Campi nella norma in deroga

Oggi hanno rinviato Bologna-Fiorentina per neve: il campo sembrava una pista di sci di fondo. Domani si riprova, ma il lunedì quanta gente volete che vada a vedere la partita?

Tutto grazie al solito espediente all’italiana: la deroga. Già, perché quasi tutti i campi di serie A (le eccezioni dovrebbero essere Torino, Milano, Roma e Napoli) sono fuori norma, ovvero non sono riscaldati, ovvero non hanno adeguate contromisure per situazioni del genere.

La delibera sui campi riscaldati risale a poco meno di quattro anni fa, quando si annunciò trionfalmente di aver recepito le direttive UEFA. Ma quasi tutti gli stadi sono in deroga.

E il favoloso strumento della deroga non riguarda solo i campi riscaldati, ma anche un bell’altro pacco di norme disapplicate grazie alla fantasmagorica deroga. Poi qualcuno di indigna se gli europei del 2012 sono stati assegnati 8nel 2006) a Polonia e Ucraina.

Una situazione da terzo mondo che non tocca solo il calcio, ma anche altri sport (come il nuoto, visto che i mondiali che si dovrebbero disputare a Roma sono ancora in alto mare…deroghe anche qua?).

E non solo lo sport. Così non si può andare avanti.

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