Il lodo Alfano è incostituzionale

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Le agenzie comunicano che la Consulta ha stabilito che il lodo Alfano è incostituzionale. La decisione sarebbe stata presa a maggioranza (cosa abbastanza ovvia, ma comunque non accertabile, come già anticipato).

La violazione riguarda l’articolo 3 e l’articolo 138: secondo la Corte, la legge viola l’articolo 3 perché crea disparità di trattamenti fra i cittadini, cosa che può avvenire solo con legge Costituzionale (e da qui la violazione di 138 Cost.). Una decisione sofferta nonostante quelle caricature degli avvocati del premier non avessero portato una sola ragione valida per promuovere il lodo.

Prima conseguenza: nessun lodo ter potrebbe essere riproposto se non come legge costituzionale, ben più difficile da approvare. Mi spiace per Gasparri, ma nessun Ghedini o Ghedoni potrà farci niente.

Seconda conseguenza: si riaprono quindi le porte dei tribunali per Silvio Berlusconi, unico beneficiario del lodo.

Corradino Mineo su RaiNews 24 apre le danze a difesa del premier: prima dice che la bocciatura non tocca Silvio Berlusconi (cosa che in Paese civile sarebbe falsa, e il premier dovrebbe dimettersi per farsi giudicare), poi afferma che anche Andreotti fu sottoposto ad accuse infamanti poi rivelatesi false. Il che non è vero, Giulio Andreotti è stato giudicato definitivamente colpevole per mafia (ma prescritto).

Le reazioni della maggioranza vanno da affermazioni sovversive ad evidenti falsità (che però la casalinga di Voghera è incapace di distinguere).

Alle 19:30 arriva il commento di Silvio Berlusconi, tratto dal solito disco: «È una sentenza di una corte di sinistra, noi continueremo a lavorare». Aggiunge: «Abbiamo giudici della Corte Costituzionale eletti da tre Capi di Stato di sinistra, che fanno della Corte non un organo di garanzia, ma un organo politico». Carlo Azeglio Ciampi di sinistra ce lo vedo, certo, come no. Ma soprattutto Berlusconi dimentica che la sua maggioranza ha eletto quattro giudici (su cinque) della quota spettante al Parlamento (De Siervo durante il Berlusconi II, Mazzella e Silvestri durante il Berlusconi III, Frigo durante il Berlusconi IV, cui si aggiunge il commensale Napolitano, eletto durante il governo Prodi II).

Per l’estensore del lodo, Angelino Alfano, la sentenza è incomprensibile. Prenderne atto è il primo passo, continua così, Angelino, prima o poi capirai qualcosa di diritto. Aggiunge poi che la Consulta avrebbe dovuto già dire queste cose nel 2004, dimostrando di ignorare l’istituto dell’assorbimento dei vizi (vedi sotto). Alfano, dunque, non conosce come funziona la Giustizia di cui è ministro.

Paolo Bonaiuti, Daniele Capezzone e Ignazio La Russa (che ricordo, è un ministro della Repubblica italiana) la vedono come sentenza politica. Maurizio Gasparri non ritiene più la Consulta un organo di garanzia. Maria Stella Gelmini riunisce le posizioni: «La Corte costituzionale ha emesso una sentenza politica. Alla maggioranza dei cittadini italiani è chiaro che la Consulta ha smesso di essere un organo di garanzia ed è oggi diventata una parte politica». Umberto Bossi chiama alla guerra se si ferma il federalismo. Signori, queste sono affermazioni sovversive, e in un Paese civile questa gente finirebbe dietro le sbarre, da noi sono ministri e deputati.

Gianni Alemanno casca dalle nuvole: non riesce a credere che la Consulta abbia fatto il suo lavoro.

Per Gaetano Pecorella la Corte ha smentito sé stessa, perché il lodo Alfano è stato corretto secondo i rilievi fatti nel 2004. Falso, e l’ho già spiegato: per ragioni di economia processuale la Corte nel 2004 bocciò il lodo Schifani per l’articolo 24 Cost., senza entrare nel merito degli altri rilievi fatti (specialmente sull’articolo 3 e 138). Non si poteva correggere secondo direttive che la Consulta non ha mai indicato, e quindi la Corte non ha smentito nulla di nulla.

Un leghista a RaiNews24 ha osato affermare che tutti i costituzionalisti italiani ritengono degno di immunità il premier. Questo è falso: non esistono costituzionalisti non solo in Italia, bensì nel mondo, che possano affermare una cosa del genere (e infatti in nessun Paese civile esiste un capo del governo che abbia una sorta di immunità, prevista solo per il capo dello Stato solo in Grecia, Francia e Portogallo).

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3 Comments

  1. Aleee ooooohohh, aleeeee oooohh, aleeee oooohhh (hic), aleee hoooo, (Corradino mineo difende Berlusca, hic? bah, allora è Corradini come Minzolini, hich,), alee ooohhoohh… E il Milan? ababumahh, uauauah, alleeee Ooooohh, aleee oooh… e la mondadori, aahah, aha ah, goodooo, alee hooh, aleee ohho.. come fanno male 'sti lodi eh, hich.

    E le contestazioni -hic- di Messina- hic, sta a vvedere che in tre giorni ci leviamo Berlusconi dai coglionn -hic' alee ooohh.

    Un due tre-viva viva De Gennaro (assolto, alla faccia dell'evidenza della sua responsabilità per il G8 di Genova).

    La Gggelmini che parla di giustizia? hummmh, ma che rroba oh bEvuto -hich-, se mi tocca leggeeere 'ste cazzate, mah,, dev'essere un altro viddeo di Utube,, mah, Aleeeh, oooh, aleeeh -hic- oooh. Bossi che chiama i polli alla riscossa, no foresse erano galli, boh,, aleee oohoh, aleeee ooooh,,,ich,.

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