La Borsa di Milano decolla. Che cavolo è successo?

Diversi lettori su Twitter e per email mi han chiesto che accidenti è successo ieri. Le cose non andavano di male in peggio? Com’è possibile questo rialzo?

La spiegazione, molto in breve, è squisitamente tecnica.

Nel corso della discesa si sono formati dei buchi (in gergo “gap”) nei grafici (fra poco c’è un’immagine, boni). Esse sono zone che i trader tecnici sono soliti andare a testare. Per usare una similitudine, immaginateli come dei buchi neri che attraggono i prezzi. Per esempio, in questi minuti il DAX, l’indice della borsa di Francoforte, sta tentando di chiudere un gap lasciato poco sopra i 5500 punti (e al momento veleggia intorno ai 5450).

Una volta chiuso (o riempito, all’inglese) i trader tecnici potrebbero andare alla ricerca di altri buchi (e il DAX ne ha sia al rialzo che al ribasso) oppure cercare altre ragioni per comprare o vendere (ad esempio il test di un punto di pivot, cioè un massimo o un minimo relativo, le teorie sono tante).

Un altro di questi motivi è fortemente visibile sul DAX, in particolare in questa immagine di Corey Rosenbloom. Premessa: gli analisti tecnici fanno largo uso di oscillatori, ovvero di curve che vanno su e giù in base a una certa formula matematica. Se questi oscillatori vanno troppo giù, il mercato è in ipervenduto e ciò potrebbe incoraggiare i compratori a ritornare sul mercato; e viceversa quando gli oscillatori vanno troppo su.

Talvolta si creano situazioni interessanti in cui i prezzi vanno in una direzione e l’oscillatore da un’altra. In gergo, si crea una divergenza. Questa divergenza deve essere risolta in qualche modo, e di solito sono i prezzi ad adeguarsi all’oscillatore. Nell’immagine sopra, la divergenza era fortemente positiva, quindi il rialzone non stupisce.

Accanto a queste ragioni, Rosenbloom nel suo post ne trova ancora altre che favorivano un rimbalzone (media mobile di lungo periodo, ritracciamenti di Fibonacci, divergenze su timeframe molto più lunghi), ma non ci dilunghiamo. Diciamo che gli astri erano favorevoli.

C’è, infine, una terza ragione, ma forse è meglio definirla curiosità. I mercati americani hanno molta voglia di salire, ma vengono costantemente zavorrati dai mercati europei, a loro volta appesantiti dai timori della crisi del debito sovrano (che a sua volta rende zoppa la ripresa economica mondiale passando per le banche [discorso lungo]); in altre parole, negli ultimi tempi, le borse americane hanno dato il meglio di sé solo quando l’Europa s’è tolta dalle scatole. Dato il rimbalzo tecnico europeo, quindi, anche Wall Street ha potuto correre a briglia sciolta, trascinando tutti gli altri.

Insomma, nulla è cambiato dal punto di vista fondamentale: c’è ancora paura dei PIIGS e della recessione.Vedremo se arriveranno buone notizie in futuro, ma nel frattempo quello di ieri si può considerare un rimbalzo del gatto morto, che al contrario dimostra la buona salute del trend ribassista. A testimonianza di ciò, stamattina lo stesso DAX, nella prima ora di contrattazione, ha fatto temere il peggio (poi si è ripreso).

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3 Comments

  1. Ciao, in questo momento di grandi incertezze (per alcuni, aggiungo io) sento spesso parlare di tagli alla spesa, ma *in concreto* cosa sarebbero questi tagli? Mentre per le privatizzazioni capisco, questi tagli non riesco ad immaginarli, scusa, ma non hanno già tagliato 6mld ai ministeri? O è qualcos’altro? Grazie ciao 

    1. Per tagli intendiamo non solo le uscite, ma pure le non entrate. Esempi di tagli di uscita possono essere le mance che annualmente i parlamentari regalano ai propri clienti (a spese dello Stato, beninteso), i benefit dei parlamentari, gli sprechi in consulenze quando già esiste un enorme apparato burocratico apposito, l’eliminazione degli enti inutili, tipo le comunità montane in riva al mare e più in generale la razionalizzazione delle spese statali.

      Esempi di tagli di non entrate sono l’eliminazione delle agevolazioni fiscali per questo o quel soggetto (che può essere la chiesa cattolica oppure un’impresa che ne gode senza che sia ben chiaro il perché).

      Bisogna ricordare che i tagli cui fai riferimento sono tagli lineari, cioè uguali per tutti, senza discriminazione di se si taglia una cosa utile o una inutile.

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