RAI e Consulta: il PdL non merità più il beneficio del dubbio

Dovrebbe essere nota a tutti l’impasse che si è venuta a creare sull’elezione del presidente della commissione di vigilanza RAI e del quindicesimo giudice della Corte Costituzionale. Questa vicenda dovrebbe far capire a chiunque che il Governo e la maggioranza non possono più godere del beneficio del dubbio. Facciamo un breve riepilogo.

Due sono le cariche da eleggere: presidente della commissione di vigilanza sulla RAI e un giudice della Corte Costituzionale (che manca da un anno e mezzo). Due cose sono certe: nel primo caso il presidente deve essere un membro dell’opposizione (quindi del PD, dell’UDC o dell’IdV); nel secondo caso (meno certo, ma valido per una sorta di consuetudine lottizzatrice) il nuovo giudice dovrà appartenere alla stessa parte politica del giudice che ha lasciato, vale a dire Vaccarella, eletto come esponente della Casa delle Libertà, oggi PdL.

Quindi il presidente della vigilanza deve deciderlo, nella pratica, il PD, mentre il membro della Consulta deve deciderlo il PdL. Il PD indica Leoluca Orlando, esponente dell’IdV, mentre il PdL indica Gaetano Pecorella, esponente del PdL ed avvocato del premier Silvio Berlusconi. Dovrebbe essere semplicemente un problema di voto di scambio, come quelli che da decenni distruggono la politica italiana (il famoso inciucio, oltre che a numerosi altri termini propri della tradizione italiana). Ma così non è: anzi, le cose si mettono veramente male!

Leoluca Orlando non presenta grossi motivi obiettivi che dovrebbero osteggiare la sua presidenza della commissione. Anche lui è stato indagato per diversi reati, fra i quali quello di corruzione, ma la sua posizione è stata archiviata oppure è stato assolto. L’unica condanna riguarda un reato di opinione, ovvero per diffamazione. Non sembra, tuttavia, avere ad oggi gravi pendenze con la giustizia. Il motivo per cui il PdL nega l’appoggio ad Orlando, però, riguarda il fatto che non vogliono un esponente dell’Idv dell’odiato Di Pietro come presidente della commissione. Una sorta di pregiudizio ideologico. Insomma una stronzata: la scelta tocca all’opposizione, le obiezioni dovrebbero essere obiettive, per il bene del Paese, ovvero dare alla RAI un presidente che garantisca il pluralismo. Ma probabilmente nel PdL non è una cosa che vogliono. Ma andiamo avanti.

Il discorso è ben diverso per Gaetano Pecorella: questo signore, infatti, è tuttora sotto processo con l’accusa di favoreggiamento nella strage di Piazza della Loggia. Questo creerebbe un fatto senza precedenti: un giudice costituzionale, ovvero una persona preposta a garantire che la Costituzione non venga vilipesa, probabilmente fra le più prestigiose cariche, si ritrovi a subire un’autorizzazione a procedere. Insomma, l’elezione di Pecorella sarebbe uno scandalo: prima si deve far assolvere, poi può fare quello che gli pare.

Io personalmente preferirei che nessuno dei due (Orlando e Pecorella) finisse dove i propri partiti vorrebbero. Ma se Orlando posso pure sopportarlo, Pecorella proprio no.

Pecorella, ex avvocato di Berlusconi, si ritroverebbe a giudicare una norma che è stata scritta a uso e consumo del suo ex datore di lavoro, Silvio Berlusconi, ovvero la legge Schifo Alfano, che blocca tutti i processi, anche quelli di omicidio, stupro e pedofilia a carico di quattro persone che possono delinquere a piacimento (delle quali una sola è pluri-imputato, pluri-quasi-condannato, pluri-amnistiato, pluri-autosalvato, Silvio Berlusconi).

Non solo: Pecorella ha anche scritto un’altra legge a uso e consumo del suo ex datore di lavoro, ovvero la legge che prevedeva l’inappellabilità delle sentenze di proscioglimento, legge che è stata dichiarata incostituzionale proprio dalla Corte cui aspira ad andare il nostro eroe. In un Paese dove la corruzione sembra essere sport nazionale, la legge Pecorella avrebbe permesso all’imputato di avere la necessità di corrompere un solo giudice e non più tre. Un po’ come il 3×1 al supermercato, una sorta di legge convenienza.

Concludendo. Alla fine di questo discorso, due cose sono chiare e inequivocabili: il PD è formato da una manica di imbecilli, che si è svegliato solo oggi per scoprire l’abominio che il PdL sta commettendo ai danni delle istituzioni (guarda caso, proprio oggi un sondaggio mostra che il PD è in crollo verticale fra gli elettori, a dispetto di un IdV che lo sorpassa ovunque). Finiamola con l’inciucio: se il PdL deve discutere deve prima dimostrare buona volontà, invece che cercare complicità ai danni dello Stato per favorire poche persone. Insomma, gli elettori vogliono un PD che faccia soprattutto opposizione.

La seconda cosa che mi appare chiara è che non si può più dare alcun dubbio di buona fede al PdL. In pochi mesi di governo hanno commesso ogni genere di obbrobrio, a cominciare da un governo che va avanti a suon di decreti legge e fiducie e un Parlamento esautorato delle sue funzioni pur essendovi la più grande maggioranza dal dopoguerra ad oggi (mi ricorda un po’ il Ventennio) fino a svariate leggi ad personam a non finire, fra le quali:

  • la legge che salva definitivamente Rete 4 e che, sostanzialmente, permette a una rete abusiva (Rete 4) di continuare a trasmettere fino al 2012, quando l’analogico verrà spento (legge a favore di Berlusconi);
  • è legge anche l’immunità a totale per quattro persone (la legge Alfano, che non è un lodo – unico beneficiario è Berlusconi, indagato per corruzione, fra le altre cose);
  • è stata proposta ed è in commissione l’immunità per i ministri (principale beneficiario è il ministro Matteoli, ma ne abbiamo parlato qui);
  • è stato tentato di inserire anche l’immunità per l’amico Geronzi e altri famosi industriali accusati di vari reati finanziari e di vari e odiosi crack, fra i quali Cirio e Parmalat, due buchi neri che han fatto impallidire quelli del CERN (per fortuna la Gabanelli se n’é accorta e oggi hanno abolito questa porcata)
  • infine, ultima legge ad personam finora proposta è quella che vuole aiutare Corrado Carnevale a diventare Presidente della Suprema Corte di Cassazione. Per chi non lo sapesse, Carnevale è un magistrato noto con il soprannome di “ammazzasentenze”, visto che questo signore distruggeva i processi (anche mafiosi) se trovava una virgola fuori posto e che, dopo aver attaccato Falcone e Borsellino mentre erano in vita, si permetteva pure di prenderli in giro dopo che la mafia aveva ridotto entrambi a frammenti di carne e sangue…insomma per Carnevale (implicitamente) quei due non sono morti a causa di due bombe mafiose, non sono morti perché davano fastidio alla mafia. Avevano comprato due caffettiere difettose.

Questo è il PdL degli ultimi sei mesi di legislatura. In soli sei mesi stanno facendo rimpiangere i cinque anni passati di governo Berlusconi. Sinceramente non riesco più a credere che questi signori dicano e facciano simili abominii in buona fede: è il disfacimento delle istituzioni e garanzie costituzionali attraverso leggi scritte su misura. Una dittatura strisciante, in poche parole.

Se l’articolo ti è piaciuto, puoi incoraggiarmi a scrivere ancora con una donazione, anche piccolissima. Grazie mille in ogni caso per essere arrivato fin quaggiù! Dona con Paypal oppure con Bitcoin (3HwQa8da3UAkidJJsLRfWNTDSncvMHbZt9).

2 Comments

  1. ”il PD è formato da una manica di imbecilli”

    Amen.

    ”mi ricorda un po’ il Ventennio”

    Anche a Scalfari. E lui c’era.

    ”Rete 4”

    Hanno trovato l’accordo!!!! Daranno a Europa7 le frequenze di Raiuno. Non è uno scherzo.

    ”Una dittatura strisciante, in poche parole”

    Brunetta-ggiante..

    ”In soli sei mesi stanno facendo rimpiangere i cinque anni passati di governo Berlusconi”

    Amen, amen.

  2. ”il PD è formato da una manica di imbecilli”

    Amen.

    ”mi ricorda un po’ il Ventennio”

    Anche a Scalfari. E lui c’era.

    ”Rete 4”

    Hanno trovato l’accordo!!!! Daranno a Europa7 le frequenze di Raiuno. Non è uno scherzo.

    ”Una dittatura strisciante, in poche parole”

    Brunetta-ggiante..

    ”In soli sei mesi stanno facendo rimpiangere i cinque anni passati di governo Berlusconi”

    Amen, amen.

Comments are closed.