Carta canta: senza parole

25 aprile 1995: «La celebrazione nazionale del cinquantenario della Liberazione prevista per oggi ha avuto una vigilia polemica: Silvio Berlusconi, invitato da Formentini come leader di Forza Italia, aveva manifestato l’ intenzione di essere sul palco con Scalfaro. Bossi ha subito parlato di “affronto alla democrazia”, mentre Rifondazione denunciava la “strumentalizzazione” da parte di Forza Italia. D’ Alema invece: “Se verra’ , lo accogliero’ bene”. Ma il Cavaliere ha rinunciato a intervenire…» (fonte, Corriere della Sera, 25 aprile 2005, pagina 1)

25 aprile 2004: «Ormai è ufficiale: il Cavaliere non ama il 25 aprile. Proprio non gli piace, non gli appartiene, è più forte di lui. Come fa ormai da dieci anni a questa parte, infatti, sia da leader dell’opposizione che da presidente del Consiglio, Berlusconi non parteciperà ad alcuna cerimonia pubblica per la Liberazione. Nemmeno se ad invitare è il presidente della Repubblica…Nel ’94, capo del governo in pectore…il leader non si era unito alla grande manifestazione antifascista di Milano, ma aveva fatto celebrare una messa nella cappella privata di villa San Martino. Nel 2002…Berlusconi era in Sardegna “per qualche giorno di relax”…L’anno scorso [2003], disertando la solenne cerimonia voluta per la prima volta da Ciampi al Quirinale, era di nuovo in villa a Porto Rotondo…Oggi [25 aprile 2004] lo stesso: Ciampi al Quirinale, con Casini (“quando il presidente della Repubblica chiama, si va e basta, noi siamo abituati così”, spiegano vagamente caustici nell’entourage della terza carica dello Stato) e il governo rappresentato da Pisanu e Martino. Il premier [Berlusconi] no, nonostante fosse stato, com’è ovvio, invitato.» (fonte, Barbara Jerkov, repubblica.it, 25 aprile 2004»

13 aprile 2005: «Silvio Berlusconi alla manifestazione che a Milano celebrerà il Sessantesimo della Liberazione. Fino a ieri era solo un’ ipotesi, ma da Palazzo Chigi arriva la conferma ufficiale: il presidente del Consiglio il 25 aprile sarà sul palco in piazza del Duomo, accanto al Capo dello Stato.» (fonte, la Repubblica, 13 aprile 2005, pagina 27)

23 aprile 2005: «Silvio Berlusconi non parteciperà lunedì pomeriggio a Milano, con il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, alla manifestazione per il 60° anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo.» (fonte, la Repubblica, 23 aprile 2005, pagina 6)

25 aprile 2005: «È un peccato, e motivo di preoccupazione sincera, che forze rilevanti della maggioranza non si riconoscano in questa Festa di libertà e democrazia» (Romano Prodi, fonte, da corriere.it)

25 aprile 2005: «Il ricordo dei giorni che portarono alla liberazione dell’Italia dall’occupazione nazi-fascista «ci fa guardare con fiducia al nostro futuro. Ci fa sentire il dovere di essere uniti tutti nell’amore per la patria italiana ed europea» (Carlo Azeglio Ciampi, fonte, corriere.it)

25 aprile 2007: «Non sono mai andato alle manifestazioni pubbliche del 25 aprile perché erano tutte manifestazioni di parte» (Silvio Berlusconi, fonte, su corriere.it)

11 marzo 2008: «Sono fascista. Ma in senso culturale e non politico.(…) È stato Berlusconi a volere la mia candidatura.(…) Berlusconi non è mai stato antifascista. Lo conosco da decenni, non mi ricordo nemmeno che abbia mai festeggiato un 25 aprile…» (Giuseppe Ciarrapico, fonte, corriere.it)

11 marzo 2008: «Ho partecipato e ho fatto dichiarazioni reiterate sul 25 aprile, ci mancherebbe altro. Smentisco di non avere mai detto la mia e di non essermi mai unito a chi ha festeggiato questa data importante nella nostra storia» (Sivlio Berlusconi, fonte)

25 aprile 2008: «Per [Berlusconi] nessuna manifestazione e non è una sorpresa visto che non ha mai partecipato nemmeno da presidente del consiglio.» (fonte, corriere.it)

25 aprile 2008: Le televisioni Mediaset, che durante le festività nazionali e religiose hanno sempre cambiato la programmazione, per il 25 aprile ha mantenuto la programmazione feriale. UPDATE: adesso la programmazione è miscelata fra feriale e festiva, a seconda dell’ora e del canale.

25 aprile 2005: «Difendere i valori della Resistenza contro il tentativo, da parte della destra, di riscrivere artificiosamente la storia, di sovvertire le responsabilità assolvendo i carnefici e umiliando le vittime, di equiparare coloro che per la libertà si battevano con coloro che invece la soffocavano» (Piero Fassino. fonte, da corriere.it)

9 aprile 2008: «I libri di storia, ancora oggi condizionati dalla retorica della Resistenza, saranno revisionati se dovessimo vincere le elezioni. Questo è un tema del quale ci occuperemo con particolare attenzione» (Marcello Dell’Utri, fonte, lastampa.it)

« Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione. »
(Piero Calamandrei, Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955)
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