Per chi dovreste votare

Senatore: «La gente comune è solo una perdita del mio prezioso tempo»
Lisa: «L’intera elezione non è altro che una sciarada!
La gente è del tutto irrilevante per il processo elettorale!
E’ una farsa!»

Citazioni da “Fuori i pagliacci“, in “I Simpson”, numero 23, marzo 2000

Per chi dovreste votare” è il titolo di un editoriale di Matt Groening, l’ideatore de “i Simpson”. In quell’articolo, Groening descriveva alcuni episodi della sua vita, dalla prima elementare sino a quando diventò il disegnatore che un po’ tutti conosciamo. Li riassumo brevemente:

  • quando Groening era un bambino di prima elementare (e allora le presidenziali erano fra Kennedy e Nixon), sentì dei ragazzini un po’ più grandi inneggiare a Nixon. Groening, siccome in famiglia ascoltava senza capire i discorsi dei genitori, ricordava che essi avrebbero votato Kennedy. Così lui si mise ad inneggiare al candidato democratico, ma uno dei ragazzini più grandi gli diede un pugno nello stomaco;
  • dieci anni dopo c’era la guerra in Vietnam: Groening, partecipandovi, osservò che molti non manifestavano contro la guerra, ma volevano, semplicemente saltare la scuola;
  • un paio di anni più tardi, Groening e altri crearono un partito politico per le elezioni studentesche: la ragazza su cui voleva fare colpo con queste manovre, però, la ritenne una stupidaggine, e lo chiamò «idiota»;
  • poi, e siamo ormai ai giorni nostri, mentre camminava su Hollywood Boulevard, Matt fu fermato da un distributore di opuscoli, che affermava che essi gli avrebbero cambiato la vita, così come l’avevano cambiata a lui. Groening gli rispose sagacemente: «Cioè, comincerei a distribuire opuscoli come fai tu?». E l’altro lo apostrofò come idiota.

Ad esclusione del primo episodio, nella mia vita mi è capitato qualcosa di molto simile. E non posso che concordare con Groening sulle sue conclusioni.

In conclusione, Matt faceva notare che in giro ci sono un mucchio di idioti che inneggiano a qualcuno senza sapere perché, che prendono a pugni la gente senza sapere perché, che manifesta contro qualcosa senza sapere perché, che ti chiama idiota senza sapere perché e chi distribuisce opuscoli senza sapere perché. E molti altri idioti parlano in tv, attaccano manifesti ai muri, girano per le piazze, per convincerti di questo o di quello. E quando vengono messi di fronte ai propri errori, alle proprie bugie e ai propri fallimenti, costoro sono soliti non rispondere e chiamare, con arroganza, “idiota” chi ha osato farlo notare.

E quindi faccio mio il suo consiglio: evitate la massa di imbecilli che vedete in tv e nelle piazze. Dicono tutti idiozie, o nella maggior parte dei casi mentono. Molte delle persone che chiedono il loro voto, sono le stesse persone che hanno contribuito a rendere l’Italia un posto peggiore, il luogo in cui oggi viviamo. Persone che sono in politica da decenni, ma che non hanno mai cambiato una virgola.

Non votate senza sapere: informatevi sui candidati, leggete le loro opinioni, la loro storia, spulciate i loro programmi e il loro passato. Fatevi un’idea di chi state andando a votare. Non abboccate ai pregiudizi, zittite chi vi vuole convincere a spostarvi da una parte all’altra, non abboccate alle promesse fatte in tv, sui manifesti o per strada: fatevi la vostra idea, decidete voi cosa volete. E solo alla fine decidete se e per chi dovete votare.

«E soprattutto, per favore, per favore, per favore,
per favore, non votate se non la pensate come me
»

Matt Groening, “Per chi dovreste votare“, op. cit.

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