribuendo a diffondere disinformazione.

    >Grazie per il consiglio e grazie per il complimento. 🙂

    non ci sono ne insulti nè complimenti. semplicemente ti faccio notare che stai maneggiando una materia di cui sei digiuno. almeno così sembra.

    >>>Pulizia etnica → Vediamo di precisare: pulizia etnica o genocidio, almeno come la intendo io in questo articolo, non comporta necessariamente omicidi e stragi, ma anche, semplicemente, la soppressione di una etnia. Ciò non toglie che i cinesi usino anche quest’arma (lo abbiamo visto di recente).
    >>non abbiamo visto proprio nulla di recente. nella tua testolina malata forse

    >Eh, quando non si hanno argomenti si passa all’insulto…

    quali sarebbero i tuoi argomenti? “lo abbiamo visto di recente”. la solita allusione vaga. cosa abbiamo visto di recente? dove? quando? boh???

    >>>Raddoppio della popolazione → Questione di fonti: i cinesi, giustamente, affermano che dal 1959 al 2000 la popolazione tibetana è triplicata. Il Governo autonomo tibetano, riprendendo il People’s Daily (quotidiano di proprietà dello stato cinese) del 1959, fa notare che fra quelle cifre e quelle odierne c’è una differenza del 15%…in negativo. Non penso che debba ricordarti come veniva trattata l’informazione in ‘1984′, no?
    >>mi spiace ma i censimenti ufficiali sono riconosciuti anche dalle organizzazioni internazionale. e vorrei ben vedere come dall’esterno si possano fare censimenti.

    >Eh, certo…People’s Daily è un giornale cinese filotibetano. Posso consigliarti la lettura di 1984? Dimostri maggiore ignoranza del sottoscritto se non sai come va la libertà di stampa in Cina.

    ecco a fronte dei dati ufficiali tu mi consigli di leggere 1984 (e perchè non la fattoria degli animali?)!!!.
    dici che il People Daily dice non so cosa, non si sa in quale numero di quale anno. ancora una volta. come parlare del sesso degli angeli.

    >>>Lingua tibetana → Non metto in dubbio che venga ancora utilizzato (ci mancherebbe). Ma da circa quindici anni, in particolare nelle migliori scuole, viene insegnato come lingua straniera (ovvero si studia tibetano, ma tutte le altre materie vengono insegnate in mandarino). La legge sull’istruzione certo prevede l’uso del tibetano, ma nella realtà le scuole in tibetano sono prerogativa dei paesini. Nel 1996 i cinesi hanno abrogato il piano per espandere l’insegnamento in tibetano “per mancanza di personale adeguato” (ammaestrato?), pur essendovi comprovati miglioramenti negli studenti tibetani che apprendevano in tibetano rispetto ad una lingua straniera (il mandarino, appunto).
    >>non mi risulta nella maniera più assoluta. l’unica cosa che gli studiosi fanno notare è che gli studenti che parlano il tibetano come prima lingua sono inevitabilmente svantaggiati nel mondo del lavoro. come noi italiani nei confronti degli inglesi.

    >Cerca su Google “Education in Tibet” e vedi come ti risulta.
    tu leggiti il capitolo sull’educazione di “Minority Rights in Asia” di Castellino/Dominguez Redondo, OXford University Press 2006 oppure “China Modernizes” di Randall Peerenboom 2007 Oxford Univerity Press o ancora “Minority Rights in Asia” di Will Kymlicka/ Baogang He 2005 Oxford Univerity Press.
    poi ripassa con i link dei siti degli ultras nazionalisti tibetani.

    >>>Poi, i migliori studenti vengono ammessi in scuole di alto livello, che però si trovano fuori dal Tibet: questi tibetani torneranno poi in patria ben istruiti per diventare i leader della regione secondo le direttive di Pechino.
    >>fuffa complottista. anche molti dei nostri studenti vanno a studiare negli stati uniti. dunque?

    >Quanti ci vanno stipendiati dallo Stato? E perché, visto che i cinesi sono tanto buoni e cari, non le creano in loco le scuole di élite? Fanno taaaanti investimenti in Tibet, potranno fondare anche scuole decenti.

    mi sembra positivo il fatto che si diano borse agli studenti appartenenti alle minoranze etniche. e che possano studiare con le altre eccellenze provenienti dalle altre parti della cina. in tibet non ci sono buone scuole? documenta. la solita fuffa.

    >>>Il Tibet, pur nell’autonomia è praticamente da 8 secoli sotto la sovranità cinese. dire che prima era autonomo è come dire che era autonomo il granducato di toscana (anzi molto peggio 8 secoli contro uno e mezzo) → Nu. Il Tibet era formalmente cinese, ma praticamente autonomo (almeno). Se fosse stato praticamente cinese, a che servivano le ripetute invasioni cinesi? XD

    >>non fare il bambino. non c’è stata nessuna invasione cinese. semplicemente hanno riunificato il loro territorio definito come tale nei trattati.

    >Il nome della rosa.

    a me sembra più il Pendolo. molto complottista.

    >>>a poco vale il discorso che per 30 anni è stato autonomo perchè il quel periodo tutta la Cina era divisa e squarciata da conflitti. → ammissibile, ma ciò non inficia quanto detto sopra.
    >>inficia il discorso che il Tibet era autonomo. autonomo da che? neanche la Cina esisteva come entità unica.

    >Ma allora la Cina era unita o divisa? Se era unita, allora hai ragione, ma se era divisa e il Tibet non era autonomo, ma indipendente. :-O

    (Ah, perché vuole l’accento acuto)

    il solito ragionamento infantile. per circa un secolo , durante il colonialismo e fino alla nascita del 1949 ci sono stati molti stravolgimenti. ma storicamente il tibet appartiene al territorio cinese.

    >>chi abbia instaurato in tibet uno stato semischiavista è irrilevante. → Prendevo in giro i cinesi per essersi contraddetti.
    >>non mi sembra che si siano contraddetti

    >Punti di vista.

    no, ora mi spieghi dove starebbe questa contraddizione.

    >>>quello che è rilevante è che la schiavitù da quando il Tibet è stato liberato nel 1950 è stata abolita. → Vero, ma è anche vero che il Dalai Lama stava rinnovando il proprio Paese. Come ho già detto, si tratta di normale evoluzione. L’arrivo dei cinesi ha semplicemente affrettato il progresso in questo senso (a un prezzo che sinceramente mi pare troppo alto).

    >>non vedo prezzi da pagare. e non vedo ostacoli a che in 35 e passa anni di governo non si pensi di abolire la schiavitù. che dovrebbe essere la prima cosa da fare, credo.

    >Dal mio punto di vista, il prezzo pagato è il corollario di cui sopra. Non posso certo farti cambiare idea.

    il corollario de chè? di certo sparando cazzate non mi fai cambiare idea. magari fai cambiare idea a chi la pensava come te.

    >>>non è un problema di fonti il fatto che esistono norme che favoriscono le minoranze. → Sure, come esistono incentivi per gli han a trasferirsi in Tibet. Metti da una parte e togli dall’altra.
    >>ammesso che questi incentivi esistono in che cosa questo sfavorirebbe le minoranze?

    >Niente, figurati: siamo tutti antichi romani oggi, usiamo i sesterzi e cose del genere. La minoranza, quando comincia a diventare minoranza anche dove dovrebbe essere maggioranza, è una cosa assolutamente normale. In Tibet il 35% degli abitanti è han (almeno secondo quanto dice il governo cinese). Poi è un gran bel vedere come sia diventata la città sacra di Lhasa (sacra per i tibetani, ma in fondo chissenefrega).
    falso solo il 6% è Han. in più non si può neanche parlare di residenti ma di gente che va a lavorare. comunque gli han sono presenti da sempre in tibet e in molti casi si sono “mischiati” con i tibetani. infine Lhasa non è città sacra per i tibetani ma per i buddhisti, tra questi milioni di Han. invece sembra che tu ignori l’esistenza della religione Bon. sarebbe interessante per te sapere in che modo sono stati perseguitati e assimilati dai buddhisti.

    >>>Quanto a Sette anni nel Tibet, tranquillo, non è la mia sola fonte: l’ho citato, per l’appunto, solo per un punto del mio articolo.

    >>che è un obbrobrio. ripeto se non ti sei documentato bene, un minimo, con testi scientifici , temi come questi dovresti lasciarli perdere. le tue risposte poi sono anche peggio dell’articolo.

    >De gustibus. Mi sono documentato, tranquillo: di certo non potremo risolvere io e te una disputa che va avanti da anni. Tu credi a quello che vuoi, e lo stesso farò io. Se pensi di intimidirmi, hai sbagliato portone. Poi, ti ripeto, l’insulto è l’ultima risorsa di chi rimane senza argomenti, come sotto:

    non mi sembra di insultare te . sto criticando quello che scrivi.dimostri di non essere minimamente documentato.

    >>poi invece di scrivere boiate, partorite dalla tua mente, senza citare uno straccio di fonte perchè non rispondi alla domanda che ti ho fatto?
    >>“sapete perchè il Dalai Lama è scappato?”

    >La butto lì: per non fare la fine del Panchen Lama. Anche lui eletto dai tibetani senza intervento del governo cinese. Qoigyijabu (il Panchen Lama corrente) non è figlio di membri del partito comunista cinese, io ho sette occhi e la terra è piatta e il sole le gira attorno. Il Panchen Lama scelto dai tibetani secondo tradizioni secolari, intanto, chissà dove è finito.

    il Panchen Lama non è stato toccato finchè era vivo anzi ha collaborato alla stesura delle leggi riguardo il tibet.
    il nuovo panchen lama è stato nominato come da tradizione da pechino. la figura del dalai lama è stata creata da Kubilai Khan altro che scelto dai tibetani.

    > Ah, il governo cinese, quindi, ha proibito ai tibetani di reincarnarsi per puro spirito sportivo. Bella roba.
    diciamo che molti aspetti del buddhismo sono bislacchi. ma non è certo per colpa del governo cinese.

    >E adesso sentiamo cosa dice la bocca della verità. 🙂
    la risposta la puoi trovare a pag 234 del libro “Tibet Patria Perduta” di Thubten Norbu, Garzanti 1960. titolo originale “Tibet Is My Country”. di certo non una fonte filo-cinese.

  46. ricapitolando almeno i punti 1, 2, 5, 6 del tuo “articolo” contengono in tutto o in parte della cazzate.
    non che i punti 3 e 4 possano essere esenti da critiche, sia chiaro

  47. ricapitolando almeno i punti 1, 2, 5, 6 del tuo “articolo” contengono in tutto o in parte della cazzate.
    non che i punti 3 e 4 possano essere esenti da critiche, sia chiaro

  48. ricapitolando almeno i punti 1, 2, 5, 6 del tuo “articolo” contengono in tutto o in parte della cazzate.
    non che i punti 3 e 4 possano essere esenti da critiche, sia chiaro

  49. >obiezione sensa senso. che si potrebbe rivolgere a qualsiasi costituzione e leggi. non ci sono leggi discriminatorie in Cina, anzi. questo è il dato di fatto. se ne hai altri da portare, supportati da fonti scientifiche e non di parte come può essere per esempio questa..
    http://www.tchrd.org/publications/topical_reports/education_in_tibet-2003/

    La teoria è una cosa, la pratica è un’altra. Siamo in Italia, dovresti saperlo. ^_^ Tra l’altro, ciò di cui stiamo parlando non è una scienza esatta, qui ognuno sceglie di credere a quel che vuole. Fuori dalle scienze esatte, è tutto relativo. Di parte è anche ciò che dice il governo cinese, amico mio, e anche tutte le fonti che stanno da una parte o dall’altra. ^_^

    >non ho detto che abbia fondi infiniti ma certamente abbastanza per finanziare il Dalai Lama. c’è il porblema diplomatico. quale? guarda ti esprimi in maniera talmente approssimativa , ammiccando e facendo riferimenti che solo tu capisci che è difficile discutere.

    Giusto per are un esempio, la Cina possiede una bella fetta del debito pubblico americano. Dettagli, certo… com’è un dettaglio la corda al collo di un condannato a morte.

    >non ci sono ne insulti nè complimenti. semplicemente ti faccio notare che stai maneggiando una materia di cui sei digiuno. almeno così sembra.

    Amen, Umberto Eco.

    >quali sarebbero i tuoi argomenti? “lo abbiamo visto di recente”. la solita allusione vaga. cosa abbiamo visto di recente? dove? quando? boh???

    Rivoltare la frittata, altra tecnica per chi rimane senza argomenti (ah, che bello avere studiato retorica). Maaaa, le recenti rivolte tibetane sono state un’invenzione dei media occidentali, occhei.

    >ecco a fronte dei dati ufficiali tu mi consigli di leggere 1984 (e perchè non la fattoria degli animali?)!!!.
    dici che il People Daily dice non so cosa, non si sa in quale numero di quale anno. ancora una volta. come parlare del sesso degli angeli.

    Ti è sfuggito 1959: non leggere una riga sì e una riga no, fai brutte figure.

    >tu leggiti il capitolo sull’educazione di “Minority Rights in Asia” di Castellino/Dominguez Redondo, OXford University Press 2006 oppure “China Modernizes” di Randall Peerenboom 2007 Oxford Univerity Press o ancora “Minority Rights in Asia” di Will Kymlicka/ Baogang He 2005 Oxford Univerity Press.
    poi ripassa con i link dei siti degli ultras nazionalisti tibetani.

    Alla faccia della varietà delle fonti! Comunque, grazie per il consiglio.

    >mi sembra positivo il fatto che si diano borse agli studenti appartenenti alle minoranze etniche. e che possano studiare con le altre eccellenze provenienti dalle altre parti della cina. in tibet non ci sono buone scuole? documenta. la solita fuffa.

    Mica ho detto che non ci sono.

    >a me sembra più il Pendolo. molto complottista.

    Lo vedi che si tratta solo di punti di vista.

    >il solito ragionamento infantile. per circa un secolo , durante il colonialismo e fino alla nascita del 1949 ci sono stati molti stravolgimenti. ma storicamente il tibet appartiene al territorio cinese.

    Abbiamo capito, tu sei un teorico, io sono pragmatico. Non possiamo farci niente. Grazie per il complimento, ancora.

    >no, ora mi spieghi dove starebbe questa contraddizione.

    Scritto nell’articolo. Non ripeto le cose due volte.

    >il corollario de chè? di certo sparando cazzate non mi fai cambiare idea. magari fai cambiare idea a chi la pensava come te.

    ‘che’ non vuole l’accento. E poi mica ti voglio far cambiare idea, figurati. Se chi la pensava come me cambia idea, pazienza, non morirò per questo.

    >falso solo il 6% è Han. in più non si può neanche parlare di residenti ma di gente che va a lavorare. comunque gli han sono presenti da sempre in tibet e in molti casi si sono “mischiati” con i tibetani. infine Lhasa non è città sacra per i tibetani ma per i buddhisti, tra questi milioni di Han. invece sembra che tu ignori l’esistenza della religione Bon. sarebbe interessante per te sapere in che modo sono stati perseguitati e assimilati dai buddhisti.

    Dipende da quale regione assumi come Tibet. Nella TAR, forse, in tutto il Tibet no. Poi io tutte le mattine mi sveglio a Milano per andare a lavorare ad Oslo. I milioni di han ci sono arrivati dopo l’invasione cinese, prima gli han erano mosche bianche. Quanto ai Bön (si scrive così), posso dirti che quei bravi ragazzi dei cinesi distrussero il maggiore dei monasteri di questa religione durante la rivoluzione culturale.

    >non mi sembra di insultare te . sto criticando quello che scrivi.dimostri di non essere minimamente documentato.

    Se…

    >il Panchen Lama non è stato toccato finchè era vivo anzi ha collaborato alla stesura delle leggi riguardo il tibet.
    il nuovo panchen lama è stato nominato come da tradizione da pechino. la figura del dalai lama è stata creata da Kubilai Khan altro che scelto dai tibetani.

    Tu parli del penultimo. Io mi riferisco all’ultimo. Poi da tradizione Pechino non nomina un bel niente: nel diciottesimo secolo i cinesi imposero che il Dalai Lama e il Panchen Lama venissero eletti con il metodo dell’urna d’oro, e così furono scelti un paio di Dalai Lama. Poi si ritornò al metodo tradizionale, nato secoli addietro. Se è per fare i pignoli, Kublai Khan non ha manco creato il Dalai Lama, visto che il primo ad essere insignito di questo titolo sarebbe venuto diversi secoli dopo.

    >la risposta la puoi trovare a pag 234 del libro “Tibet Patria Perduta” di Thubten Norbu, Garzanti 1960. titolo originale “Tibet Is My Country”. di certo non una fonte filo-cinese.

    Che, paura di riassumerla?

  50. >obiezione sensa senso. che si potrebbe rivolgere a qualsiasi costituzione e leggi. non ci sono leggi discriminatorie in Cina, anzi. questo è il dato di fatto. se ne hai altri da portare, supportati da fonti scientifiche e non di parte come può essere per esempio questa..
    http://www.tchrd.org/publications/topical_reports/education_in_tibet-2003/

    La teoria è una cosa, la pratica è un’altra. Siamo in Italia, dovresti saperlo. ^_^ Tra l’altro, ciò di cui stiamo parlando non è una scienza esatta, qui ognuno sceglie di credere a quel che vuole. Fuori dalle scienze esatte, è tutto relativo. Di parte è anche ciò che dice il governo cinese, amico mio, e anche tutte le fonti che stanno da una parte o dall’altra. ^_^

    >non ho detto che abbia fondi infiniti ma certamente abbastanza per finanziare il Dalai Lama. c’è il porblema diplomatico. quale? guarda ti esprimi in maniera talmente approssimativa , ammiccando e facendo riferimenti che solo tu capisci che è difficile discutere.

    Giusto per are un esempio, la Cina possiede una bella fetta del debito pubblico americano. Dettagli, certo… com’è un dettaglio la corda al collo di un condannato a morte.

    >non ci sono ne insulti nè complimenti. semplicemente ti faccio notare che stai maneggiando una materia di cui sei digiuno. almeno così sembra.

    Amen, Umberto Eco.

    >quali sarebbero i tuoi argomenti? “lo abbiamo visto di recente”. la solita allusione vaga. cosa abbiamo visto di recente? dove? quando? boh???

    Rivoltare la frittata, altra tecnica per chi rimane senza argomenti (ah, che bello avere studiato retorica). Maaaa, le recenti rivolte tibetane sono state un’invenzione dei media occidentali, occhei.

    >ecco a fronte dei dati ufficiali tu mi consigli di leggere 1984 (e perchè non la fattoria degli animali?)!!!.
    dici che il People Daily dice non so cosa, non si sa in quale numero di quale anno. ancora una volta. come parlare del sesso degli angeli.

    Ti è sfuggito 1959: non leggere una riga sì e una riga no, fai brutte figure.

    >tu leggiti il capitolo sull’educazione di “Minority Rights in Asia” di Castellino/Dominguez Redondo, OXford University Press 2006 oppure “China Modernizes” di Randall Peerenboom 2007 Oxford Univerity Press o ancora “Minority Rights in Asia” di Will Kymlicka/ Baogang He 2005 Oxford Univerity Press.
    poi ripassa con i link dei siti degli ultras nazionalisti tibetani.

    Alla faccia della varietà delle fonti! Comunque, grazie per il consiglio.

    >mi sembra positivo il fatto che si diano borse agli studenti appartenenti alle minoranze etniche. e che possano studiare con le altre eccellenze provenienti dalle altre parti della cina. in tibet non ci sono buone scuole? documenta. la solita fuffa.

    Mica ho detto che non ci sono.

    >a me sembra più il Pendolo. molto complottista.

    Lo vedi che si tratta solo di punti di vista.

    >il solito ragionamento infantile. per circa un secolo , durante il colonialismo e fino alla nascita del 1949 ci sono stati molti stravolgimenti. ma storicamente il tibet appartiene al territorio cinese.

    Abbiamo capito, tu sei un teorico, io sono pragmatico. Non possiamo farci niente. Grazie per il complimento, ancora.

    >no, ora mi spieghi dove starebbe questa contraddizione.

    Scritto nell’articolo. Non ripeto le cose due volte.

    >il corollario de chè? di certo sparando cazzate non mi fai cambiare idea. magari fai cambiare idea a chi la pensava come te.

    ‘che’ non vuole l’accento. E poi mica ti voglio far cambiare idea, figurati. Se chi la pensava come me cambia idea, pazienza, non morirò per questo.

    >falso solo il 6% è Han. in più non si può neanche parlare di residenti ma di gente che va a lavorare. comunque gli han sono presenti da sempre in tibet e in molti casi si sono “mischiati” con i tibetani. infine Lhasa non è città sacra per i tibetani ma per i buddhisti, tra questi milioni di Han. invece sembra che tu ignori l’esistenza della religione Bon. sarebbe interessante per te sapere in che modo sono stati perseguitati e assimilati dai buddhisti.

    Dipende da quale regione assumi come Tibet. Nella TAR, forse, in tutto il Tibet no. Poi io tutte le mattine mi sveglio a Milano per andare a lavorare ad Oslo. I milioni di han ci sono arrivati dopo l’invasione cinese, prima gli han erano mosche bianche. Quanto ai Bön (si scrive così), posso dirti che quei bravi ragazzi dei cinesi distrussero il maggiore dei monasteri di questa religione durante la rivoluzione culturale.

    >non mi sembra di insultare te . sto criticando quello che scrivi.dimostri di non essere minimamente documentato.

    Se…

    >il Panchen Lama non è stato toccato finchè era vivo anzi ha collaborato alla stesura delle leggi riguardo il tibet.
    il nuovo panchen lama è stato nominato come da tradizione da pechino. la figura del dalai lama è stata creata da Kubilai Khan altro che scelto dai tibetani.

    Tu parli del penultimo. Io mi riferisco all’ultimo. Poi da tradizione Pechino non nomina un bel niente: nel diciottesimo secolo i cinesi imposero che il Dalai Lama e il Panchen Lama venissero eletti con il metodo dell’urna d’oro, e così furono scelti un paio di Dalai Lama. Poi si ritornò al metodo tradizionale, nato secoli addietro. Se è per fare i pignoli, Kublai Khan non ha manco creato il Dalai Lama, visto che il primo ad essere insignito di questo titolo sarebbe venuto diversi secoli dopo.

    >la risposta la puoi trovare a pag 234 del libro “Tibet Patria Perduta” di Thubten Norbu, Garzanti 1960. titolo originale “Tibet Is My Country”. di certo non una fonte filo-cinese.

    Che, paura di riassumerla?

  51. >obiezione sensa senso. che si potrebbe rivolgere a qualsiasi costituzione e leggi. non ci sono leggi discriminatorie in Cina, anzi. questo è il dato di fatto. se ne hai altri da portare, supportati da fonti scientifiche e non di parte come può essere per esempio questa..
    http://www.tchrd.org/publications/topical_reports/education_in_tibet-2003/

    La teoria è una cosa, la pratica è un’altra. Siamo in Italia, dovresti saperlo. ^_^ Tra l’altro, ciò di cui stiamo parlando non è una scienza esatta, qui ognuno sceglie di credere a quel che vuole. Fuori dalle scienze esatte, è tutto relativo. Di parte è anche ciò che dice il governo cinese, amico mio, e anche tutte le fonti che stanno da una parte o dall’altra. ^_^

    >non ho detto che abbia fondi infiniti ma certamente abbastanza per finanziare il Dalai Lama. c’è il porblema diplomatico. quale? guarda ti esprimi in maniera talmente approssimativa , ammiccando e facendo riferimenti che solo tu capisci che è difficile discutere.

    Giusto per are un esempio, la Cina possiede una bella fetta del debito pubblico americano. Dettagli, certo… com’è un dettaglio la corda al collo di un condannato a morte.

    >non ci sono ne insulti nè complimenti. semplicemente ti faccio notare che stai maneggiando una materia di cui sei digiuno. almeno così sembra.

    Amen, Umberto Eco.

    >quali sarebbero i tuoi argomenti? “lo abbiamo visto di recente”. la solita allusione vaga. cosa abbiamo visto di recente? dove? quando? boh???

    Rivoltare la frittata, altra tecnica per chi rimane senza argomenti (ah, che bello avere studiato retorica). Maaaa, le recenti rivolte tibetane sono state un’invenzione dei media occidentali, occhei.

    >ecco a fronte dei dati ufficiali tu mi consigli di leggere 1984 (e perchè non la fattoria degli animali?)!!!.
    dici che il People Daily dice non so cosa, non si sa in quale numero di quale anno. ancora una volta. come parlare del sesso degli angeli.

    Ti è sfuggito 1959: non leggere una riga sì e una riga no, fai brutte figure.

    >tu leggiti il capitolo sull’educazione di “Minority Rights in Asia” di Castellino/Dominguez Redondo, OXford University Press 2006 oppure “China Modernizes” di Randall Peerenboom 2007 Oxford Univerity Press o ancora “Minority Rights in Asia” di Will Kymlicka/ Baogang He 2005 Oxford Univerity Press.
    poi ripassa con i link dei siti degli ultras nazionalisti tibetani.

    Alla faccia della varietà delle fonti! Comunque, grazie per il consiglio.

    >mi sembra positivo il fatto che si diano borse agli studenti appartenenti alle minoranze etniche. e che possano studiare con le altre eccellenze provenienti dalle altre parti della cina. in tibet non ci sono buone scuole? documenta. la solita fuffa.

    Mica ho detto che non ci sono.

    >a me sembra più il Pendolo. molto complottista.

    Lo vedi che si tratta solo di punti di vista.

    >il solito ragionamento infantile. per circa un secolo , durante il colonialismo e fino alla nascita del 1949 ci sono stati molti stravolgimenti. ma storicamente il tibet appartiene al territorio cinese.

    Abbiamo capito, tu sei un teorico, io sono pragmatico. Non possiamo farci niente. Grazie per il complimento, ancora.

    >no, ora mi spieghi dove starebbe questa contraddizione.

    Scritto nell’articolo. Non ripeto le cose due volte.

    >il corollario de chè? di certo sparando cazzate non mi fai cambiare idea. magari fai cambiare idea a chi la pensava come te.

    ‘che’ non vuole l’accento. E poi mica ti voglio far cambiare idea, figurati. Se chi la pensava come me cambia idea, pazienza, non morirò per questo.

    >falso solo il 6% è Han. in più non si può neanche parlare di residenti ma di gente che va a lavorare. comunque gli han sono presenti da sempre in tibet e in molti casi si sono “mischiati” con i tibetani. infine Lhasa non è città sacra per i tibetani ma per i buddhisti, tra questi milioni di Han. invece sembra che tu ignori l’esistenza della religione Bon. sarebbe interessante per te sapere in che modo sono stati perseguitati e assimilati dai buddhisti.

    Dipende da quale regione assumi come Tibet. Nella TAR, forse, in tutto il Tibet no. Poi io tutte le mattine mi sveglio a Milano per andare a lavorare ad Oslo. I milioni di han ci sono arrivati dopo l’invasione cinese, prima gli han erano mosche bianche. Quanto ai Bön (si scrive così), posso dirti che quei bravi ragazzi dei cinesi distrussero il maggiore dei monasteri di questa religione durante la rivoluzione culturale.

    >non mi sembra di insultare te . sto criticando quello che scrivi.dimostri di non essere minimamente documentato.

    Se…

    >il Panchen Lama non è stato toccato finchè era vivo anzi ha collaborato alla stesura delle leggi riguardo il tibet.
    il nuovo panchen lama è stato nominato come da tradizione da pechino. la figura del dalai lama è stata creata da Kubilai Khan altro che scelto dai tibetani.

    Tu parli del penultimo. Io mi riferisco all’ultimo. Poi da tradizione Pechino non nomina un bel niente: nel diciottesimo secolo i cinesi imposero che il Dalai Lama e il Panchen Lama venissero eletti con il metodo dell’urna d’oro, e così furono scelti un paio di Dalai Lama. Poi si ritornò al metodo tradizionale, nato secoli addietro. Se è per fare i pignoli, Kublai Khan non ha manco creato il Dalai Lama, visto che il primo ad essere insignito di questo titolo sarebbe venuto diversi secoli dopo.

    >la risposta la puoi trovare a pag 234 del libro “Tibet Patria Perduta” di Thubten Norbu, Garzanti 1960. titolo originale “Tibet Is My Country”. di certo non una fonte filo-cinese.

    Che, paura di riassumerla?

  52. >ricapitolando almeno i punti 1, 2, 5, 6 del tuo “articolo” contengono in tutto o in parte della cazzate.
    non che i punti 3 e 4 possano essere esenti da critiche, sia chiaro

    Dopotutto è la tua opinione, posso non condividerla (e non la condivido), ma la rispetto. 🙂

  53. >ricapitolando almeno i punti 1, 2, 5, 6 del tuo “articolo” contengono in tutto o in parte della cazzate.
    non che i punti 3 e 4 possano essere esenti da critiche, sia chiaro

    Dopotutto è la tua opinione, posso non condividerla (e non la condivido), ma la rispetto. 🙂

  54. >ricapitolando almeno i punti 1, 2, 5, 6 del tuo “articolo” contengono in tutto o in parte della cazzate.
    non che i punti 3 e 4 possano essere esenti da critiche, sia chiaro

    Dopotutto è la tua opinione, posso non condividerla (e non la condivido), ma la rispetto. 🙂

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