Consumate per il bene del Paese!

Casomai qualcuno avesse dei dubbi sul profondo disinteresse nell’appello di Silvio Berlusconi agli italiani, affinché continuino a consumare, Milano Finanza ci informa che secondo gli analisti il 2009 sarà un anno amaro per la pubblicità (il maggiore ricavo per i media privati, a cominciare da Mediaset).

Che le cose non vadano bene da anni per Mediaset, è risaputo: oggi l’azione vale 4 euro, i due terzi di un anno fa, meno della metà di due anni fa. Dal 7 ottobre 2005 (il dato più vecchio che Google Finance mi offre) a oggi il titolo ha perso ben il 59% (e ovviamente ha perso anche il portafoglio di Silvio). E la crisi deve ancora farsi sentire (e infatti si aspetta che il titolo scenda fino a 3,5 euro).

Consumare troppo è dannoso. Immaginate che un automobilista faccia il pieno di benzina: lui è un’ottimista e il benzinaio lo ha rassicurato che riuscirà a raggiungere senza problemi la successiva stazione di servizio. Il nostro automobilista ottimista, quindi, non si preoccupa di risparmiare carburante. A un certo punto finisce a secco e rimane bloccato nel bel mezzo del nulla e ancora lontano dalla stazione di servizio.

Conseguenze: il benzinaio della prima stazione di servizio, quello che rassicurava gli automobilisti, i suoi soldi li ha guadagnati, quello della seconda no, perché nessuno arrivava lì a rifornirsi. L’automobilista ha consumato troppo e adesso è bloccato in autostrada. Adesso immaginate che tutti gli automobilisti si mettano a consumare in modo scellerato: il primo benzinaio diventerà straricco, il secondo fallirà, e tutti gli automobilisti rimarranno bloccati in attesa del soccorso stradale (lo Stato), che però non riesce a far fronte a tutte le chiamate di emergenza.

Uscendo fuori dalla metafora, è questo ciò che è successo negli Stati Uniti: c’è stata un’esplosione nel credito, tutti spendevano anche soldi che non avevano (per comprare case, con i mutui, ma anche beni di consumo, con le carte di credito), tanto che, alla fine, i soldi fantasma sono finiti e tante persone e istituzioni hanno smesso di pagare i propri debiti e sono fallite, scatenando la crisi finanziaria.

Ecco perché, secondo me, appellarsi ai consumatori perché consumino alla grande come se niente fosse è scellerato (se Berlusconi non conosce le conseguenze del troppo consumo) o criminale (se le conosce, e incentiva lo stesso al consumo pur di salvare le proprie aziende).

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