Sporchi extracomunitari italiani

Questo articolo è stato aggiornato dopo la prima pubblicazione.

Oggi, a leggere il giornale, ho spaccato il muro a testate. In qualche modo dovevo essere sicuro di essere sveglio. Tre questioni fanno veramente accapponare la pelle: tutte dovute ad un delirio di onnipotenza dovute al presidente del Consiglio Berlusconi e al suo governo maledetto. Vediamo gli scandali.

Qualche giorno fa toccava alla norma antiprecari. La norma proposta, in parole povere, afferma che il datore di lavoro che ha assunto contratti di lavoro a tempo determinato abusivi dovrà semplicemente pagare qualche mensilità (se consideriamo che c’è gente che prende qualche centinaio di euro al mese, una piccola spesa) invece di assumere il lavoratore a tempo indeterminato. La ratio, la ragione di quest’obbligo di assunzione è chiara: tu non puoi assumere a tempo determinato una persona per tenerla con te a tempo indeterminato…risparmiando sui contributi e il resto. Una delle poche norme che favorisce in qualche modo il lavoratore.

La norma era stata inventata per le Poste Italiane, le quali, siccome si credevano delle divinità, essendo pubbliche, assumevano abusivamente. Come risultato, sono state intentate cause contro le Poste, che grazie alla norma proposta, vedrebbe i contenziosi azzerarsi. Chi ha proposto l’emendamento non ha pensato che in questo modo si mandassero letteralmente a puttane moltissime altre cause di lavoro fuori dalle Poste. Insomma, con questa norma antiprecari, la Legge stabilisce che i lavoratori non possono avere giustizia.

Fin qui, nulla di nuovo.

Oggi però veniamo a sapere che la Lega (che già sapevamo xenofoba) ha voluto ridurre i sussidi agli extracomunitari. Dovendo fare le cose di fretta, però, questa norma si è mescolata con un’altra: come risultato i sussidi vengono ridotti a tutti, extracomunitari e italiani, che non hanno lavorato almeno dieci anni. Se pensate che per qualcuno quegli assegni sono l’unica entrata, potete rendervi conto di cosa significhi un pasticcio simile.

E veniamo finalmente alla radice del problema: il Consiglio dei Ministri ha approvato la manovra in otto minuti, e ha detto: «deve essere approvata prima dell’estate». Così la manovra è stata blindata, votata a colpi di fiducia, emendata a notte fonda con riunioni a tappe forzate (la norma sui sussidi è stata introdotta alle cinque di mattina). Così si decide la sorte di sessanta milioni di persone: a casaccio. E anche a costo di svuotare la Costituzione e la democrazia.

E il bello è che nessuno se ne assume la responsabilità: il Governo dice “queste norme sono una merda, ma non le abbiamo volute noi”, il Parlamento (o meglio la maggioranza) dice “queste norme sono una merda, ma se abbiamo dovuto fare in fretta non è colpa nostra, ma del Governo”. Ma ‘sta gente si è fatta eleggere per giocare a ping pong o per lavorare nell’interesse di tutti? Mi pare pazzesco che l’unico coerente sia Italo Bocchino, un nome un perché: «queste norme sono una merda, ma è comunque una merda d’artista, quindi ce le teniamo perché sono scritte bene. La colpa è della sinistra, si è alleata con i giustizialisti, Veltroni mangiava i bambini, non è colpa mia, sono innocente, è un complotto» (vi giuro che ogni volta che Bocchino parla, il succo del discorso è questo).

Fatto sta che adesso si chiede di modificarla: il Parlamento ha riconosciuto l’errore, le norme non piacciono nemmeno al Governo, non sarà difficile modificare tutto. Invece no.

Dovete sapere che alla manovra sono collegati dei (molti) decreti legge, che devono essere approvati tassativamente entro sessanta giorni, altrimenti decadono. E siccome sono molti, vanno esaminati in tutta fretta. E si sa che la fretta porta a commettere errori. Ma non c’è alternativa: nessuna modifica, altrimenti perdiamo il tram.

Come ha scritto .mau., che ha pubblicato mentre scrivevo: un approccio del genere può essere usato in un’azienda, perché anche se si lavora in fretta, alla fine l’amministratore delegato può correggere tutti gli errori o anche mandare tutto all’aria. Ma in politica non funziona così, una volta approvata una legge, se la si vuole correggere bisognerà rifare tutto l’iter da capo. Berlusconi si ostina a voler gestire lo Stato come gestiva (gestisce?) le sue aziende.

E questo schifo è il risultato. Speriamo che qualcuno ritrovi il senno perduto e capisca che queste norme vanno modificate subito.

Vogliamo ricorrere a una metafora? Un giardiniere chiede al suo assistente: «qual è il modo più veloce per abbattere quest’albero?». E l’assistente risponde: «Usare una bomba termonucleare». «Bene, facciamolo!»

AGGIORNAMENTO (13:45, 29 luglio 2008): Il ministro Vito annuncia che il Governo ha intenzione di modificare la norma. Meno male. Intanto Beppe Grillo fa un po’ il punto, come ho fatto io ieri, sulle magagne di questo Governo: tralasciando il solito linguaggio provocatorio e colorito (fatti, non parole), ma comunque pieno di fonti, Beppe Grillo ci ricorda che da gennaio 2009, se la norma non venisse modificata, 760mila persone (di solito anziani) verranno ridotte a rovistare nei cassonetti (di quelle 760mila solo 20mila sono immigrati) e ci ricorda che una manovra simile fu presa in Argentina poco prima del collasso economico (ricorderete, spesso ho richiamato il fatto che rischiamo di fare la fine dell’Argentina…un altro indizio); sempre da gennaio 2009 l’Italia dovrà pagare una multa da 300 milioni di euro perché Rete 4 è abusiva; ogni anno l’Italia butta un miliardo di euro per sostenere i giornali (soldi spesso buttati senza motivo per sostenere giornali addirittura quotati in borsa: Tremonti bello, invece di tagliare il pane agli italiani, perché non tagli i finanziamenti abusivi ai giornali?); che l’Italia ha dato 300 milioni di euro ad Alitalia, togliendoli alla ricerca, per fare un piacere a Berlusconi. E infine ricorda che, da tutto questo, a guadagnarci è solo lui: Silvio Berlusconi.

AGGIORNAMENTO (14:05, 29 luglio 2008): Fini ci conferma che il Parlamento (che lui presiede) non conta un cavolo marcio. «[Dall’inizio della legislatura] 11 leggi approvate definitivamente, di cui 10 di conversione di decreti legge». Ovvero: dieci leggi sono diventate tali con un decreto straordinario del Governo e l’approvazione del Parlamento in fretta e furia (coi risultati visti sopra). Inoltre, non vorrei sbagliare, ma l’undicesima legge è il lodo Alfano (una legge che serve solo a Silvio).

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8 Comments

  1. Ecco, proprio Grillo quando dice:

    ”I vecchi possono morire di fame. Intanto ci sono i 300 MILIONI regalati all’Alitalia, i 329 MILIONI di multa della Comunità Europea per Rete 4 abusiva (ad oggi), il MILIARDO di euro all’anno per l’editoria assistita per pagare gli stipendi a Scalfari, Mieli, Belpietro, Ferrara, Polito, Padellaro, Feltri, le pensioni ai parlamentari DOPO DUE ANNI E MEZZO. Quando lo Stato chiama i vecchi possono schiattare. Dicono che la legge sia stata fatta per 23.113 immigrati che vivono in Italia. Il 2,6% delle pensioni sociali. E che per non passare da razzisti non si è voluto fare prigionieri.
    Affamarli tutti per salvarne uno. Lui, l’uomo più ricco d’Italia.”

    Colorito? Data la situazione è un ultramoderato!

    Grillo non è un esagitato, è un minimalista…

  2. Ecco, proprio Grillo quando dice:

    ”I vecchi possono morire di fame. Intanto ci sono i 300 MILIONI regalati all’Alitalia, i 329 MILIONI di multa della Comunità Europea per Rete 4 abusiva (ad oggi), il MILIARDO di euro all’anno per l’editoria assistita per pagare gli stipendi a Scalfari, Mieli, Belpietro, Ferrara, Polito, Padellaro, Feltri, le pensioni ai parlamentari DOPO DUE ANNI E MEZZO. Quando lo Stato chiama i vecchi possono schiattare. Dicono che la legge sia stata fatta per 23.113 immigrati che vivono in Italia. Il 2,6% delle pensioni sociali. E che per non passare da razzisti non si è voluto fare prigionieri.
    Affamarli tutti per salvarne uno. Lui, l’uomo più ricco d’Italia.”

    Colorito? Data la situazione è un ultramoderato!

    Grillo non è un esagitato, è un minimalista…

  3. ognuno deve restare in casa propria. L’immigrazione sarà la rovina dell’Italia e la ricchezza per pochi speculatori.

  4. ognuno deve restare in casa propria. L’immigrazione sarà la rovina dell’Italia e la ricchezza per pochi speculatori.

  5. @Antonio: L’immigrazione sta salvando l’Italia, altroché: quanti lavori umili gli italiani non vogliono fare e li lasciano volentieri agli immigrati… beata ignoranza…

  6. @Antonio: L’immigrazione sta salvando l’Italia, altroché: quanti lavori umili gli italiani non vogliono fare e li lasciano volentieri agli immigrati… beata ignoranza…

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