Il brodo di derivati che diventò passato

Visto che si continuano a dire scemenze sui derivati, mi tocca continuare questa piccola campagna al fine di far capire che i derivati non hanno niente di complesso, non sono pericolosi e che il problema è sempre l’uso che se ne fa.

Sempre ligio alla mission di questo blog, tenterò (dopo la prima e la seconda) la terza spiegazione metaforica circa questo topic, tentando di trattarlo nel modo più semplice possibile, ovvero raccontandovi cosa ho combinato mentre cucinavo qualche sera fa.

Avevo deciso di preparare per cena il brodo seguendo una ricetta dell’augusta madre. Ho messo la carne a bollire, tritato le verdure, frullato in immersione il tutto e unito infine la pasta. Il risultato tuttavia non fu granché simile al brodo che mi ricordava diversi sabati della mia infanzia: più che un brodo, era un passato di verdure (fortunatamente non sono un impedito in cucina, e il risultato era comunque accettabile).

Avevo messo troppe verdure? Troppa poca acqua? Cotto troppo? La ricetta era un pochino troppo povera di dettagli? Una combinazione di queste cause? Purtroppo non c’è un’autorità di vigilanza a controllare che non faccia casini, e l’autoreferenzialità del sistema (io cucino, io me lo mangio), se non imparerò dai miei errori e non sarò adeguatamente attento, potrebbe portarmi a fare altri pasticci. E se persevererò nei miei errori dovrò essere salvato dallo Stato (con una bella lavanda gastrica a spese del Servizio Sanitario Nazionale, cioè a spese vostre). Vi ricorda niente?

Usciamo dalla metafora. Possiamo immaginare i derivati come gli ingredienti del mio brodo: i futures sono la carne, i CDS sono il sedano, le opzioni le cipolle, gli swap le carote, eccetera eccetera. Nessuno di loro fa male, a patto di non essere trattati e cucinati male: se la carne è avariata come minimo passerai una notte in bianco, se ti infilo una carota nell’occhio bene non ti fa.

Le cose cambiano quando gli ingredienti vengono mescolati: anche se tutti i cibi sono freschi e ben trattati, se cucinati male, il risultato potrebbe non essere quello che ci si aspettava, e, nel caso peggiore, potrebbe pure essere destinato all’archiviazione nel sacchetto dell’umido. 

I titoli salsiccia di cui abbiamo una triste memoria non sono altro che questo. Gente magari esperta di matematica ma poco di economia si è messa a mescolare gli ingredienti con poca cognizione di causa. I critici culinari (le agenzie di rating) esagerarono con le loro recensioni (magari anche per interesse), e i clienti per quei prodotti finanziari non mancarono. E fu un mal di pancia mondiale. Una cosa simile è avvenuta con MPS e in altre situazioni: chef ignoranti si sono messi a fare gli scienziati pazzi con ricette che avrebbero creato problemi anche al più grande dei cuochi.

Di fronte ad uno scandalo del genere voi abolireste la carne e le verdure? Immagino di no: chiudereste i ristoranti, mandereste al gabbio o multereste i dirigenti dei medesimi, migliorereste i controlli contro le sofisticazioni alimentari, ma non spargereste il sale sui campi di pomodori, né abbattereste mandrie e mandrie di vitelli. Eppure qualcuno ha proposto proprio questo: abolire (de jure o de facto) i manzi (i derivati) e fare una delle solite riforme che non riformano una mazza.

Il perché di queste proposte idiote è presto spiegato. Già negli anni Novanta, a seguito di ben noti scandali, si decise di riformare il sistema bancario buttando fuori una politica corrotta e ignorante. Quest’ultima, però, uscita dalla porta, rientrò dalla finestra attraverso il famigerato meccanismo delle fondazioni. Tutto cambiò perché nulla cambiasse.

Oggi sta accadendo lo stesso: si dà in pasto all’opinione pubblica un capro espiatorio (i derivati), si fanno due o tre leggine che non cambiano una virgola e tutto rimane com’è. Secondo voi se gli chef e i dirigenti di un ristorante pericoloso per la salute pubblica restano dove sono, in un quadro normativo che garantisce loro l’impunità, quale sarà il risultato finale? Abolita la carne di manzo, continueranno a cucinare improbabili sbobbe a base di pesce, magari non per cattiveria, bensì per semplice ignoranza. E i mal di pancia saranno i nostri.

In finanza i derivati fanno parte di una dieta bilanciata. E questo vale anche per i cosiddetti “speculatori”:  essi rendono il mercato più liquido per chi vuole utilizzare i derivati per fini “giusti” e aiutano ad assorbire gli shock di mercato. Abolire i derivati è dannoso quanto abolire le verdure da una dieta: la digestione, specie nei casi di shock alimentari, ne risentirebbe non poco.

Il problema nasce quando gli ingredienti finiscono in mano a persone che non sono in grado di cucinarli, visto che il pasticcio che ne risulta non finisce solo nelle loro pance, ma anche in quelle di altre persone e istituzioni. Se dai in gestione una banca dalla grande storia a un avvocato di bella presenza ma che non sa distinguere un brasato da una scaloppina, è come se dessi il tuo ristorante a ottanta stelle a un elettrauto che mangia solo pane e cipolle; se gli ispettori sanitari dormono durante i controlli o peggio si fanno corrompere, non c’è da stupirsi se nel panino di McDonald’s ci ritroviamo uno scarafaggio su una sedia a sdraio.

Abolire le verdure non servirà a nulla se l’elettrauto resterà al suo posto o se gli ispettori sanitari continueranno a dormire: invece di s*it con le verdure mangeremo s*it senza verdure. È il sistema che va cambiato, sono i manager, i politici e le autorità di vigilanza che devono essere competenti, corretti e svegli.

Chi vi dice il contrario vi promette ulteriori nottate sul gabinetto in preda a lancinanti dolori.

Fatevi questa domanda: dopo aver letto questo post vi limiterete a diffidare del mio brodo o smetterete di mangiare verdure per il resto della vostra vita?

Quando avrete una risposta, chiedetevi se bisogna abolire i derivati o l’incompetenza.

Dal canto mio, semmai dovessi invitarvi a pranzo, prometto di non fare esperimenti culinari e cucinare solo cose che so effettivamente cucinare: in sette anni da cuoco ufficiale della mia cucina ho ricevuto più complimenti che denunce per torture.

https://www.youtube.com/watch?v=QiktR2vw-HI

Se l’articolo ti è piaciuto, puoi incoraggiarmi a scrivere ancora con una donazione, anche piccolissima. Grazie mille in ogni caso per essere arrivato fin quaggiù! Dona con Paypal oppure con Bitcoin (3HwQa8da3UAkidJJsLRfWNTDSncvMHbZt9).

2 Comments

  1. Vox clamantis in deserto.

    A mio giudizio, una delle cause va ricercata nella totale ignoranza economica e finanziaria della gente.
    Per ragioni che non voglio qui approfondire, la scuola si guarda bene dall’offrire una visione ANCHE economica della storia. L’economia è stata semplicemente espunta dai libri di storia.

    Ho avuto modo di verificare che anche persone dotate di un’ottima istruzione ignorano, ad esempio, che le borse valori sono un’invenzione della fine del Medioevo, e non degli amerigani di uolstrit del ’29.

    La finanza poi, è vista semplicemente come lo sterco del diavolo, salvo poi correre dal primo promotore finanziario di “fiducia” con il gruzzoletto che ci ha lasciato la nonna.
    In questo caso, quelli che basta-con-il-casinò-della-finanza, pur di guadagnare sottoscriverebbero anche un certificato con sottostante il peso boliviano indicizzato alle fasi lunari.
    Quando poi ci rimettono, ridiventano quelli che basta-con-il-casinò-della-finanza.

    Ipocriti schifosi.

Comments are closed.