LSD, tanta LSD (a proposito dei consumi delle famiglie)

Berlusconi ha detto, fra le altre sparate, che i consumi in Italia sono a posto, e che la crisi, in sostanza, è psicologica (o comunque non percepita).

Forse lui ha visto il film presente su questa pagina. Peccato che quelle siano variazioni percentuali, e come potete facilmente notare i consumi delle famiglie han continuato a crollare per tutto il 2009, anche se a un ritmo inferiore. Nonostante il grafico faccia pensare il contrario (ricordate che la matematica non è un’opinione, ma il modo di esporli sì) i consumi non si sono affatto ripresi, e sono ancora abbondantemente depressi. Aggiungendo il fatto che pure il risparmio non se la sta passando tanto bene, arriviamo alla conclusione che la ricchezza delle famiglie in Italia viene distrutta (conclusione che chi legge assiduamente blog economici non può trovare nuova).

Insomma, Berlusconi soffre della stessa sindrome di cui soffrono i suoi giornalisti di Schifo Aperto, quella di non capire o di non voler capire o di voler nascondere una crisi in forte peggioramento.

Per capire meglio l’andamento dei consumi reale in Italia ho disegnato (a mano, ho un po’ troppa influenza per fare cose elaborate – non ne ho trovati di precisi in giro, e pare che l’ISTAT rilasci solo la variazione riportata sopra) questo grafico molto spannometrico, che spero renda almeno l’idea. Così a occhio, se la base è 100 nel 2000, oggi dovremmo essere circa a 104, che equivale grossomodo ad una crescita quasi nulla dei consumi negli ultimi dieci anni.

Povera Italia povera.

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4 Comments

  1. Ciao, ti faccio una domanda che riguarda non tanto le sparate del Premier a cui purtroppo c’è sempre qualcuno che ci crede (ancora). Non so se hai visto/commentato la lettera aperta di Melani sui maggiori quotidiani in cui si appella al senso civico degli italiani per ricomprarci il debito attraverso i btp.
    Ecco un link: http://www.corriere.it/economia/11_novembre_04/lettore-compriamoci-debito_669bb320-06e6-11e1-b2db-bf661a45e1f2.shtml
    Cosa ne pensi? Ha senso? E’ una proposta perseguibile per piccoli risparmiatori senza rischiare di perderci?
    E soprattutto: visto l’attuale “consistenza” della classe politica italiana, non è che andremmo comunque a buttare i nostri risparmi in un pozzo senza fondo e ritrovarci a breve con il debito pubblico ai soliti livelli?
    Grazie, ciao J

    1. Ho appena finito di scrivere un pezzo a riguardo (uscirà domani): al momento mettersi in acquisto di BTP senza avere un piano alle spalle significa andare in all-in sul 12 a una roulette truccata. In altre parole per i risparmiatori significa partecipare volontariamente ad una patrimoniale aggiuntiva a quella che sembra inevitabile ed erga omnes.

      Al momento comprare BTP è molto rischioso, per cui non me la sentirei di consigliarlo ad investitori cassettisti, non attivi e con scarse conoscenze economiche (ovvero la quasi totalità degli italiani, ahimé). Non saranno poche migliaia (o nella migliore delle ipotesi, pochi milioni) di euro freschi in BTP a cambiare le sorti del Paese, visto che il nostro debito pubblico è nell’ordine delle migliaia di miliardi di euro, ben oltre l’intero reddito nazionale annuo, e che continua a crescere.

      Sarebbe come voler respingere un asteroide con uno spaghetto.

      Grazie per il tuo commento.

  2. Ciao Tobby, trovo molto interessante il tuo blog e i tuoi articoli. A proposito di investimenti perche` ritieni che investire in BTP sia rischioso. Io penso che l’Italia e` improbabile che fallisca e comunque se affondassimo i nostri risparmi sarebbero polverizzati allora penso che valga la pena investire. Visti poi i tassi favorevoli ben oltre l’inflazione tanto meglio. Complimenti per il lavoro che fai.

    1. Tooby, due O e una B 😉

      Lo ritengo rischioso perché l’Italia potrebbe fallire fra qualche anno, se non ci diamo una mossa, e i miei risparmi possono essere meglio investiti in beni rifugio, come i Bund, il dollaro, il franco svizzero, l’oro, o semplicemente tenendoli in contanti.

      Grazie mille per il tuo commento.

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