Potrebbe aver ragione la Catalogna?

Come qualcuno saprà, qualche giorno fa il viceministro degli Esteri della Catalogna aveva attaccato i media italiani affermando, in sintesi, che essi usavano l’omicidio della ragazza uccisa a Lloret de Mar per coprire il dibattito politico in corso in Italia, ovvero il lodo Alfano, la norma salva-premier/blocca-processi e la manifestazione di Piazza Navona. Salvo poi scusarsi per semplici ragioni diplomatiche.

In effetti, il lodo Alfano e la norma blocca-processi hanno avuto uno spazio decisamente inferiore rispetto all’omicidio Squarise (il quale, come quello di Cogne, di Erba, di Perugia e di Garlasco, sono dei “semplici” omicidi, come ne accadono, purtroppo, tutti i giorni – solo che da noi non si risolvono, perché qualcuno, quando si tratta di tagliare, taglia sempre le forze dell’ordine, salvo poi approvare leggi salva criminali). Per quanto riguarda la manifestazione di Piazza Navona, a parte un servizio decente sul solito RaiTre, gli altri telegiornali sono andati all’attacco facendo leva sulle cose dette da Grillo e dalla Guzzanti (addirittura Schifo Aperto ha mostrato una slide con l’articolo del codice penale che i due avrebbero infranto, con il sottofondo del solito Angelo Macchiavello o della solita Safiria “SLAP SLAP” Lecchese a leggerlo per intero). Delle cose serie dette alla manifestazione non si è parlato, l’argomento erano i comici. Oltre a Grillo e alla Guzzanti, c’erano la Borsellino, Camilleri, Ovadia, D’Arcais, solo per citarne alcuni (e voglio citare anche una frase detta, non dirò da chi: «abbiamo bisogno di alte cariche innocenti, non impunite»). Tutto nascosto dai media, a favore dell’omicidio Squarise e altra cronaca nera della quale, probabilmente, non ce ne può fregare di meno. Se fossimo in un Paese normale. (Per la cronaca, in un Paese normale, la cronaca nera, a meno di stragi efferate, viene trattata in secondi, non in minuti, come accade da noi).

Il viceministro della Catalogna, quindi, si è lamentato, perché non capiva tutta questa attenzione per un caso tutto sommato normale (pare che a Lloret de Mar si muoia spesso) che la polizia ha risolto in fretta, e ha fatto il paio con il fatto che Berlusconi controlli sei televisioni, e che quindi i telegiornali devono nascondere le magagne politiche e la verità in generale con il sensazionalismo (e per quanto riguarda Schifo Aperto, con dieci minuti di tette e culi prima e dopo i cartoni animati, giusto per i bambini). Questo il pensiero del viceministro.

Secondo voi, il viceministro ci ha azzeccato? Prima di rispondere, date un’occhiata a questo video. Poi fatemi sapere se per voi la Catalogna aveva ragione.

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4 Comments

  1. la cosa divertente è che lo sputtanamento di Fede avviene su Canale 5, altra rete di Silvio.

    la cosa triste è che la gente che segue ininterrottamente i programmi Mediaset non se ne rende conto.

  2. la cosa divertente è che lo sputtanamento di Fede avviene su Canale 5, altra rete di Silvio.

    la cosa triste è che la gente che segue ininterrottamente i programmi Mediaset non se ne rende conto.

  3. Io alla manifestazione c’ero. E se ci voleva un modo per evidenziare quanto siano servi e paraculi i giornalisti di tutte le testate possibili eccetto il Manifesto, per tutto il resto Guzzanti e Grillo non potevano essere una carta di tornasole migliore. Liquidare una manifestazione da x0.000 persone tenutasi di martedì e di luglio per il turpiloquio è un vero schifo. Peccato che non l’abbiano fatta il 14 luglio: magari il prossimo anno, giusto per il 220imo anniversario. Intanto come effetto collaterale Beppe Grillo ha: ricevuto il diniego dalla questura per la manifestazione del 25 luglio; ha ricevuto un silenzio oltretombale dei mass-media dopo avere depositato 60 pacchi di firme per i referendum della scorsa primavera; e infine per andare in vacanza tranquilli ci fanno gli speciali per dimostrare che la crisi dei rifiuti a Napoli è finita. Ecco quel che ne pensa in merito Zanotelli: http://www.beppegrillo.it/immagini/Lettera%20Zanotelli.pdf

  4. Io alla manifestazione c’ero. E se ci voleva un modo per evidenziare quanto siano servi e paraculi i giornalisti di tutte le testate possibili eccetto il Manifesto, per tutto il resto Guzzanti e Grillo non potevano essere una carta di tornasole migliore. Liquidare una manifestazione da x0.000 persone tenutasi di martedì e di luglio per il turpiloquio è un vero schifo. Peccato che non l’abbiano fatta il 14 luglio: magari il prossimo anno, giusto per il 220imo anniversario. Intanto come effetto collaterale Beppe Grillo ha: ricevuto il diniego dalla questura per la manifestazione del 25 luglio; ha ricevuto un silenzio oltretombale dei mass-media dopo avere depositato 60 pacchi di firme per i referendum della scorsa primavera; e infine per andare in vacanza tranquilli ci fanno gli speciali per dimostrare che la crisi dei rifiuti a Napoli è finita. Ecco quel che ne pensa in merito Zanotelli: http://www.beppegrillo.it/immagini/Lettera%20Zanotelli.pdf

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