Aiutati, che Dio t’aiuta (meglio delle preghiere)

I nostri giornali non sembrano aver riportato un passo fondamentale della condanna per la tragedia ATR.

Una domanda abbastanza ovvia è: come mai i passeggeri dell’aereo atterrato sullo Hudson sono arrivati incolumi, mentre qui sono morti in sedici?

La tragedia sarebbe stata causata dal difetto dell’indicatore del carburante, ma allora come mai i piloti hanno subito la condanna più pesante? Se fosse stata quella la causa, la condanna maggiore sarebbe dovuta ricadere sui manutentori e sul meccanico, che invece hanno avuto “appena” otto anni.

Qual era allora la colpa dei piloti che i giornalai nostrani non hanno messo in evidenza, come sarebbe stato sacrosanto fare? Semplice: i piloti, quando si sono spenti i motori, si sono fatti prendere dal panico e si sono messi a pregare, invece di avviare le procedure per raggiungere la pista più vicina, ritornando alla ragione e tentando un ammaraggio solo quando era troppo tardi.

La fede del tutto priva di ragione degenera in superstizione. E Dio, se esiste, non è certo un idiota.

Se l’articolo ti è piaciuto, puoi incoraggiarmi a scrivere ancora con una donazione, anche piccolissima. Grazie mille in ogni caso per essere arrivato fin quaggiù! Dona con Paypal oppure con Bitcoin (3HwQa8da3UAkidJJsLRfWNTDSncvMHbZt9).

2 Comments

  1. ‘forze oscurantiste, fondamentaliste, ultranazionaliste e belliciste dominano oggi Israele e potrebbero essere il detonatore che incendierà tutta l’area. Non sarebbe il primo caso in cui un’élite nazionalista delirante porta il suo stesso paese alla perdizione. Chi può fermare questa pazzia?’

    (Zvi Schuldicher sull’attuale deriva politica in Israele)

    ”Un oltraggio e un’offesa per i contribuenti americani. Non ha usato mezze parole ieri il presidente Usa, Barack Obama, per criticare quei 165 milioni di dollari stanziati alla voce «bonus per i dirigenti» dal colosso assicurativo Aig, che il governo americano ha a più risprese salvato dalla bancarotta nell’ultimo anno mediante poderose iniezioni di soldi pubblici. Di qui la richiesta al segretario del tesoro, Timothy Geithner, di seguire tutte le strade a disposizione, comprese quelle legali, per bloccare le somme. «Aig è una società che si trova in difficoltà a causa della sua imprudenza e della sua avidità, in queste circostanze è difficile capire come ai trader di Aig possano essere garantiti dei bonus: come possono giustificare questo oltraggio ai contribuenti che tengono la società in vita?», ha detto Obama. Il procuratore generale di New York, Andrew Cuomo, ha dato tempo al colosso assicurativo fino alle 16 di oggi per fornire i dettagli sui bonus, altrimenti emetterà un mandato di comparizione. Obama ieri ha presentato un nuovo pacchetto per lo sblocco del credito a favore delle piccole e medie imprese americane, dalle quali, ha detto, «dipende la ripresa»… Il pacchetto destina 15 miliardi di dollari all’acquisto di titoli legati ai prestiti concessi alle pmi, al fine di consentire agli organismi che li emettono di prestare nuovamente alle aziende che presentano una buona capacità di rimborso. Inoltre, alle 21 banche che hanno ricevuto fondi pubblici, il governo impone di riportare mensilmente la propria attività di finanziamento alle imprese.”

    (da il Manifesto 17 marzo)

    ”Ogni paese forte ha insomma buone ragioni per non volere un «regolatore globale», come pure la globalità della crisi richiederebbe. Ma senza tale «autorità superiore» le soluzioni nazionali – rese più cogenti man mano che recessione e disoccupazione incidono sulla tenuta sociale locale – sembrano destinate a imboccare la via senza uscita del protezionismo e, in prospettiva, di una fase di guerre commerciali.. Un incubo che l’umanità ha già conosciuto tra la fine dell’800 e la fine della seconda guerra mondiale. ..Con una novità, però. In questo momento nessun paese al mondo possiede più le risorse minime (energetiche, alimentari, di materie prime) indispensabili per coltivare illusioni autarchiche… E’ una constatazione. Che può incentivare scelte sensate, oppure rilanci al buio. Tutto è possibile, purtroppo, con classi dirigenti cresciute a neoliberismo e champagne. E senza altre idee. ”

    (F.Piccioni, Il Manifesto 17 marzo sulla crisi e il rischio autarchia, penso ti ricordi un tuo post precedente).

  2. ‘forze oscurantiste, fondamentaliste, ultranazionaliste e belliciste dominano oggi Israele e potrebbero essere il detonatore che incendierà tutta l’area. Non sarebbe il primo caso in cui un’élite nazionalista delirante porta il suo stesso paese alla perdizione. Chi può fermare questa pazzia?’

    (Zvi Schuldicher sull’attuale deriva politica in Israele)

    ”Un oltraggio e un’offesa per i contribuenti americani. Non ha usato mezze parole ieri il presidente Usa, Barack Obama, per criticare quei 165 milioni di dollari stanziati alla voce «bonus per i dirigenti» dal colosso assicurativo Aig, che il governo americano ha a più risprese salvato dalla bancarotta nell’ultimo anno mediante poderose iniezioni di soldi pubblici. Di qui la richiesta al segretario del tesoro, Timothy Geithner, di seguire tutte le strade a disposizione, comprese quelle legali, per bloccare le somme. «Aig è una società che si trova in difficoltà a causa della sua imprudenza e della sua avidità, in queste circostanze è difficile capire come ai trader di Aig possano essere garantiti dei bonus: come possono giustificare questo oltraggio ai contribuenti che tengono la società in vita?», ha detto Obama. Il procuratore generale di New York, Andrew Cuomo, ha dato tempo al colosso assicurativo fino alle 16 di oggi per fornire i dettagli sui bonus, altrimenti emetterà un mandato di comparizione. Obama ieri ha presentato un nuovo pacchetto per lo sblocco del credito a favore delle piccole e medie imprese americane, dalle quali, ha detto, «dipende la ripresa»… Il pacchetto destina 15 miliardi di dollari all’acquisto di titoli legati ai prestiti concessi alle pmi, al fine di consentire agli organismi che li emettono di prestare nuovamente alle aziende che presentano una buona capacità di rimborso. Inoltre, alle 21 banche che hanno ricevuto fondi pubblici, il governo impone di riportare mensilmente la propria attività di finanziamento alle imprese.”

    (da il Manifesto 17 marzo)

    ”Ogni paese forte ha insomma buone ragioni per non volere un «regolatore globale», come pure la globalità della crisi richiederebbe. Ma senza tale «autorità superiore» le soluzioni nazionali – rese più cogenti man mano che recessione e disoccupazione incidono sulla tenuta sociale locale – sembrano destinate a imboccare la via senza uscita del protezionismo e, in prospettiva, di una fase di guerre commerciali.. Un incubo che l’umanità ha già conosciuto tra la fine dell’800 e la fine della seconda guerra mondiale. ..Con una novità, però. In questo momento nessun paese al mondo possiede più le risorse minime (energetiche, alimentari, di materie prime) indispensabili per coltivare illusioni autarchiche… E’ una constatazione. Che può incentivare scelte sensate, oppure rilanci al buio. Tutto è possibile, purtroppo, con classi dirigenti cresciute a neoliberismo e champagne. E senza altre idee. ”

    (F.Piccioni, Il Manifesto 17 marzo sulla crisi e il rischio autarchia, penso ti ricordi un tuo post precedente).

Comments are closed.